L'essere e l'apparire

Moda, tendenze e bellezza
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Cosetta
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Messaggio da Cosetta » mer ott 14, 2009 10:34 am

Ah per quanto riguarda quel che diceva Gwen, credo che sia poco frequente che chi non tiene troppo alla propria apparenza tenga a quella della casa, e il problema delle faccende casalinghe non credo sia ciò che distoglie della cura di sé.
Certo, per chi lavora a tempo pieno e deve anche farsi le faccende, anche un minimo, il tempo per sé rimane molto poco.
Io parlando di priorità non penso proprio a quello, almeno per quanto mi riguarda! :D


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Messaggio da Rie » mer ott 14, 2009 10:35 am

Cos73 ha scritto:Però Maddalena anche fra chi va in ufficio c'è tutta una gradazione, fino a eccessi che sembra vadano a battere ah ah ah, diciamo che oltre il minimo ragionevole (pulizia o ordine) è comunque una scelta (che non sto dicendo non sia lecita eh, non fraintendetemi, ma che appunto è una volontà soggettiva).
No, su questo hai ragione.
C'è anche la volontà soggettiva.
Tanto è vero che avevo una collega della contabilità che nel mio stesso ambiente veniva in tuta e senza trucco. Nessuno l'ha mai criticata, perché era comunque ordinata, le tute erano belle, si presentava bene. Io in questo periodo ho una malattia agli occhi che mi impedisce di truccarli e mi sento fortemente a disagio, invece.
Sul fronte opposto, ho un'altra collega tiratissima, mentre io detesto l'idea di seguire la moda pedissequamente (se propone cose che mi piacciono le compro in quantità industriali e faccio le scorte per gli anni in cui propone cose a me sgradite, e metto volentieri quelle non più di moda), amo tenere i capelli in uno stile per nulla in voga, la tortura piuttosto che leggere un giornale in tema.
Diciamo però che la mia volontà soggettiva si piega all'ambiente :lol:
Gwen

Messaggio da Gwen » mer ott 14, 2009 10:37 am

Cos73 ha scritto:Ah per quanto riguarda quel che diceva Gwen, credo che sia poco frequente che chi non tiene troppo alla propria apparenza tenga a quella della casa, e il problema delle faccende casalinghe non credo sia ciò che distoglie della cura di sé.
Certo, per chi lavora a tempo pieno e deve anche farsi le faccende, anche un minimo, il tempo per sé rimane molto poco.
Io parlando di priorità non penso proprio a quello, almeno per quanto mi riguarda! :D
Che ne so.....immagino che se dovessi stirare o fare altro di certo non avrei tempo per il parrucchiere o l'estetista....
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lenina
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Messaggio da lenina » mer ott 14, 2009 10:37 am

Gwen ha scritto:A me invece piace sistemarmi bene per l'ufficio, in modo curato, a volte studiato. A prescindere da quello che fanno o dicono i miei colleghi.
A volte però anche jeans e scarpe basse, e maglia semplice, dipende da come mi gira.
Quello che non riuscirei a fare è andare in ufficio in tuta (alcuni lo fanno!), non vado nemmeno a farci la spesa in tuta!
Però appunto, lo faccio perchè piace a me, non perchè devo.
Neanche io vado in giro in tuta in linea di massima (anzi non ci vado proprio la tuta la uso in casa o per andare a camminare)

Credo che quando si lavora in un luogo pubblico il decoro sia importante soprattutto se come nel mio caso il contatto con il pubblico c'è spesso.

Di solito mi vesto con pantaloni neri classici e maglie tinta unita di vari colori, al massimo vario con i pantaloni grigi.

Scarpe basse (stile da ginnastica "eleganti") e quando avevo i capelli lunghissimi treccia a o coda alta (ora li tengo anche sciolti)

Non andrei in ufficio vestita con il poncho e similari anche se mi piacciono, credo sia un tipo di abbigliamento più adatto in occasioni private che per il lavoro.

Però fatto questo credo di aver assolto al mio dovere di decoro, sono pulita e vestita in modo decoroso questo per me basta.
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Messaggio da Rie » mer ott 14, 2009 10:38 am

lenina ha scritto:Io avevo un capo fissato con le donne truccate.
Eravamo in due che non ci truccavamo e ogni tanto ce lo faceva notare scherzosamente.

Un giorno ci fa "domani c'è la riunione con il direttore vi truccherete anche voi un po' eh"

Io gli risposi "perchè vuoi dirci che così siamo brutte?".

:ahahaha:

Lenina sei grandiosa!
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Messaggio da lenina » mer ott 14, 2009 10:38 am

Gwen ha scritto:Che ne so.....immagino che se dovessi stirare o fare altro di certo non avrei tempo per il parrucchiere o l'estetista....
La differenza fondamentale è che per me a parte il tempo parrucchiere e estetista sono un peso.
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Messaggio da Titty » mer ott 14, 2009 10:54 am

lenina ha scritto: Credo che quando si lavora in un luogo pubblico il decoro sia importante soprattutto se come nel mio caso il contatto con il pubblico c'è spesso.

Di solito mi vesto con pantaloni neri classici e maglie tinta unita di vari colori, al massimo vario con i pantaloni grigi.

Scarpe basse (stile da ginnastica "eleganti") e quando avevo i capelli lunghissimi treccia a o coda alta (ora li tengo anche sciolti)
qui da noi è d'obbligo l'abbigliamento sportivo/trasandato...( soprattutto jeans e di tutti i lavaggi...sigh ) quanto "invidio" le persone che possono mettersi abiti eleganti o tailleur ( gonna giacca- pantalone giacca )

se mi presento così al lavoro mi deridono per tutto il giorno! :cry:
Gwen

Messaggio da Gwen » mer ott 14, 2009 10:57 am

lenina ha scritto:Neanche io vado in giro in tuta in linea di massima (anzi non ci vado proprio la tuta la uso in casa o per andare a camminare)

Credo che quando si lavora in un luogo pubblico il decoro sia importante soprattutto se come nel mio caso il contatto con il pubblico c'è spesso.

Di solito mi vesto con pantaloni neri classici e maglie tinta unita di vari colori, al massimo vario con i pantaloni grigi.

Scarpe basse (stile da ginnastica "eleganti") e quando avevo i capelli lunghissimi treccia a o coda alta (ora li tengo anche sciolti)

Non andrei in ufficio vestita con il poncho e similari anche se mi piacciono, credo sia un tipo di abbigliamento più adatto in occasioni private che per il lavoro.

Però fatto questo credo di aver assolto al mio dovere di decoro, sono pulita e vestita in modo decoroso questo per me basta.
Sì sì il decoro è dovuto, il resto è un optional che dipende esattamente da cosa si ha piacere di fare per se stessi.
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