io sono d'accordo. se sono giochini che aiutano a crescere, a sviluppare le proprie capacità perchè non farlo.superstrafra ha scritto:io non demonizzerei i giochini d'insegnamento/apprendimento fatti coi neonati,non tanto per il gusto di renderli scimmiette,quanto per l'aspetto ludico educativo.
certo non sto ore a dirle di fare ciao. ma se viene qualcuno o va via qualcuno le dico "dai, fai ciao" e magari lei non lo fa perchè si vergogna, ma non è che insisto.
quando ha iniziato la lallazione avevo letto che aiutava ripetere le sillabe che lei diceva per farle capire che faceva bene, io magari improvvisavo canzoncine solo con quelle sillabe e vedevo che lei si divertiva. magari non è servito a nulla. infatti a 18 mesi le uniche parole che dice sono:
mamma: per dire mamma, papà, ciuccio
pappa: per dire pappa, scarpa, ciuccio
nonna/o: per dire nonna/o
aua: per dire acqua e crakers perchè sono vicino all'acqua
il povero papà continua a sentirsi chiamato mamma.
di sicuro non sopporto mia suocera quando con parenti suoi che vediamo poco, inizia a far fare la scimmietta a Irene: guardate fa ciao, guardate colora, guardate come gioca con me. e io godo un casino quando lei scappa e viene a rifugiarsi da me.
la cosa che proprio non ho sopportato ma non ho saputo dirglielo è questa: mio marito purtroppo ha perso il papà quando aveva 12 anni. spesso andiamo insieme alla mamma/suocera nella casa di campagna che hanno, dove ci sono diverse foto del papà/nonno morto. bene, questa estate l'ho sentita dire "quarda questo è il nonno vedi che gli dò un bacino? dai, dai un bacino al nonno" cosa che ovviamente Irene ha fatto come una scimmietta. e poi è andata da suo figlio a dirgli "sai cosa ha fatto Irene? ha dato un bacino al nonno". la seconda volta ha aggiunto "mi ha visto farlo e l'ha fatto anche lei".
ma come si fa a fare delle cose del genere, crede veramente che sia stato lo Spirito Santo a farlo fare a Irene?
questo proprio non l'ho digerito. ma la paura di non trovare le parole giuste col rischio di farle pensare che io non voglia che lei sappia del nonno morto, mi ha costretta a stare zitta.