mio marito a volte non è un papà

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Mokina

Messaggio da Mokina » mar set 29, 2009 11:14 am

Qual è questo conto da pagare? Ti riferisci ai figli?
Bè, non è meglio che interagiscano col padre, anche litigandoci, piuttosto che non costruire con lui un rapporto autentico? Io da bambina ho avuto questa esperienza: mia madre era il mio unico riferimento, da lei andavo per chiedere permessi, per avere aiuto, con lei litigavo fino allo sfinimento per poi riconciliarci. Un rapporto così contrastato ma anche così ricco con mio padre non l'ho avuto, e questo perchè è sempre intervenuta lei a fare da mediatrice. Invece, nella mia famiglia, mio marito sa fare bene il proprio ruolo, usando nei confronti delle bambine tanta dolcezza e pazienza, ma anche severità e qualche sculacciata se ritiene che serva e non accetta che io gli dica di fare in altro modo, perchè sa di ottenere buoni risultati agendo come ritiene opportuno. Dal canto loro le bambine riconoscono accanto alla mia, l'autorità dl padre, e lo fanno sentire parte integrante della loro crescita. Di fronte ai buoni risultati che fare, è chiaro che se anche avessi qualcosa da ridire mi tengo in disparte e lascio fare. E attenzione:s pesso avrei da ridire no sui metodi "duri" ma proprio su quelli "morbidi", sul lasciar fare finchè non capiscono da sole, o sull'eccessiva (secondo me) dose di dolcezza che riserva loro anche quando non se la meriterebbero. Certo, se poi in futuro dovessero esserci discordanze di vedute sulla loro educazione, ne parleremo per cercare un punto di incontro, ma non certo per far prevalere il mio o il suo pensiero.


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Messaggio da Rie » mar set 29, 2009 11:29 am

Sì, mi riferisco ai figli.
No, non è mia aspirazione fare da mediatrice, il che escluderebbe un rapporto vero con il padre.
Ma ORA, a queste condizioni, lasciandolo alla deriva sulle sue posizioni, no, non sono disposta a cedere.
In questo forum avrai certamente visto post dove si esclude nella maniera più assoluta la sculacciata, dove si parla di ascolto attivo, di attenzioni, che sono un ideale a cui tendere ma che nemmeno io (non sono perfetta!) riesco a raggiungere. Un ideale che, comunque, non è certo eccessiva dolcezza o lassismo.
Ma mio marito, DA SOLO, fa cose che secondo me fanno del male ai miei figli, e che se lo induco a riflettere si rende conto anche lui essere sbagliate.
Perciò, in questa fase, la tua soluzione PER NOI è esclusa.
In casi meno gravi non dubito che possa essere positivo chiudere un occhio sulla diversità di metodi.
Ma l'approccio individuale di mio marito, sul quale per altro sta lavorando e che richiede grande dialogo fra noi, ora no, non è tale da essere accettato.
Fa danni (li ha già fatti) sull'autostima del mio primogenito, che ha un carattere più estroverso ma anche più complicato. Ottiene maggior "obbedienza" ma troppa paura, creando nodi che nell'adolescenza davvero non so come si possano sciogliere, a non intervenire per tempo.
E forse anche quello che ho letto nel primo post del 3D rientra nella categoria di ciò che è impossibile condividere. Dico forse perchè solo l'autrice della discussione lo sa davvero...
Per me, ho la certezza che non sia possibile non interferire.
La mia massima aspirazione, per carità, è proprio quella, non interferire, ma solo quando (vedi Azur, che ci ha impiegato 3-4 anni... mentre noi siamo in ballo solo da 2, perché in precedenza la situazione era differente) saprò che i valori comuni, fondanti e inviolabili saranno condivisi.
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Messaggio da E.L.I.S.A » mar set 29, 2009 12:32 pm

Ciao!
Mi inserisco anche se non mi conoscete ancora perchè mi ritrovo in molte delle cose scritte...e mi sono sentita sollevata di non essere sola:nani:
Ho un bambino di 2 anni Flavio e anch'io col suo papà nonchè marito ho fatto mille discussioni a riguardo....
C'è che alla fine ho capito che forse (e non è una giustificazione comunque!) mamme non si nasce, ma molte cose si hanno per istinto e papà...si diventa! con tanta pazienza anche da parte nostra...
Per me ad esempio è stato difficile fargli capire che è "lui a doversi mettere al suo livello" e non pretendere il contrario...e che è difficile che il bambino voglia passare del tempo con lui (che c'è già poco) se quando lui è presente non è propositivo nei suoi confronti....a 2 anni o prima è difficile che il bambino dica "papà giochiamo?!"
Cose che magari sembrano scontate, ma che per loro forse non lo sono...e tutto questo non c'entra con l'amore! A meno di non avere qualche serio problema i figli si amano incondizionatamente e per istinto, punto!
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Messaggio da Pioggerella » mar set 29, 2009 2:06 pm

non ho tempo di leggere,
sto portando il nanetto a nanna...
ma tornerò, e con calma leggerò tutto :bacio:
grazie per gli spunti...
le cose continuano ad andare abbastanza bene,mio marito sembra aver compreso, e si "trattiene"...
è una brava persona, soprattutto interiormente, e per questo sono ancora più rigida...perchè so che può e deve andare incontro al bimbo...
:bacio:
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Messaggio da Rie » mar set 29, 2009 4:02 pm

Pioggerella ha scritto:non ho tempo di leggere,
sto portando il nanetto a nanna...
ma tornerò, e con calma leggerò tutto :bacio:
grazie per gli spunti...
le cose continuano ad andare abbastanza bene,mio marito sembra aver compreso, e si "trattiene"...
è una brava persona, soprattutto interiormente, e per questo sono ancora più rigida...perchè so che può e deve andare incontro al bimbo...
:bacio:
Ottimo! :ok:
E complimenti a questo papà per la... rapidità di apprendimento.
Mokina

Messaggio da Mokina » mar set 29, 2009 6:00 pm

Ecco, l'importante è proprio capire che a volte se si sbaglia lo si fa in buona fede, è che c'è del buono anche nel papà meno portato, e quel buono uscirà fuori prima o poi, magari con un piccolo aiutino da parte nostra... e sottolineo piccolo! :happy:
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Messaggio da Rie » mar set 29, 2009 7:35 pm

Se basta piccolo tanto meglio! ;)
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Messaggio da Pioggerella » mar set 29, 2009 9:35 pm

ho letto...
condivido al posizione di Rie,
ma comprendo cosa volesse asserire Mokina,
nel senso che anch'io se noto una linea dura, non posso e non voglio mettermi da parte affinchè mio marito impari, perchè non può imparare su mio figlio, soprattutto se io noto che gli nuoce.
Attenzione, non mi ritengo una persona perfetta, non mi ritengo una mamma pessima, nè trovo lui pessimo, ma come 'educatrice' e 'genitore' in questa fase mi sento più pronta a cogliere l'esigenze del bambino e a comprendere il suo carattere,
senza mortificarlo con scappellotti o brutte parole.
Quindi devo mediare per forza, poi lui come dicevo è molto migliorato, ha tanto riflettuto, e le cose stanno andando liscie, ma se cosi non fosse stato, non sarei rimasta a guardare
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