.........lo so ma troppi fatti stanno accadendo...

Una sezione per discutere delle problematiche legate all'adolescenza dei nostri eredi.
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Polly
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.........lo so ma troppi fatti stanno accadendo...

Messaggio da Polly » ven giu 12, 2009 3:02 pm

.....per non capire l'importanza di porsi delle domande da subito, prima di arrivare all'età critica dell'adolescenza
http://milano.repubblica.it/dettaglio/articolo/1650407

Se già a nove anni un bambino non riesce a sopportare il disagio di un richiamo della maestra, non posso immaginare quanta sofferenza possa esserci in un adolescente alla ricerca della propria identità.


ilfo

Messaggio da ilfo » ven giu 12, 2009 4:18 pm

forse c'era qualcos'altro..forse nessuno ascoltava il disagio di questo bimbo perchè solo un bimbo...
a 9 anni dovrebbe trionfare la voglia di vivere, io dico che aveva qualcosa di molto più serio che un richiamo della maestra
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sinanna
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Messaggio da sinanna » ven giu 12, 2009 4:25 pm

ci penso e ci ripenso...e non capisco.
Come può un bimbo pensare alla morte come possibilità?
dani69

Messaggio da dani69 » ven giu 12, 2009 5:29 pm

polli..c'è veramente d'andare furi di testa con tutto quello che si sente oggi...è vero bisogna porsi delle domande prima dell'eta' " critica" .....non si puo' pensare ..vabbe' tanto quando mi trovero' nella situazione, l'affrontero'....no..con i ragazzini d'oggi questo discorso non regge.....
sai che mio figlio è quasi coetaneo del bimbo in questione.....guarda ,se penso a quanto è sensibile, a quanto, talvolta, esiste il rischio che col nostro senso di protezione si possa non dargli i "mezzi emotivi" per essere critici rispetto alle situazioni della vita.....veramente entro in crisi...
nessuno conosce la giusta strada, il giusto modo di procedere nel crescere i figli...ciascuno di loro è talmente diverso...ha talmente tante sfaccettature....invidio chi ha la verita' in mano....chi non si pone domande...chi non si mette in discussione....

essere genitore oggi, è difficilissimo, gli scarti generazionali, le lotte per partito preso, le battaglie insite nel rapporto genitori figli...le abbiamo vissute tutti...ma adesso è tutto piu' complicato...
forse perche' il mondo si è messo a correre...ed i nostri figli non erano pronti( non lo eravamo noi genitori...) a tenere lo stesso ritmo, a stare al passo...e quando avviene questo, tutto diventa gavoso, arduo, e si cade, senza avere nessuno vicino che ti aiuti a rialzarti...perche' non si vuol vedere, perche' è meglio voltarsi dall'altra parte...io ho paura....paura dell'indifferenza....anche di quella non voluta... quella che nascosta sotto un manto di impegni, di stanchezza...di esaurimento....di egoismo...ci impedisce di vedere...anche se guardiamo...
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Messaggio da Polly » ven giu 12, 2009 5:49 pm

nessuno dani può avere la verità e chi dice di averla, rischia più di tutti e mi fa paura.
Oggi è davvero tutto complicato e ilfo non è così facile "capire" se c'è dell'altro.

E' invece molto facile quando accadono certe cose, pensare a dove era la famiglia, come mai non si è accorta..................non sempre è così sempli e questa modalità di pensiero comune è molto pericolosa perché ci fa tendere a "giudicare" le altre situazioni come se non ci potessero riguardare personalmente.
Io quando sento e leggo notizie del genere, la prima cosa che penso è potrebbe capitare ai miei figli? C'è qualcosa che potrebbe farmelo pensare? Qualche atteggiamento dei miei figli?
mi faccio tante pippe mentali, ma mai dico mai mi sfiora la mente che nella mia famiglia non potrebbe capitare mai!
Purtroppo i cambiamenti repentini degli adolescenti, per primi, sono così veloci che nel momento in cui te ne accorgi potrebbe essere troppo tardi!
Non sono pessimista, al contrario altrimenti non mi porrei tante domande e non frequenterei tanti corsi e non parlerei di queste cose in un blog, ma è la constatazione di ciò che vedo, leggo, ascolto, partecipo............
Non mi sento di incolpare nessuno, ognuno nella sua funzione più o meno primaria ha corresponsabilità, la famiglia, la scuola, lo sport, la chiesa, i mass media ecc., ecc.
Domandarsi non dove sono i genitori, ma dove ci stanno portando a noi genitori, e opporsi e puntare i piedi per non lasciarsi trascinare e ciò richiede impegno, e tanto tanto lavoro extra e a volte la stanchezza ci prende il sopravvento e non si sa cosa può succedere
ilfo

Messaggio da ilfo » ven giu 12, 2009 6:29 pm

sinanna ha scritto:ci penso e ci ripenso...e non capisco.
Come può un bimbo pensare alla morte come possibilità?
può se vive in una situazione orribile...
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Messaggio da Enza 52 » ven giu 12, 2009 7:49 pm

non ho ancora letto i vostri post, ma ho sentito la notizia e la prima cosa che mi è venuta da dire è ma povero piccino dove ha trovato un coraggio del genere.
la modalità è decisamente da adulti, come ha fatto?
è vero la famiglia, è vero la scuola, ma un pò di responsabilità vogliamo darla ai mezzi di comunicazione ed informazione.
queste creature fin da piccolissimi vengono sfruttati e non a fare tappeti ma usati come mezzo di arricchimento economico.
possibile che ci sia una tale deregulation che fin dalla nascita si diventa oggetti di mercato, si sviluppa in loro l'antagonismo, si eleva il desiderio che non sempre può essere appagato fin da piccoli conoscono la frustrazione.
le loro menti sono troppo piccole per elaborare dei concetti di accettazione e vengono pilotati anche dalle famiglie, che hanno delle aspettative a volte perfino sociali e scolastiche.
sarebbe bello se veramente i genitori in coro dicessero BASTA e riportassero per mano i loro figli a fare i bambini passaggio che ormai è stato soppresso.
si va da piccoli a preadolescenti ma di bambini ormai non se ne parla più, e cosa sono a 9 anni?
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Ambra
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Messaggio da Ambra » gio giu 18, 2009 5:51 pm

ci sto pensando sù e mi viene solo da dire
che educare al peso della morte sin da quando lo possono
comprendere è fondamentale.
Ho avuto da subito un impatto crudo ma naturale
con la morte e ho sempre avuto per questo rispetto della
vita.
Partendo da un esempio stupido:ho deciso di far
vedere a Jari la gatta morta,l'ho fatto partecipare
al piccolo funerale in giardino di mia nonna,gli ho
fatto capire cosa vuol dire una perdita e cosa
è la sofferenza di chi rimane.
Gli ho detto che abbiamo un'anima e che quest'anima
è preziosa.
Facendo le corna,credo che imparare il valore della
vita e rispettarla educhi nei confronti di un eventuale pensiero
di suicidio.
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