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da chiaretta_1974 » mer mag 20, 2009 10:45 am
scusa nenè mi ero persa il post:)
allora, partiamo da te e dal tuo rapporto col cibo, col peso e col corpo.
c'è sempre tempo per migliorarlo, non solo a livello fisico, imparando a mangiare in modo adeguato e quindi perdendo i kg necessari per tornare normopeso se non lo sei, ma soprattutto a livello psicologico, per superare quel senso di inferiorità associato al fatto di essere in sovrappeso.
Chi è in sovrappeso, non è inferiore, nè superiore: ha solo un problema fisico e metabolico che va affrontato e curato come una qualsiasi altra patologia, ad iniziare dalla modificazione dei comporetamenti alimentari.
Se lavori su di te, eviti sia di proiettare le tue frustrazioni passate su una vita che non è la tua ma altra, sia di offrire a beatrice un modello comportamentale-alimentare sbagliato.
Non c'è del positivo o del negativo a mangiare di tutto, nè quantità determinate: la positività è data dal mangiare in modo sufficientemente variato da non incorrere in disturbi fisici e dall'avere un rappoprto col cibo in cui entrino il meno possibile significati simbolici legati alla relazione con sè stessi e con gli altri.
Tornando a bea, è davvero stata una manna dal cielo l'essere giunta alla preadolescenza sottopeso, è partita in vantaggio e adesso può contenere eventuali aumenti (non è ancora in sovrappeso, mi sembra, magari chiedi a chi se ne intende di guardare le tabelle).
Beatrice chiede autonomia anche in questo, ma non autonimia assoluta, probabilmente da te (è tipico di questa fase e lo sappiamo).
L'autonomia non dev'essere finalizzata però all'eassenza di regole, ma alla ricerca di regole proprie, nuove, adulte. E ciò dovrà farlo non solo x il cibo ma per tutto il resto, con gli anni a venire. Adesso affrontate questo aspetto senza rimandare.
Parla a Bea in modo molto sereno, divcendole chiaramente che intendi rispettarla nei suoi gusti e scelte, ma che per stare bene fisicamente, visto che cresce molto, per affrontare meglio lo sport che le piace tanto (falle l'esempio degli sportivi, mica mangiano a casaccio!) e per sentirsi meglio con se stessa, è necessario che qualcuno la aiuti a capire come mangiare.
In che città vivi? Dovresti cercare una persona, meglio se donna e giovane, che si occupi di vedere bea qualche volta e che le insegni a mangiare meglio. Va bene una nutrizionista preparata anche x gli aspetti psicologici e infantili, ma il rapporto dev'essere diretto, tra bea e lei, e non mediato da te. Quindi scrivi pure sul nostro sito per avere idee competenti, ma non credo possa essere quello il modo per beatrice.
Credo che nei consultori o negli ospedali pediatrici questa figura esista certamente. Potrebbe farsi una chiacchierata con tua figlia, che male non fa di certo.
Ps non parlare di peso con bea, mai, nè dirle che il mondo è cattivo con chi è in sovrappeso o cose del genere, o che soffrirà se ingrassa. Punta sugli aspetti fisici, sportivi, di salute.
Se vuoi le scrivo anche io qui, ma non so quanto possa essere utile, dimmi tu.se vuoi posso anche parlarle al telefono, ma che autorevolezza avrei, sono una sconosciuta in effetti. meglio davvero se trovi una persona sul tuo territorio.
nene se non sono stata chiara, completa, o desideri sviscerare meglio il tema, ci sono.
e combatto ogni giorno anche io con lo stesso problema, per il mio lorenzo...
Raffa
soprattutto questo.
