a cosa può portare la depressione post-partum

lory76

Messaggio da lory76 » mer apr 08, 2009 2:39 pm

marte71 ha scritto:ma io non sto giudicando, sto solo cercando di capire. vedi tu dici che non ci avresti pensato due volte a spararti un colpo in testa, che per me equivale a scappare lontano. cioè il gesto sarebbe stato rivolto contro te stessa, non contro i tuoi figli. è fondamentale per me la differenza. e non è perchè in quel momento non si capisce quanto la vita sia meravigliosa o il dono che ti è stato fatto (verissimo per altro), ma proprio perchè non si è in grado di far del male...
marte il mio " non giudicate" e' generico, non rivolto a te e a nessuno di preciso.

Per me dire che sarei riuscire a togliermi la vita e' diverso, ma diverso anni luce, dal tuo scappare, per me scappare non era la soluzione, perche' io stavo male dappertutto, non e' che se fossi andata a 100 km, il mio disagio sarebbe sparito.
Io , dicendo quelle parole intendevo dire che mi sarei sparata un colpo pur di non vivere piu' quelle tremende sensazioni che provavo e che erano legate alla paura di stare con mia figlia, perche' ero consapevole di poter peredere il controllo di me stessa, capivo di poter avere delle reazioni aggressive.
Forse la differenza, come ha detto dona e' arrivare fino sull'orlo del baratro e capire che bisogna tornare indietro, che e' un minuto compiere l'irreparabile.
Forse lì c'e' la differenza, nella mamma che si accorge per tempo, nell'arco di pochi giorni, di vivere un disagio e di chiedere aiuto e soprattutto di ESSERE CAPITA E DI RICERVERLO ,l'aiuto chiesto.


lory76

Messaggio da lory76 » mer apr 08, 2009 2:41 pm

marte71 ha scritto:ma il tormento di chi? della madre, non del figlio ovviamente?
non so ragazze sarò troppo razionale, ma io non ci arrivo fino in fondo...
Pure io non ci arrivavo fino in fondo, poi quando l'ho provata sulla mia pellaccia ho capito e come se ho capito che le madri che uccidono i loro piccoli non sono delle assassine, ma donne malate lasciate sole nel loro incubo infernale notte giorno e giorno dopo giorno nel cervello non resta che la follia.
marte71

Messaggio da marte71 » mer apr 08, 2009 2:42 pm

lory76 ha scritto:marte il mio " non giudicate" e' generico, non rivolto a te e a nessuno di preciso.

Per me dire che sarei riuscire a togliermi la vita e' diverso, ma diverso anni luce, dal tuo scappare, per me scappare non era la soluzione, perche' io stavo male dappertutto, non e' che se fossi andata a 100 km, il mio disagio sarebbe sparito.
Io , dicendo quelle parole intendevo dire che mi sarei sparata un colpo pur di non vivere piu' quelle tremende sensazioni che provavo e che erano legate alla paura di stare con mia figlia, perche' ero consapevole di poter peredere il controllo di me stessa, capivo di poter avere delle reazioni aggressive.
Forse la differenza, come ha detto dona e' arrivare fino sull'orlo del baratro e capire che bisogna tornare indietro, che e' un minuto compiere l'irreparabile.
Forse lì c'e' la differenza, nella mamma che si accorge per tempo, nell'arco di pochi giorni, di vivere un disagio e di chiedere aiuto e soprattutto di ESSERE CAPITA E DI RICERVERLO ,l'aiuto chiesto.
lory è ovvio che scappare e spararsi siano due cose molto diverse, soprattutto nella gravità dell'atto. ma io intendevo che sono simili a livello intenzionale, sono entrambi rivolte contro se stesse e non contro il bambino.
marte71

Messaggio da marte71 » mer apr 08, 2009 2:46 pm

lory76 ha scritto:Pure io non ci arrivavo fino in fondo, poi quando l'ho provata sulla mia pellaccia ho capito e come se ho capito che le madri che uccidono i loro piccoli non sono delle assassine, ma donne malate lasciate sole nel loro incubo infernale notte giorno e giorno dopo giorno nel cervello non resta che la follia.
proprio perchè ci sono passata, ti dico che non capisco. a maggior ragione, non capisco come si possa arrivare ad uccidere un bambino. se sono disperata, sono io a voler sparire che sia morire o solo scappare, non prendermela con il bambino. come se l'ucciderlo ti facesse tornare nella vita di prima...ecco, forse è questo, nella follia, chi uccide il proprio figlio pensa che potrà essere libera poi...non lo so, sto vaneggiando, scusate.
genny

Messaggio da genny » mer apr 08, 2009 2:52 pm

marte71 ha scritto:infatti jenny, è ciò che penso anche io. però credo anche che se una donna o uomo che sia, non ha dentro di sè quel qualcosa di torbido, passatemi il termine, non può arrivare a questo. a far del male a un bambino! qual'è la molla porcaccia miseria che mi fa guardare mio figlio mentre soffoca nell'acqua sotto il peso della mia mano... :cry:

io invece non credo sia disperazione... quel qualcosa di torbido ha un nome che è DEPRESSIONE.
bisogna avere il coraggio di ammetterlo, non vergognarsi, la DEPRESSIONE E' UNA MALATTIA e va CURATA. stop. se uno DEPRESSO fa un figlio io ho paura per questo bambino... ma tanta paura, se le persone che stanno attorno a un DEPRESSO nascondono la testa sotto la sabbia, perchè nel 2009 fa ancora paura sta parola, perchè subito si pensa che uno sia matto e vada rinchiuso in un manicomio, siamo lontani anni luce....
una persona che soffre di DEPRESSIONE va CURATA, non facendo figli, ma con delle medicine, se necessario o con della psicoterapia.
siccome ancora ci si vergogna di questa malattia, viene sottovalutata da tanti, non viene curata, NON SI HA IL CORAGGIO DI DIRE: OK SOFFRO DI DEPRESSIONE e ora mi curo, come si cura un iperteso...
se uno non si cura oltre a fare male a se stesso fa male anche a un neonato...
io mi chiederei perchè fa ancora così tanta paura ammettere questa malettia?

p.s. non mi sto riferendo a te marte... ti ho quotata perchè hai scritto che non ti spieghi come si possa uccidere con la propria mano il proprio figlio...
io non ho sofferto di depressione, ma credo che questa malattia, quando grave, vada curata seriamente e mai sottovalutata se no di sti fatti saranno sempre piene le pagine dei giornali.
genny

Messaggio da genny » mer apr 08, 2009 2:54 pm

invece secondo me le dinamiche di un depresso (ma io intendo uno malato forte) sono di uccidere i propri cari (per liberarli) e poi uccidere se stesso...
lory76

Messaggio da lory76 » mer apr 08, 2009 2:56 pm

Marte, io grazie a Dio mi sono accorta in tempo che il mio non era un semplice disagio, tipo quello che ti fa commuovere davanti ai flinston subito dopo il parto, ma qualcosa di piu' profondo e che mi stava facendo "sballare" un po' troppo.
Ma sicuramente la depressione dopo parto e' diversa dalla depressione da altro evento o costituzionale, (passatemi la parola) perche' tutta l'ansia e il malessere della madre sono dirottate unicamente verso il neonato, non e' che consciamente pensi " be', se lo elimino torno come prima", e' un disagio che non ti permette di curarlo serenamente ti trasmette ansia, magari addirittura non riesci a prendertene cura e tutte queste sensazioni ti portano a stare semprepiu' male e se ci aggiungi magari una situazione famigliare difficile, anziche' il sostegno del compagno arrivano le critiche ecc. andare fuori di testa completamente e' un'attimo.
Non credo esista un perche' o una logica che porti a questi gesti se non appunto la disperazione che rende ciechi, sordi, egoisti e disumani.
non c'e' calcolo in quelle azioni, c'e' il vuoto della sofferenza a cui nulla puo' portare sollievo.
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Messaggio da Vavi » mer apr 08, 2009 3:02 pm

viola 52 ha scritto:ho sentito poco fa la notizia che una mamma ha annegato nella vasca il suo bimbo di appena 1 mese. era affetta da
Si e' di qui, della provincia di Verona, e il telegiornale locale ha fatto un servizio molto approfondito... che pero' io non ho seguito perche' sto male al solo pensiero. :red:
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