Divieto ai bambini, permesso agli adulti

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Azur
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Messaggio da Azur » mar mar 10, 2009 3:42 pm

marika ha scritto:Quoto Nau. Non mangiare una scatola di Smarties 10 minuti prima di cena vale per tutti in casa nostra, adulti e piccini.

Ci sono invece cose che sono legate alla maturità e alla crescita, mi sembra assurdo citare il fare sesso o bere vino, perchè sono piaceri legati all'adulto, che però potrebbero trovare il loro corrispettivo "piacere-bambino" nel guardare la tv o bere la Cocacola. Ecco, in questo caso varrebbe, sia per adulti che per bambini, il criterio di giusta misura: non faccio sesso con chiunque mi capiti a tiro così come tu non puoi ammazzarti con 3 ore filate di tv, non mi ubriaco ogni volta che bevo vino così come non ti concedo di berti una bottiglia intera di Cocacola.
quoto
per certe cose il sentirsi la responsabilità di essere un modello positivo risulta uno stimolo per migliorarsi in prima persona (chessò, mangiare in modo equilibrato, e fare attività fisica se si è pigri)

Nelle altre cose, i bambini colgono senza problemi la differenza tra "cose da grandi" e "cose per tutti", perché sono abituati da sempre a fare distinzione anche tra bambini (piàù grandi e più piccoli), gli viene molto più spontaneo che a noi.
Per cui ad es. i miei sanno che quando in tv c'è il bollino rosso è una cosa solo per adulti, come la grande sa che alcune cose le può vedere/fare lei e non suo fratello (che a sua volta si rifà sui cuginetti che non possono fare quello che fa lui perché sono ancora più piccoli, ahahah)


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tati
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Messaggio da tati » mar mar 10, 2009 3:49 pm

Le regole sono basi per tutti.
Ti porto un esempio; non si beve coca cola o simili se non raramente.
Lele ha passat 27 anni della sua vita bevendo solo quello, e l ho convertito.PErchè è decisamente più buona l acqua, o se proprio vogliono del the o un buon succo.
E' così per tutti da almeno 1 anno.
prendiamo tre bibite, da 1/2 litro, e durano 2 settimane.
praticamente 1 bicchiere a testa, una volta a settimana circa.
non si mangia prima di cena, e vale per tutti.figurati che io devo provare la pasta per sentire il grado di cottura, e non posso farlo piùperchè paolo mii cazzia perchè secondo lui mangio prima.

per l esempio che hai fatto tu invece beh, credo al buon senso.
,l importante è trovare il giusto buon senso in casa propria, no?!
io non fccio guardare i tg ai bambini, ora le maestre hanno detto a scuola che deovno iniziare.
lele voleva farla iniziare già qualche mese fa.
ora allor guardiamo il tg, ma insieme, in modo da spiegarle tutto.
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kia
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Messaggio da kia » mar mar 10, 2009 4:32 pm

il distinguo sta nella motivazione. Se io dico a mio figlio: tu non puoi usare il ferro da stiro perché brucia e lui mi fa notare che io lo uso, io gli dico che quando si è piccoli ancora non si ha la manualità adeguata per maneggiare oggetti pericolosi ma che crescendo imparerà ad usare quegli oggetti con attenzione e quindi potrà farlo.
Lo stesso per il bere vino, guidare la macchina ecc....

Se io dico a mio figlio che non si mangiano le caramelle prima di cena e lui mi vede che mi ingozzo giustamente non ho una valida motivazione. Certo posso mentirgli dicendo che lui non le può mangiare perché ai bambini fanno il mal di pancia e ai grandi no ma è una menzogna e quindi deplorevole. Dirgli: io sono grande efaccio come voglio, tu sei piccolo e quindi fai come voglio io è un atto dispotico e non è sorretto da una buona motivazione. Ergo: le caramelle prima dei pasti non le mangia nessuno (e se proprio non resisto, le mangio di nascosto, ma questo lui non lo sa)

Il problema sta nello spiegargli perché spiderman si arrampica sui muri e si dondola tra i grattacieli senza spiaccicarsi al suolo e lui non lo può fare. Lui mi dice: "mamma ma anche io sparo le ragnatele...." e fa il gesto con le mani. Ho provato a spiegargli che spiderman non esiste, che è solo una cosa inventata ma lui mi risponde che esiste perché lo vede sempre in televisione... ah, i bambini!
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Messaggio da MatifraSo » mar mar 10, 2009 4:36 pm

kia ha scritto:il distinguo sta nella motivazione. Se io dico a mio figlio: tu non puoi usare il ferro da stiro perché brucia e lui mi fa notare che io lo uso, io gli dico che quando si è piccoli ancora non si ha la manualità adeguata per maneggiare oggetti pericolosi ma che crescendo imparerà ad usare quegli oggetti con attenzione e quindi potrà farlo.
Lo stesso per il bere vino, guidare la macchina ecc....

Se io dico a mio figlio che non si mangiano le caramelle prima di cena e lui mi vede che mi ingozzo giustamente non ho una valida motivazione. Certo posso mentirgli dicendo che lui non le può mangiare perché ai bambini fanno il mal di pancia e ai grandi no ma è una menzogna e quindi deplorevole. Dirgli: io sono grande efaccio come voglio, tu sei piccolo e quindi fai come voglio io è un atto dispotico e non è sorretto da una buona motivazione. Ergo: le caramelle prima dei pasti non le mangia nessuno (e se proprio non resisto, le mangio di nascosto, ma questo lui non lo sa)]

Il problema sta nello spiegargli perché spiderman si arrampica sui muri e si dondola tra i grattacieli senza spiaccicarsi al suolo e lui non lo può fare. Lui mi dice: "mamma ma anche io sparo le ragnatele...." e fa il gesto con le mani. Ho provato a spiegargli che spiderman non esiste, che è solo una cosa inventata ma lui mi risponde che esiste perché lo vede sempre in televisione... ah, i bambini!
Ecco, quoto tutto, Specialmente quello in grassetto...
Jersey

Messaggio da Jersey » mar mar 10, 2009 4:55 pm

kia ha scritto:il distinguo sta nella motivazione. .....

Sono d'accordissimo sul motivare le differenze.
Vietare a noi stessi le cose che si vietano ai bambini può essere "pericoloso" perchè a loro passa il messaggio "adulti e bambini possono fare le stesse cose" e, quando ci troviamo a DOVER fare una cosa pericolosa rischiamo che non capiscano di non poterlo fare.
Personalmente spiego sempre a mia figlia il motivo per cui io posso fare certe cose e lei no. Se vuol mettere una spina nella presa, le spiego che è pericoloso ed è meglio aspettare che diventi grande...stessa cosa quando vuole aiutarmi a cucinare.
Sul mangiare fuori pasto, la motivazione è semplice...io sono un pozzo senza fondo, lei mangia come un uccellino...quindi le dico la verità "tesoro tu non puoi mangiare il kinder prima di cena, altrimenti salti il pasto....io invece sono una mangiona quindi un cioccolatino non mi fa differenza."

In questo modo tra l'altro riesco a farla sentire fiera di sè stessa quando le permetto qualcosa che prima facevo solo io. Per esempio, da qualche giorno ha iniziato a far mangiare lei le tartarughe ed è tutta contenta perchè sa che si è meritata la fiducia necessaria per fare una cosa "da grande".
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Messaggio da lenina » mar mar 10, 2009 7:13 pm

kia ha scritto:il distinguo sta nella motivazione. Se io dico a mio figlio: tu non puoi usare il ferro da stiro perché brucia e lui mi fa notare che io lo uso, io gli dico che quando si è piccoli ancora non si ha la manualità adeguata per maneggiare oggetti pericolosi ma che crescendo imparerà ad usare quegli oggetti con attenzione e quindi potrà farlo.
Lo stesso per il bere vino, guidare la macchina ecc....

Se io dico a mio figlio che non si mangiano le caramelle prima di cena e lui mi vede che mi ingozzo giustamente non ho una valida motivazione. Certo posso mentirgli dicendo che lui non le può mangiare perché ai bambini fanno il mal di pancia e ai grandi no ma è una menzogna e quindi deplorevole. Dirgli: io sono grande efaccio come voglio, tu sei piccolo e quindi fai come voglio io è un atto dispotico e non è sorretto da una buona motivazione. Ergo: le caramelle prima dei pasti non le mangia nessuno (e se proprio non resisto, le mangio di nascosto, ma questo lui non lo sa)

Il problema sta nello spiegargli perché spiderman si arrampica sui muri e si dondola tra i grattacieli senza spiaccicarsi al suolo e lui non lo può fare. Lui mi dice: "mamma ma anche io sparo le ragnatele...." e fa il gesto con le mani. Ho provato a spiegargli che spiderman non esiste, che è solo una cosa inventata ma lui mi risponde che esiste perché lo vede sempre in televisione... ah, i bambini!
quoto.

e aggiungo.

Se io bevo e poi guido sto dando un esempio sbagliato.
Se io bevo un bicchiere di vino a pasto quando NON devo guidare l'esempio non è sbagliato, verrà il momento in cui potrà farlo.
Se io mi ubriaco do un esempio sbagliato.

Le parolacce non sono cose che vanno bene a 18 anni e non a 6.
Nessuno direbbe parolacce in una situazione che richiede un buon comportamento.

Ci sono cose non permesse ai bambini ma che diventeranno adatte con il tempo.
Altre sono sbagliate e basta (o non lo sono e basta, io sul mangiare fuori pasto sono molto poco rigida se si tratta di alimenti sani, mangio io e ne do a lui se viene a cercare di assaggiare)
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Messaggio da Rie » mer mar 11, 2009 7:22 am

kia ha scritto:
Se io dico a mio figlio che non si mangiano le caramelle prima di cena e lui mi vede che mi ingozzo giustamente non ho una valida motivazione. Certo posso mentirgli dicendo che lui non le può mangiare perché ai bambini fanno il mal di pancia e ai grandi no ma è una menzogna e quindi deplorevole. Dirgli: io sono grande efaccio come voglio, tu sei piccolo e quindi fai come voglio io è un atto dispotico e non è sorretto da una buona motivazione. Ergo: le caramelle prima dei pasti non le mangia nessuno (e se proprio non resisto, le mangio di nascosto, ma questo lui non lo sa)
Anch'io faccio così.
E per giunta quando mangio caramelle di nascosto prima dei pasti mi sento un po' ipocrita :lol:

Noi abbiamo seri problemi con le parolacce.
Mio marito ne dice parecchie e fatica a trattenersi.
Gli ho proposto, per facilitarlo e togliergli la fatica mentale (!?) del doppio registro, di non dirle anche quando siamo solo fra noi. Ho rischiato di beccarmene una come risposta :sticazzi: e non è arrivata solo per rispetto nei miei confronti.
Peccato. Mi sarebbe dispiaciuto di rinunciare pure io all'occasionale turpiloquio, ma per la salvaguardia delle orecchie dei bambini questo ed altro. Ora mi devo accontentare di confidare nel suo (scarso) autocontrollo e fulminarlo se sgarra.


Se faccio mente locale, ho memoria del periodo in cui è diventato lecito dire le parolacce nella famiglia in cui ero figlia (non sempre ma quando ce vo' ce vo'). Sia da parte mia sia da parte dei miei genitori. Più o meno è accaduto verso i miei 18-20 anni.
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CRI80
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Messaggio da CRI80 » mer mar 11, 2009 1:54 pm

in casa nostra ci sono regole per tutti e quelle spiecifiche per i bimbi...
come l orario di nanna ,il non poter andar fuori dal cancello da sole ecc...
per il resto ci sono regole comuni,cinture in auto per tutti,le parolacce non le deve dire nessuno (anche se ai grandi scappano(sbagliano)vengono subito ripresi dai piccoli (e facciamo ammenda!!)
detesto la frase "noi lo facciamo perchè siamo grandi"
ma spesso tocca spiegare perchè i grandi possono fare certe cose e i piccoli no,(tipo stare alzati fino a tardi)
delle distinzioni ci devono essere ma non discriminazioni!
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