L'avventura della 29esima settimana

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Sheireh
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L'avventura della 29esima settimana

Messaggio da Sheireh » sab nov 29, 2008 9:41 am

Penso di aver bisogno di uno "sfogo" dove poter buttar giù tutte le cose preoccupanti che mi sono successe in questi giorni... di farvi sapere, di stressarvi :cisssss: , di rendermi conto che il peggio sembra passato, che ora devo godermi le piccole cose e cercare di non preoccuparmi, di qualche aiuto pratico e morale... quindi so già che vi scriverò un papiro, che non leggerete di certo tutto, mi scuso in anticipo, ma ammetto che ho bisogno di "espellere" il tutto, dopo giorni di quasi solitudine :red:
Intanto vi avverto che se volete leggere la conclusione e le domande che mi frullano per la testa, potete andare direttamente in fondo, saltando tutta la storia :ok:

L'inizio

Come alcune di voi sanno dalla chat di lunedì, domenica sera avevo avuto una piccola perdita di sangue che poi si era fermata. Poiché non capivo da cosa poteva essere arrivata, alla mattina ho chiamato la gine che mi ha detto che può succedere, di controllare se succede ancora e nel caso di passare da lei per fare un'eco di controllo, ma di non preoccuparsi più di tanto. Insomma, mi ha tranquillizzata, anche perché non avevo dolori o altro.
Verso mezzogiorno dovevo presentarmi al consultorio per farmi fare le carte della flessibilità dalla ginecologa dell'ULSS, grazie ad un piacere dell'ostetrica del corso preparto che mi ha consigliata di andare da lei a suo nome. Quindi pranzo, mi vesto, saluto il maritino a casa in malattia (si era operato venerdì ad un dente del giudizio), prendo la macchina e me ne vado pacifica e beata all'ospedale.
Scendo dalla macchina e accade il disastro, anche se al momento non mi sono spaventata più di tanto. Un fiotto caldo mi inonda :occhiodibue: Mi porto al primo piano, entro nel bagno del consultorio per controllare, e vado un po' in panico. C'è sangue dappertutto. Il salvaslip che avevo messo si sfalda solo a guardarlo. Rimango basita un attimo, non so cosa fare, non mi rendo davvero conto di quel che può significare o meno, e riesco ad intercettare la ginecologa con cui dovevo vedermi, che non sapeva ancora nulla di me. Le spiego che sono lì per delle carte ma... nel mentre è successo un casino. Mi consiglia di andare a farmi vedere al pronto soccorso (ma non di quell'ospedale, non c'è il reparto adatto purtroppo), che non si sa mai, e che per le carte ci penseremo.
La scena comica? Io non avevo assorbenti... ma neanche al consultorio ne avevano da prestarmi, e mi sono dovuta imbottire le mutande di carta igienica :mumble:
Esco quasi tranquilla, telefono al mio collega avvertendo che al pomeriggio non sapevo a che ora sarei arrivata in ufficio e gli spiego la situazione, mi avvio verso la macchina, chiamo Marco e gli dico che sarei passata a casa a cambiarmi (per fortuna avevo dei pantaloni neri, perché non ho idea di cosa si sarebbe visto con un paio di chiari...) e mentre chiamo mia mamma per chiederle di accompagnarmi... scoppio a piangere e mi accorgo che la situazione è brutta, che potrebbe essere un segnale terribile e che avrei dovuto fare comunque un sacco di strada, arrivare all'ospedale, aspettare al pronto soccorso, prima di poter sapere qualcosa.

Il primo giorno in ospedale

Decido di andare in Borgo Roma, ospedale attrezzatissimo per le urgenze di prematuri... insomma, non si sa mai. L'ospedale in sé non mi è mai piaciuto, è il classico ospedale universitario, disumanizzato e pieno di specializzandi, ma in questi casi c'è poca scelta...
Al pronto soccorso di ostetricia e ginecologia spiego cos'è successo, mi danno un telino (un lenzuolo praticamente da mettere in mezzo alle gambe... ok, se non mi sentivo ancora una papera prima, ora non c'è dubbio...) per controllare le perdite (che nel mentre si sono fermate) mi fanno un tracciato, il mio primo tracciato. Che emozione. Mi spiegano a cosa serve e mi lasciano lì un tot.
Mentre ascolto il cuoricino di Arianna che batte batte batte, nella stanza accanto sento parlare una coppia, che sta facendo un'ecografia... "Ecco, si vede il cuoricino, batte!"... "Ah... sa, eravamo venuti qui per abortire..." "Ah... e ora che ha visto che sta bene volete tenerlo?" "No no, ci faccia le carte!"... e dopo qualche minuto li vedo passare, con le loro carte in mano, con il mio cuore in subbuglio, a pensare com'è strana la vita... :cry:
Finito il tracciato mi fanno un'eco e una visita... e con tutta la naturalità del mondo (con quel modo che hanno i medici antipatici di dire le cose come se stessero parlando di un sacco di patate) la dottoressa dice "Sì, il collo è accorciato, la ricoveriamo"... :occhiodibue: "Scusi, in che senso, cosa succede?" "Beh, la teniamo qui in osservazione". La più esaustiva spiegazione che è riuscita a darmi. Brancolo nel buio: cosa mi è successo? Stiamo bene? Sono a rischio?
Lascia il tutto in mano all'assistente e mi dicono di farmi portare la borsa... che io chiaramente non ho pronta. Tra le lacrime chiamo mia mamma che sta lì fuori a prepararmela, chiamo Marco (mia mamma mi ha raccontato che quando è arrivata a casa l'ha trovato coi lacrimoni che scendevano dalle guance... caro lui...) e mi mettono nel letto della stanza dove fanno iniziare i travagli, praticamente alle porte della sala parto. Il reparto è pieno, non hanno posto, è una situzione temporanea.
Potete immaginare il caos... gente che passa appena fuori dalle porte, le urla dei parti che si sentono nonostante le porte e i muri.
Facendola breve, mi lasciano lì praticamente 24 ore, facendomi cambiare 3 compagne di stanza, in procinto di partorire o con il bimbo appena nato al nido, mentre io, alla mia 29esima settimana, rispondevo alle loro domande sorridenti di "Allora, quando nasce?" con "Speriamo aspetti...". Insomma, da un punto di vista psicologico la situazione non era delle migliori... :marika:
Per fortuna le due ostetriche del pomeriggio sono carinissime e si degnano di spiegarmi un po' cosa succede. Il tracciato ha evidenziato delle contrazioni (che io non sento), il collo si è accorciato a 2,1 cm ed è quindi al limite, anche se è chiuso.
Mi fanno fare una cura di 48 ore con delle pastiglie (nepifirina, o come cavolo si chiama, insomma, l'ho sentito dire per 2 giorni e non riesco a ricordarmi come si chiama) che dovrebbero rallentare le contrazioni, ma al contempo abbassano la pressione, e io ce l'ho già un po' bassina, quindi mi tengono costantemente a controllo.
In più, mi dicono che faranno 2 punture di cortisone per... preparare i polmoni della bimba, nel caso nasca. :occhiodibue: E questo, devo ammettere, mi spaventa. Non avevo ancora capito che il rischio di un parto così pretermine fosse davvero realistico.
Le mie paure aumentano verso sera, un po' prima di quando avrei avuto in stanza mia mamma e Marco per farmi compagnia per l'unica oretta a disposizione per le visite. Comincio a sentire male alla schiena, ma vabbè, la lombalgia, cosa vuoi che sia, ci sono abituata.
Però... caspita... fa male. Caspita... ma MOLTO male. Cazzo (permettetemelo...), toglie il fiato. L'ostetrica mi mette sotto tracciato, io ancora non capisco, non capisco che sono contrazioni, che ora ci sono ancora e che le sento, e che no, non volevo ancora sentirle, porca miseria, ho ancora 11 settimane da aspettare per queste cose, mi sta bene soffrire a gennaio o febbraio, ma NON ADESSO :cry:
Nel giro di un paio d'ore mi passa tutto. Poi sto bene, come se non avessi mai avuto nulla. La notte passa ad occhi aperti, tra controlli di pressioni, battito, brutti pensieri e solitudine. Penso a Marco a casa da solo, con gli animali che poi saprò sono stati agitati tutta notte, come se sapessero, come se anche loro fossero in ansia.
Arriva il pomeriggio del martedì, tra altri controlli, analisi del sangue e delle urine (che mi dicono andar bene), tanta noia e preoccupazione.
Finalmente mi mandano in reparto, in una stanza a due letti (compagna che parla SOLO arabo) con il bagno in camera (una delle poche del reparto), nella zona delle gravidanze patologiche (almeno non rischio di vedermi bimbi in cullina accanto al letto che ciucciano felici... sì, insomma, bellissimi, ma... non mi sembrava adatto nella situazione in cui ero).

Il resto della permanenza in ospedale

Mercoledì è stata la giornata più brutta da un lato, ma meno travagliata dall'altro. Sono rimasta in "stand by", a tutti gli effetti, e questo mi ha fatto arrabbiare, perché in pratica abbiamo perso un giorno per niente. Alla mattina è passata una ginecologa con lo stuolo di specializzande al seguito a fare il giro delle pazienti. Si è degnata di guardare la mia cartella, mi ha chiesto come stavo (e che ne so, io è da lunedì sera che sto bene...), si è informata rapidamente su cosa era stato fatto. Ha detto "Bene, aspettiamo, se domani sta bene, la mandiamo a casa, sennò...". :mumble: Vabbè, aspettiamo... nel pomeriggio finisco anche la cura con le pastiglie, nel mentre rimango da sola in camera e il tempo non passa mai. Alla sera vengono a farmi i compagnia mamma, suoceri e Marco, che come marito riesce a rimanere lì un po' di più, ma poveretto è stravolto dalla stanchezza... non è mai rimasto a casa da solo per più di mezza giornata, e tutto ad un tratto si è ritrovato con il mangiare da farsi, il cane da seguire (perché caso ha voluto che in questi giorni i miei genitori stessero ristrutturando casa, e quindi non potevano fisicamente tenere la Gigia), il lavoro e la preoccupazione di avermi in ospedale :marika: Ma grazie al suo carattere, tranquillo e pacifico, è riuscito sempre a dirmi di non preoccuparmi, che sarebbe andato tutto bene, che mi voleva bene, che presto saremmo stati a casa abbracciati... ecco, ogni volta che ripenso a lui, e tanto più quando ero lì in ospedale, caldi lacrimoni mi scendono dalle guance, a pensare a quanto sono fortunata di avere qualcuno che mi vuole così bene... :red:
Finalmente giovedì mattina una svolta: il giro delle visite lo fa il ginecologo responsabile del reparto, il classico dottorone che sprizza medicina dai pori, che ti guarda dritto in faccia con i suoi occhi blu e che ti spiega le cose in modo burbero ma esauriente.
Rimane basito dal fatto che sia ancora lì ad aspettare, chiede di farmi fare esami ulteriori, si arrabbia con l'ecografista che ha scritto due appunti in croce e non ha fatto niente di più.

Le visite

In tarda mattinata riescono a mandarmi a fare una colposcopia. Non l'ho mai fatta, ma mi dicono che è tipo un pap-test, e io tendenzialmente non sono una persona che si spaventa di fronte agli esami medici, anzi, sono abbastanza curiosa (se pensate che avevo richiesto di poter guardare durante l'operazione alle tonsille, o che ho chiesto esplicitamente di non avere calmanti durante la gastroscopia per poter seguire la visita...). Mi accompagna in carrozzina agli ambulatori una giovane ostetrica simpatica e, soprattutto, umana. Chiacchieriamo, mi spiega cosa mi faranno, mi dà supporto. Aveva un visto così dolce che non si poteva restare preoccupati insieme a lei. Nel mentre mi leggo tutta la mia cartella, così vedo che tutti gli esami del sangue sono più o meno a posto, spio l'eco che mi avevano fatto lunedì (effettivamente... c'è scritto ben poco).
Dopo un quarto d'ora di attesa davanti alla porta dello studio, la dottoressa si decide ad arrivare quasi sbuffando, la classica "vecchia megera" che non dà molta fiducia al primo sguardo... ed infatti... la visita è stata ben dolorosa, dopo un "Si rilassi" ('na parola), comincia a lavorare con la delicatezza di un manovale col trapano. Il liquido brucia un po', ma non sarebbe nulla se invece di spostare lo speculum come se avesse in mano un frullino per fare la crema cercasse di usare un po' di delicatezza in più.
Mi chiede se abbia mai fatto un pap-test con aria di chi la sa lunga... Certo, tutti gli anni, l'ultimo a marzo, prima della gravidanza, era negativo. "Ah...". Secondo lei il sangue, che ora si è effettivamente fermato, non proviene dal collo, ma da qualche altra cosa, qualche escrescenza o che so io presente nella cervice. Cerco di farmi spiegare, una volta seduta alla scrivania mentre mi sta facendo le carte, con la sensazione intanto che sia passato un autobus nelle mie parti intime... Odio rimanere nell'ignoranza di quello che mi succede, e ritengo sia giusto informare il sacco di patate del momento di cosa gli sta accadendo, no? "E' una buona notizia?" le chiedo. "Ah, non lo so se è una buona notizia". :occhiodibue: E legge ad alta voce quello che ha scritto in medichese sul foglio (ecto qualcosa, coaguli...), mi dice che quando partoritò dovrò rifare un'altra colposcopia, butta tutto in cartella e se ne va.
L'ostetrica, perplessa quanto me, mi riporta in reparto, cercando di consolarmi dicendo che sicuramente se le ultime visite non avevano trovato nulla, non c'è niente di "brutto" e che quindi dovrei poter stare tranquilla.

Arriva il momento dell'ecografia. Mi portano nella stanza dove avevo fatto l'eco della translucenza nucale, la dottoressa è la stessa di lunedì, ma trova l'appunto del dottore sul fatto di fare un'eco *fatta bene* e soprattutto di controllare che la placenta non sia previa, perché lui ha supposto che il sangue sia potuto arrivare da lì.
Mi fa l'eco più lunga che abbia mai fatto, una morfologica piena di misure, foto e dati.
Arianna sta benissimo, è vispa e snodata (talmente tanto che una delle due gambe è riuscita a controllarla solo "scurlandomi" la pancia per farla muovere perché ce l'aveva piegata in modo pazzesco), solo non si riesce a vedere il faccino (di corsa si era visto lunedì) perché come quasi sempre ce l'ha piazzato verso l'interno e non c'è modo di farla muovere se non decide lei. La dottoressa dice "Beh, per questa volta non lo vediamo, se magari resta qui qualche giorno la prossima eco ci riusciamo" :occhiodibue: Sinceramente... preferisco aspettare altri 2 mesi per vedere il suo bel faccino dal vivo, che rimanere qui qualche altro giorno...
La flussimetria è a posto, la placenta anteriore sempre ok, liquido pure.
Il collo è rimasto a 2,1 cm, come lunedì, sempre chiuso, stabile.
Buone notizie... finalmente.

L'uscita

Arrivo a venerdì mattina con l'idea che non mi manderanno a casa, e che mi toccherà rimanere lì fino a lunedì (nel weekend non fanno esami di alcun tipo). Molto demoralizzata, aspetto l'arrivo del dottore, sperando fosse quello del giorno prima, come infatti è. Esamina tutte le visite fatte, è soddisfatto rimanendo però con dei dubbi. Mi spiega tutto, mi rende partecipe.
In pratica, ancora non si sa cosa abbia provocato la perdita di sangue (che non si è più ripresentata, o meglio, un pochino sì nel pomeriggio dopo la colposcopia, ma il motivo mi sembra chiaro...), perché il collo si sia accorciato così di colpo (3 settimane fa era a posto...), se il rischio di parto pretermine sia concreto oppure no.
Alla fine decide che comunque tutte le cose fattibili sono state fatte, che la bimba per ora è al sicuro e sta bene, e che non c'è altro da fare che aspettare e vedere se le cose rimangono stabili o se peggiorano. Ma che per questo è inutile rimanere in reparto, e che posso tornare a casa, stando a riposo fino alla 34^ settimana, prendendo 2 supposte di Buscopan al giorno, rifacendo gli esami del sangue la settimana prossima (ho i globuli bianchi un po' alti e non si capisce perché, ma potrebbe essere il mal di gola che mi sono beccata in questi giorni...) e tornando subito al pronto soccorso nel caso si ripresentassero perdite di sangue vivo o dolori.
Posso finalmente chiamare Marco... e farmi venire a prendere nel primo pomeriggio! Per fortuna aveva preso un pomeriggio di ferie, visto che a pranzo doveva andare a togliersi i punti del dente operato, così abbiamo potuto stare tranquilli insieme a casa, con una bella cioccolata calda e tante coccole.

Dubbi, paure, considerazioni

Primo, un piccolo sfogo: ODIO, ODIO, ODIO essere trattata come se fossi l'ultima persona che deve venire a conoscenza di quello che stanno facendo con il MIO corpo, con la MIA salute e con quella della mia bambina. Essere medici dovrebbe essere una missione. Essere umani, soprattutto in un reparto come quello di ostetricia-ginecologia, dovrebbe essere basilare. La rabbia di essere un numero ("vado dalla 33"), l'impotenza di fronte ai "Vediamo, non so, decideremo"... in questo mi sento di ringraziare quel poco di conforto che arriva dalle persone più dolci in ospedali, l'assistente che si scusa se ti dà uno yogurt al gusto che non gradisci, l'ostetrica che sorride mentre commenta quanto la tua bambina è un terremoto mentre cerca di trovare il cuore per il battito...

Riposo cosa significa esattamente secondo voi? Mi è stato detto che posso alzarmi solo per andare in bagno e per mangiare, ma sinceramente al momento non è che mi sono posta molte domande, come ben saprete le cose vengono in mente sempre tardi... riposo vuol dire a letto immobili, o anche sedute in divano a guardare la TV e al PC sulla bella sedia morbida tipo capo ufficio che ho? In pratica, stare sedute comode equivale ad essere a riposo oppure no?

Ho la grande fortuna di avere la mamma disponibile, anche se un po' lontanuccia, che mi aiuterà in tutte le cose di mestieri, spesa, commissioni, etc.
E un povero marito che dovrà tutto di colpo imparare ad arrangiarsi e ad avere delle responsabilità in casa che non ha mai avuto prima (far da mangiare, organizzare un po' le cose...), ma... in fin dei conti... da un lato tutto questo può essere un bene, perché così si troverà papà con già qualche "capacità" sulle spalle, anche se con tutte le ore di lavoro fuori casa che fa mi dispiace un po' per lui, perché si stanca tanto...

Last, but not least: rinnovo nuovamente i miei più sentiti ringraziamenti a voi, che mi avete fatto sentire l'affetto che solo delle amiche possono dare, che non ho mai provato prima e che mi ha fatto piangere di commozione. Sono una pecora stanca, un po' preoccupata, ma al contempo felice, anche grazie a voi :nani:


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Messaggio da Fede » sab nov 29, 2008 9:50 am

che brutta avventura
l'ho rivissuta con te
perchè proprio al borgo roma
a 34 settimane sono stata ricoverata
con tutta la trafila di cui hai parlato
quindi conosco bene il tutto

riposati tanto, stai tranquilla, a letto più che puoi
e poi bella comoda sulla poltrona
Arianna rimarrà lì ancora per un bel po'

un bacione
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Messaggio da lenina » sab nov 29, 2008 9:57 am

Guarda l'unica cosa scontatissima che mi viene da dire è che l'importante è che tutto sia a posto.

Per il discorso riposo non so.

Senti la gine per sicurezza, in alcuni casi e sufficiente stare sedute, in altri la posizione sdraiata e importante (evita il peso sul collo della bimba).
Senti con la gine quindi.

Non avete un notebook? Se no fattelo regalare per Natale (in anticipo) se ne trovano a poco ormai.

Un bel notebook un rooter e stai con noi dal lettino. :bacio: :bacio:
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Messaggio da tati » sab nov 29, 2008 10:35 am

ciao piccolina..
ti ho letto tutta, angosciata quasi quanto te in quei momenti.
mamma mia che spavento m hai fatto prendere, non farlo più eh!

io ero a riposo, ma mi era stato detto, letto, divano, cesso, sedia.
era la mia vita.
so che non è facile, so che non passa piccola.
ma ci siamo noi, e queste settimane in qualche modo voleranno ok?
pancia

Messaggio da pancia » sab nov 29, 2008 10:57 am

Mamma mia! Ila! Arianna! Marco! Cosa avete passato!?!
Ila, ti ho letta tutta e tutta d'un fiato, a parte il fatto che scrivi molto bene, saltare e andare alla fine sarebbe proprio impossibile di fronte a tante emozioni fortunatamente risoltesi positivamente. Mi sono commossa tanto davanti alla tua paura e poi alla tua rabbia, pensando alla scena dei lacrimoni sulle guance di tuo marito (stellina!), e alla coppia che vede il cuore e fa le carte per abortire quando io al mio giro in pronto soccorso avrei voluto vedere un cuore e invece era tutto finito.
E mi si è materializzata l'immagine di Arianna che ti chiederà di raccontarle ancora di quella volta che avevate avuto tanta paura per lei. E' passata, Ila. E' un altro tassello di questa avventura e fa parte dei ricordi ormai. Non pensare più al brutto, all'esserti sentita un numero e un sacco di patate, all'autobus che ti ha attraversata e alla solitudine patita. Purtroppo alcune persone mancano di sensibilità nel loro lavoro, forse è una difesa che adoperano per non farsi coinvolgere o forse è solo maleducazione, tu hai fatto bene a lodare chi si è distinto per gentilezza e comprensione, nulla può funzionare meglio per dare la carica ad essere migliori che una botta all'autostima di un'infermiera o un ostetrico, e anche loro si ricorderanno di te e con le prossime pazienti cercheranno di essere altrettanto gentili. Per gli altri non so, credo non ci sia cura. Adesso riposati, che per me vuol dire proprio letto o divano distesa, credo. Per che non pesi sul collo dell'utero, è anche una questione di gravità a questo punto, con queste misure di arianna. Cerca di stare il più distesa possibile e trova un modo di piazzarti il pc a portata di mano comunque eheheheh!
Ti abbraccio davvero con tanto affetto, grazie per aver condiviso con noi i particolari anche intimi e sentimentali di questa esperienza che ci aiutano a conoscerti meglio e ad apprezzarti ancora di più.
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Messaggio da Speranza » sab nov 29, 2008 11:42 am

Ila non sai quanto sono stata n pena per voi, cercavo di venire a leggere vostre notizie il più possibile, ma con la laurea in mezzo era impossibile o quasi...

Tesoro, quello che hai descritto sembra l'ospedale dove ho fatto tirocinio io, è brutto essere trrattate così, io a volte mi sentivo male per le pazienti che avevo di fronte per come erano trattate da qualche medico o ostetrica che capitava di turno e pensavo che se lo avessero fatto a me mi sarei inca...ata come una iena, quindi cercavo e cero tuttora, di essere gentile e di rispondere alle domande, se posso....

Per il riposo, cerca di stare sdraiata, però puoi anche stre un po' seduta al computer, basta che tu non saltelli su un piede solo, magari dividiti la giornata in maniera da stare seduta non più di 3 ore, per il resto mezza sdraiata magari a leggere, fare lavoretti a maglia o altro o a guardare la tele sul divano....

Dall'eco hanno visto se la palcenta era tutta a posto, suppongo, che non è previa e che non hai problemi al collo l'hanno visto dalla colposcopia....intanto ne hanno eliminate 3.

Le contrazioni hai detto che non le hai sentite, ma hai anche detto che hai visto tanto sangue quando sei andata al consultorio, hai mica fatto le scale per arrivare la primo piano? Potrebero essere state quelle a far partire un pochine di contrazioni che hanno fatto accorciare il collo (anche se il sanguinamento non lo capisco in questa corcostanza).

Ti hanno dato il cortisone (per Arianna) e questa è stata una cosa positiva, perchè ora i polmoncini di Arianna dovrebbero essere un po' più maturi.

Ti dico quello che dice sempre il primario di Ostetricia di Careggi (che è il babbo di un mio amico) alle sue pazienti: ora cerca di stare tranquilla, conta le settimane, cerca di arrivare alla 30esima, poi alla 31 alla 32 ecc, ogni settimana che Arianna passa nella tua panciona è solo un bene per lei, e pi ricordati che davvero nel male ti è andata benissimo, Arianna è picolina per venire al mondo , ma almeno hai scollinato le 28 settimane ce è un grandissimo traguardo, ora vedi di scollinare le 32 che sono un altro traguardo importantissimo, pensa che ieri è nato il nipote di una mia amica a 31 settimane e non è nemmeno in terapia intensiva, bensì in subintensiva (un nido normale più controllato) perchè il piccolo respira autonomo e fra qualche giorno va a casa con papà e mamma.

Quindo stai tranquilla, pensa alla tua cucciolina, fatti coccolare da mamma e marito (che dolce a starti così vicino quando eri in ospedale) e riposati con un ricamino da fare per la tua cucciola o un bel libro da leggere (perchè no, magari un bel libro di favole per Arianna da leggere ad alta voce...

Un bacio grandissimo Ila e uno alla panciotta
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Messaggio da Lupina » sab nov 29, 2008 12:11 pm

Mi sono letta tutto d'un fiato il tuo resoconto ospedaliero, ed ho tirato un sospiro di sollievo.

E' anche bello sapere di avere un marito che, anche se imbranato e poco pratico, ti può aiutare in qualche modo.
Goditi il riposo, ciccia. Un bacio grande.
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Sheireh
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Messaggio da Sheireh » sab nov 29, 2008 12:15 pm

Speranza ha scritto:Dall'eco hanno visto se la palcenta era tutta a posto, suppongo, che non è previa e che non hai problemi al collo l'hanno visto dalla colposcopia....intanto ne hanno eliminate 3.

Le contrazioni hai detto che non le hai sentite, ma hai anche detto che hai visto tanto sangue quando sei andata al consultorio, hai mica fatto le scale per arrivare la primo piano? Potrebero essere state quelle a far partire un pochine di contrazioni che hanno fatto accorciare il collo (anche se il sanguinamento non lo capisco in questa corcostanza).
Grazie per il tuo supporto anche "tecnico" in questo campo.

Sì, la placenta è a postissimo.
L'unico problema del collo è che si è accorciato a 2,1 cm senza "preavviso", però l'hanno sempre trovato chiuso e da lunedì non si è mai modificato.

Il sangue mi è sceso praticamente appena fuori dalla macchina, ero stata seduta lì un venti minuti a guidare, non avevo ancora fatto 20 passi, né scalini. Ho sinceramente subito pensato allo sbalzo di caldo-freddo, come quando cola sangue dal naso, chi lo sa...
Poi sì, ho fatto un piano di scale e chiaramente prima di arrivare in ospedale un po' di passi qui e là, di certo non sono arrivata a riposo a fare il tracciato, quindi non era una situazione "ottimale"...

Tante cose irrisolte insomma, l'importante è che non si ripresentino...

Ora vivo un po' con l'ansia ogni volta che vado in bagno, quando controllo il salvaslip e la carta per vedere se ci sono segni... per ora tutto perfetto, speriamo resista così!

Ho in programma di rivedere un sacco di film in DVD, in inglese magari così faccio anche qualcosa di utile :red: E mentre sto qui al PC mi stravacco per bene con un bel cuscino sulla schiena, così sono mezza sdraiata e la pancia non mi pesa.

Fra un quarto d'ora torna Marco a casa... ci mangeremo lo spezzatino con le patate che ha preparato mia mamma e poi mi sa che ce ne staremo un po' in divano a coccolarci e guardare la TV :cisssss:
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