marta un piccolo grande dono

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dani_73

marta un piccolo grande dono

Messaggio da dani_73 » gio ott 30, 2008 12:39 pm

Data presunta del parto 23/08/04. Durante tutta la gravidanza, trascorsa nel migliore dei modi, senza problemi di sorta, avevo pensato al momento del parto con timore. Oggi ricordo quel momento con “nostalgia”. La mattina del 23 agosto Andrea esce per recarsi al lavoro, gli dico di stare tranquillo, non sento nulla che faccia presagire qualcosa. Mi alzo, faccio colazione e alle 8 .15 avverto una prima fitta molto dolorosa con perdita del tappo mucoso. E’ il panico…dopo qualche minuto di pura follia ritorno in me e, pensando a quanto appreso al corso preparto, mi dico stai tranquilla, saranno le contrazioni prodromiche. Squilla il telefono, mia madre controlla che sia tutto tranquillo, ovviamente per non farla allarmare troppo non le dico niente. Passa circa un quarto d’ora et voila ecco una nuova fitta (ma come le prime contrazione non dovevano essere distanziate di almeno una, due ore? Sarà un caso!). Continuo a svolgere le mie faccende ma i dolori, puntuali, mi si presentano ogni quarto d’ora. Ore 11.00 decido di avvertire mio marito che un po’ nel panico torna a casa ed entrambi increduli e emozionati mettiamo in valigia le ultime cose e ci avviamo verso l’ospedale dove vengo ricoverata per “iniziato travaglio” alle ore 13.00. Avendo il tampone vaginale positivo, dopo aver fatto un primo tracciato mi viene iniettata una flebo con antibiotico, per fortuna è di turno l’ostetrica da cui avevo scelto di farmi seguire. Mi rassicura la sua presenza anche perché mio marito per la tensione si è fatto venire un gran mal di testa. Lo convinco a mangiare qualcosa e per fortuna si riprende…io intanto continuo ad avere dolori ogni quarto d’ora. Intorno alle 15.00 mi fanno un altro tracciato e dalle facce delle ostetriche mi sembra di capire che c’è qualcosa che non va ma non mi dicono un gran che… mi fanno anche un cardiogramma (perché?) finalmente arriva Carolina (la mia ostetrica) e mi spiega che io e la bimba siamo tachicardiche quindi, per velocizzare un po’ il travaglio, mi rompe le acque…(sono le 16.00 circa). A questo punto i dolori diventano più forti e anche più frequenti ma ancora sopportabili. Dopo la visita sono dilatata di quattro centimetri, l’ostetrica ci accompagna in sala parto, ma ho ancora la lucidità per chiamare mia madre e mia suocera per avvertirle di quanto sta accadendo. Ore 17.00 mi viene attaccata la flebo con l’ossitocina…è la fine. I dolori diventano praticamente continui, ricordo una gran sensazione di freddo che riuscivo a sopportare solo stando abbracciata a mio marito che non riusciva neanche ad uscire per una sigaretta. Ore 18.15 avverto una forte sensazione di spingere, chiamo Carolina che controlla la dilatazione e mi dice: “ Dai che tra un’oretta voglio andare a casa”. Purtroppo dopo le prime spinte non riesco più a collaborare, spingo di “gola” e non di “diaframma”, mi fanno provare tutte le posizioni, in ginocchio, accovacciata, ma niente da fare, vengo rimessa sul lettino da parto. Dopo ancora qualche tentativo, miseramente fallito di spingere, Carolina si prepara per l’episiotomia, mi dico sarà quasi finita ma non capisco più molto. Viene chiamata un’altra ostetrica che aiuta premendo con forza sul mio addome. Sono veramente stremata, mi incitano tutti, compreso mio marito. Ho dolori ovunque, soprattutto alle coste dove l’ostetrica preme con una forza incredibile, non ce la faccio più…ma ecco che arriva la fatidica ultima spinta, sento mio marito dirmi in tono esaltato :”vedo i capelli, vedo i capelli, spingi dai che è fatta!!!” ed è proprio così esce la testa e mi sento subito meglio, ancora un paio di spinte e Marta nasce alle 19.17. E’ una bellissima “ranocchietta” di 4.230 Kg per 53cm di lunghezza. Come per incanto tutto il dolore provato svanisce sono spossata ma felice anzi strafelice “dentro”. Devo sopportare ancora i punti di sutura e la visita del ginecologo, ma poco mi importa, voglio solo tenere tra le braccia la mia bambina che per il momento è coccolata da un orgogliosissimo quanto emozionato papà. Finalmente tutto a posto mi dicono di alzarmi ma purtroppo avverto un brutta sensazione, sto per svenire, vengo prontamente fatta sdraiare su di una barella e dopo qualche minuto abbraccio finalmente la bambina e Carolina mi invita ad attaccarla al seno. E’ una sensazione meravigliosa!!! Mi scuso tanto con Carolina per non aver collaborato e mi sento rimproverare:”hai fatto del tuo meglio” mi dice, “non ci aspettavamo una bimba così grossa, sei stata fin troppo brava”. Finalmente dopo un paio d’ore mi riportano in camera, mio marito è con me, mi esorta a mangiare qualcosina e poi aspetta che mi accomodino del tutto; gli dico di andare a casa a riposare, mi bacia, mi abbraccia forte e se ne va. Cerco di dormire un po’ ma non è facile, tutto è così diverso, verso mezzanotte arrivano le ostetriche per un controllo, mi accompagnano in bagno ma sfortunatamente svengo di nuovo, quindi mi invitano a non alzarmi dal letto se non accompagnata. Alle cinque del mattino mi portano la bimba, finalmente ci conosciamo con calma, me la scruto tutta per benino: ha mani e piedi lunghissimi, capelli neri neri e grandi occhioni che mi guardano, fa anche un sacco di smorfiette con la bocca, in una parola è bellissima!


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Messaggio da MatifraSo » sab nov 08, 2008 3:20 pm

Conosco anch'io quella sensazione di non farcela più a spingere, di aver perso tutte le forze. E mi sono rivista nellle ostetriche e marito che ti incitavano.

Dopo tanta fatica un premio meritatissimo.
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