Una scelta difficile
Una scelta difficile
Ragazze, aiutatemi voi che io mi sento davvero confusa e non riesco a fare questa scelta sentendomi proprio dilaniata dai dubbi.
Come molte di voi ricorderanno, da dicembre a giugno scorsi Eva ha avuto una serie di problemi ai bronchi a partire dalla broncopolmonite per finire a laringospasmi e broncospasmi. Dopo la varicella, a fine giugno, abbiamo finalmente avuto tregua fino a settembre. Ricominciato l'asilo, 3 giorni ed era già raffreddata. Con il TERRORE di rivivere ciò che le è capitato pochi mesi prima, l'abbiamo subito tenuta a casa. Dopo due settimane, guarita perfettamente, è rientrata a scuola. Dopo 3 giorni di nuovo raffreddata, di nuovo a casa. In pratica da quando ha iniziato la scuola ha fatto 6 giorni in tutto. Le scorse settimane le abbiamo fatto fare, su suggerimento della pediatra, i vaccini pneumococco e meningococco e verso metà novembre farà l'antinfluenzale. In più le stiamo facendo fare un ciclo di bronchovaxom e sta facendo la terapia preventiva per l'iperreattività bronchiale che ci ha dato sempre la pediatra. Insomma, con tutti sti vaccini e ste terapie preventive, dovremmo stare un po' più tranquilli. Ma in realtà non è così. Abbiamo paura a farla tornare a scuola, paura che tempo pochi giorni e ricominciamo. Paura di ripassare un inverno orrendo come quello scorso. Paura di vederla stare male e non poter fare nulla. Paura di risentire quel suono orrendo della tosse abbaiante ancora nelle nostre orecchie. Stiamo davvero prendendo tempo e intanto la piccola sta a casa. Lei, dopo l'entusiasmo del rientro a settembre, ora pare non aver tanta voglia di andare. A casa chiaramente non si diverte come si divertirebbe a scuola, ma a che prezzo mandarcela? Forse son troppo vigliacca, in fondo son tanti i bimbi che stanno male eppure continuano ad andare (e molti vanno anche MENTRE sono malati e questo sinceramente mi fa un po' incazzare anche se capisco che non è facile trovare chi ti guarda tuo figlio se non hai nessuno e devi andare a lavorare)
Mi aiutate ad essere obiettiva e a fare la scelta migliore per mia figlia e per la nostra serenità familiare? Cosa si perde se non la mando a scuola quest'anno?
Come molte di voi ricorderanno, da dicembre a giugno scorsi Eva ha avuto una serie di problemi ai bronchi a partire dalla broncopolmonite per finire a laringospasmi e broncospasmi. Dopo la varicella, a fine giugno, abbiamo finalmente avuto tregua fino a settembre. Ricominciato l'asilo, 3 giorni ed era già raffreddata. Con il TERRORE di rivivere ciò che le è capitato pochi mesi prima, l'abbiamo subito tenuta a casa. Dopo due settimane, guarita perfettamente, è rientrata a scuola. Dopo 3 giorni di nuovo raffreddata, di nuovo a casa. In pratica da quando ha iniziato la scuola ha fatto 6 giorni in tutto. Le scorse settimane le abbiamo fatto fare, su suggerimento della pediatra, i vaccini pneumococco e meningococco e verso metà novembre farà l'antinfluenzale. In più le stiamo facendo fare un ciclo di bronchovaxom e sta facendo la terapia preventiva per l'iperreattività bronchiale che ci ha dato sempre la pediatra. Insomma, con tutti sti vaccini e ste terapie preventive, dovremmo stare un po' più tranquilli. Ma in realtà non è così. Abbiamo paura a farla tornare a scuola, paura che tempo pochi giorni e ricominciamo. Paura di ripassare un inverno orrendo come quello scorso. Paura di vederla stare male e non poter fare nulla. Paura di risentire quel suono orrendo della tosse abbaiante ancora nelle nostre orecchie. Stiamo davvero prendendo tempo e intanto la piccola sta a casa. Lei, dopo l'entusiasmo del rientro a settembre, ora pare non aver tanta voglia di andare. A casa chiaramente non si diverte come si divertirebbe a scuola, ma a che prezzo mandarcela? Forse son troppo vigliacca, in fondo son tanti i bimbi che stanno male eppure continuano ad andare (e molti vanno anche MENTRE sono malati e questo sinceramente mi fa un po' incazzare anche se capisco che non è facile trovare chi ti guarda tuo figlio se non hai nessuno e devi andare a lavorare)
Mi aiutate ad essere obiettiva e a fare la scelta migliore per mia figlia e per la nostra serenità familiare? Cosa si perde se non la mando a scuola quest'anno?
Bibi, ti capisco come non mai.
Mi metto nei tuoi panni pensando a Federico. Anzi, l'anno prossimo ci sarò proprio, in quei panni.
La mia attuale baby sitter mi ha già offerto disponibilità qualora, per le sue condizioni di salute, fossi orientata a NON mandarlo all'asilo.
Eppure... all'età di Eva, all'età che avrà Federico fra un po', io credo che il gioco valga la candela. E alla baby sitter ho detto di no (salvo tenermela buona per CERTISSIME assenze per motivi di salute che Fede, cagionevole com'è, farà).
Anche un asilo discontinuo, anche con la legittima preoccupazione di mamma e papà, io ci proverei...
E' un'epserienza troppo importante per rinunciare, salvo ragioni mediche gravissime.
Spero che Luv ti legga, perché lei l'ha vissuto in prima persona.
E se ben ricordo, aveva fatto una "pausa" nella brutta stagione.
Il che, forse, è un buon compromesso.
... solo che Federico, e mi pare anche Eva, non è che nella bella stagione si ammali meno, argh!
Mi metto nei tuoi panni pensando a Federico. Anzi, l'anno prossimo ci sarò proprio, in quei panni.
La mia attuale baby sitter mi ha già offerto disponibilità qualora, per le sue condizioni di salute, fossi orientata a NON mandarlo all'asilo.
Eppure... all'età di Eva, all'età che avrà Federico fra un po', io credo che il gioco valga la candela. E alla baby sitter ho detto di no (salvo tenermela buona per CERTISSIME assenze per motivi di salute che Fede, cagionevole com'è, farà).
Anche un asilo discontinuo, anche con la legittima preoccupazione di mamma e papà, io ci proverei...
E' un'epserienza troppo importante per rinunciare, salvo ragioni mediche gravissime.
Spero che Luv ti legga, perché lei l'ha vissuto in prima persona.
E se ben ricordo, aveva fatto una "pausa" nella brutta stagione.
Il che, forse, è un buon compromesso.
... solo che Federico, e mi pare anche Eva, non è che nella bella stagione si ammali meno, argh!
Ti capisco anch'io, anche se come quantità di malattie quelle di Irene non son state esagerate, come qualità mi hanno scioccata un po' negli ultimi anni, e dire che fino ad aprile 2007 aveva fatto solo dei raffreddoretti praticamente.
Però non so, talvolta si sente dire che a uno o due anni hanno bisogno di socializzare e io ho le mie perplessità, ma a 4-5 son sicura invece che ne abbiano bisogno.
Poi c'è da dire che Irene non vede l'ora di andare a scuola, senza motivi seri e fondati, magari il parere del pediatra, non me la sentirei di tenerla a casa.
Fosse il primo anno, forse si, ma a percorso iniziato no.
Con un po' di paura, sperando che vada meglio...
Però non so, talvolta si sente dire che a uno o due anni hanno bisogno di socializzare e io ho le mie perplessità, ma a 4-5 son sicura invece che ne abbiano bisogno.
Poi c'è da dire che Irene non vede l'ora di andare a scuola, senza motivi seri e fondati, magari il parere del pediatra, non me la sentirei di tenerla a casa.
Fosse il primo anno, forse si, ma a percorso iniziato no.
Con un po' di paura, sperando che vada meglio...
Bibi come ti capisco.
Siamo alla seconda otite nel giro di dieci giorni, ha finito l'antibiotico sabato scorso, e oggi ci risiamo.
Però stringo i denti e tengo duro, ovviamente senza mettere a serio repentaglio la salute dei bimbi, trovo che la discontinuità (e l'assenza, avrà fatto sì e no due mesi di scuola) abbia fatto per noi più danni della grandine, nella socializzazione, nello sviluppo del linguaggio, in mille campi.
Certo però che Eva non è come Gabri, che ogni giorno di scuola torna a casa cresciuto, ed arricchito, Eva già sa parlare e socializzare bene..
Però fasciarsi la testa prima di essersela rotta no.
Mandala, fai un altro paio di tentativi, fai il calendario con le pallette (due pallette verdi = a scuola, buona salute. Una palletta gialla e una verde= a scuola, cova qualcosa. Una palletta rossa= a casa, malato. Una palletta rossa e una verde = a casa, buona salute, convalescenza. Il succo è di allungare o accorciare la convalescenza osservando la frequenza delle ricadute, e avendo un quadro obbiettivo della cosa. Ah, certo, anche di farsi un tot di seghe mentali :ola: )
Buon secondo rientro a scuola, Eva.
Siamo alla seconda otite nel giro di dieci giorni, ha finito l'antibiotico sabato scorso, e oggi ci risiamo.
Però stringo i denti e tengo duro, ovviamente senza mettere a serio repentaglio la salute dei bimbi, trovo che la discontinuità (e l'assenza, avrà fatto sì e no due mesi di scuola) abbia fatto per noi più danni della grandine, nella socializzazione, nello sviluppo del linguaggio, in mille campi.
Certo però che Eva non è come Gabri, che ogni giorno di scuola torna a casa cresciuto, ed arricchito, Eva già sa parlare e socializzare bene..
Però fasciarsi la testa prima di essersela rotta no.
Mandala, fai un altro paio di tentativi, fai il calendario con le pallette (due pallette verdi = a scuola, buona salute. Una palletta gialla e una verde= a scuola, cova qualcosa. Una palletta rossa= a casa, malato. Una palletta rossa e una verde = a casa, buona salute, convalescenza. Il succo è di allungare o accorciare la convalescenza osservando la frequenza delle ricadute, e avendo un quadro obbiettivo della cosa. Ah, certo, anche di farsi un tot di seghe mentali :ola: )
Buon secondo rientro a scuola, Eva.
anche io bibi la manderei a scuola.
considera che l anno prossimo andara ' comunque,e si ripresenterebbe lo stesso problema.e alle elementari?come farai??
gabry ha lo stesso problema.continui laringospasmi (l ultimo la settimana scorsa) ma a scuola purtroppo ce la mando lo stesso.
incrociati e spera che vada bene,e tu stai tranquilla....
considera che l anno prossimo andara ' comunque,e si ripresenterebbe lo stesso problema.e alle elementari?come farai??
gabry ha lo stesso problema.continui laringospasmi (l ultimo la settimana scorsa) ma a scuola purtroppo ce la mando lo stesso.
incrociati e spera che vada bene,e tu stai tranquilla....
L'ulimo anno prima della riforma gelmini?Bibi ha scritto:Voi siete la voce della mia coscienza Ma secondo voi, cosa si perderebbe di così importante che non possa vivere l'anno prossimo?
no dai scherzo, forse perde il contatto con una dimensione ludica della scuola e l'anno prossimo entrerà in contatto direttamente con il "dovere".
ma forse questo è più un argomento per chiaretta.