Diego e la rabbia

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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Paola
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Messaggio da Paola » lun ago 04, 2008 1:23 pm

lenina ha scritto:è cosa cambierebbe? cioè obiettivamente?

cosa cambia se dico "cavolo" ma intendo altro?

A parte l'effetto sulla gente?

è il bisogno in se di imprecare che andrebbe limitato non la parola in se.

invece io penso esattamente il contrario, il bisogno di imprecare (a meno che uno sia un meditatore buddista atto al pacificsmo) mi pare la più normale delle reazioni (per altro ben prima della violenza), indi non lo reprimerei, certo è che non accetto (come io non ne uso) bestemmie o parolacce; e non accetto nemmeno la spiegazione: ma lo dice anche tizio o caio, perché tizio o caio non vivono a casa mia e non rientrano nelle persone che parteciapno alla nostra educazione.


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tati
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Messaggio da tati » lun ago 04, 2008 1:35 pm

Paolo da qualche giorno, quando siamo al parco a giocare, mentre fa un gioco "difficile",e vede che sforzandosi riesce, esclama pocca vacca che fatica.

io gli ho detto, ma si dice porca vacca?
no...

sembrava l avesse capito.
ieri sera? PORCA che fatica.
mi ha eliminato vacca!!


tornando all argomento, dovresti tentare una soluzione diversa dal "picchiarlo"( non lo definrei picchiare un pizzigotto, ma era per farmi capire) perchè serve a poco.
so che in quel momento è l unica cosa che ci viene da fare, ma ci sono altri metodi che aiutano di più-
tenta di spiegargli, in momenti di calma, che così non è bello.
e quoto ch dice di metterlo in cameretta e pensare, o in qualunque altro luogo, fino a quando non chiede scusa.
manuelina

Messaggio da manuelina » lun ago 04, 2008 1:40 pm

tati ha scritto: e quoto ch dice di metterlo in cameretta e pensare, o in qualunque altro luogo, fino a quando non chiede scusa.
questa soluzione la vedo più praticabile qualora lui faticasse a capire quello che tu vorresti capire.
magari lui adesso nemmeno si rende conto di star sbagliando e l'"isolamento" sarebbe vissuto male
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Messaggio da Paola » lun ago 04, 2008 1:50 pm

manuelina ha scritto:questa soluzione la vedo più praticabile qualora lui faticasse a capire quello che tu vorresti capire.
magari lui adesso nemmeno si rende conto di star sbagliando e l'"isolamento" sarebbe vissuto male
l'isolamento va spiegao, il concetto di "scusa" il bambino lo imapara se anche il genitore sa chiedere scusa (a lui e ad altri famigliari con cui sbaglia).

E' come il concetto di ringraziare, diviene un automatismo se il "grazie" viene usato nei suoi confronti e nei confronti degli altri, se viene imposto non porta a nulla.
manuelina

Messaggio da manuelina » lun ago 04, 2008 1:54 pm

sono d'accordissimo paola, però credo che prima di procedere con un isolamente sia meglio tentare altre strade...poi sarà che io sono per la parola tutta la vita e non lasciare i bambini nel silenzio...
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Messaggio da Paola » lun ago 04, 2008 2:10 pm

manuelina ha scritto:sono d'accordissimo paola, però credo che prima di procedere con un isolamente sia meglio tentare altre strade...poi sarà che io sono per la parola tutta la vita e non lasciare i bambini nel silenzio...
ma certo, hai assolutamente ragione,

però in alcuni momenti credo sia quasi impossibile farli ragionare (dico CREDO e QUASI perché io ho un bimbo molto ragionevole e non ne ho mai avuto bisogno; per altro sono convinta sia una questione caratteriale, io di mio sono più irrascibile di mio figlio, che è un riflessivo come il padre), indi l'allontanamento fisico (che non deve durare più di qualche minuto senza che la madre non vada a proporre l'armistizio e chieda a scadenza se è pronto a ragionare insieme) serva solo a tamponare l'attimo di rabbia estrema per cui un gesto, una parola, possano solo peggiorare la situazione.
spesso serve anche al genitore che si calma e non cede alla voglia di mollare uno sculaccione. ci si allontana fisicamente per poi, con calma provare a ragionarci, e ammettere le proprie colpe o raccontare i propri disagi.
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Messaggio da caterina » lun ago 04, 2008 2:26 pm

Mio nipote, di 8 anni, è di una bontà ASSURDA.
Poi, come tutti i buoni, una volta ogni tot settimane, IMPAZZISCE.
Non fa i capricci, impazzisce proprio.
A niente servono gli abbracci, a niente le coccole, a niente mantenere la calma, a niente le urla.
Lui deve stare 5 minuti solo.
Lo prendono per mano e lo portano in camera, e chiudono la porta.
Lui urla e piange, ma non apre la porta.
Questo da quando aveva 3 anni.
Poi esce, scende le scale, chiede dell'acqua e via che si ricomincia.
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Messaggio da Paola » lun ago 04, 2008 2:30 pm

caterina ha scritto:Mio nipote, di 8 anni, è di una bontà ASSURDA.
Poi, come tutti i buoni, una volta ogni tot settimane, IMPAZZISCE.
Non fa i capricci, impazzisce proprio.
A niente servono gli abbracci, a niente le coccole, a niente mantenere la calma, a niente le urla.
Lui deve stare 5 minuti solo.
Lo prendono per mano e lo portano in camera, e chiudono la porta.
Lui urla e piange, ma non apre la porta.
Questo da quando aveva 3 anni.
Poi esce, scende le scale, chiede dell'acqua e via che si ricomincia.
che vuol dire bontà assurda? cioè cosa ti fa dire che un bimbo è BUONO?
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