l'autostima come fattore di protezione
verissimo il discorso sull'autostima che si costruisce e rafforza nel bambino sin dai primi anni di vita valorizzando ciò che fa e spronandolo a fare anche ciò che ancora non riesce.
La vanagloria, come dice chiaretta, non è un eccesso di autostima, l'autostima è un concetto che presuppone equilibrio e consapevolezza di sé, la vanagloria semmai può essere la reazione del soggetto ad una scarsa autostima nel rapportarsi con gli altri.
Chi pare tanto sicuro di sé da essere arrogante, presuntuoso e prepotente ha alla base una scarsa autostima come colui che è talmente poco sicuro di sé da essere costantemente sottomesso e incerto.
La vanagloria, come dice chiaretta, non è un eccesso di autostima, l'autostima è un concetto che presuppone equilibrio e consapevolezza di sé, la vanagloria semmai può essere la reazione del soggetto ad una scarsa autostima nel rapportarsi con gli altri.
Chi pare tanto sicuro di sé da essere arrogante, presuntuoso e prepotente ha alla base una scarsa autostima come colui che è talmente poco sicuro di sé da essere costantemente sottomesso e incerto.
Bisogna considerare che in ogni caso il genitore offre una guida ad un individuo, il figlio, che ha una propria personalità innata e se è vero che con gli opportuni interventi una tendenza al perfezionismo si può mitigare, è anche vero che esistono persone più portate a sviluppare certe inclinazioni (te lo dice una ex perfezionista ahahah).Cos73 ha scritto:Irene è sempre stata gratifcata ("come sei stata bravam certo che va bene") eppure è perfezionista e se una cosa non le riesce va in crisi. "non va bene" "non mi riesce" "non sono capace"
e io lì che mi chiedo se ho sbagliato io in qualcosa e spendo 1000 parole nello spiegarle che non si riesce in tutto subito, che comunque è brava, che tutti devono provare e allenarsi prima di riuscire...
ma queste sue crisi mi mandano un po' in crisi, e altrettanto se mi sembra troppo sicura di sè (cerco di non smontarla ma temo che possa avere, poi, brutti impatti con la realtà)
Insomma E' DIFFICILE.
Un altro aspetto dell'educazione può essere quello di aiutare il figlio a convivere con le proprie caratteristiche in modo che esse ne promuovano il benessere e non siano di ostacolo..non troppo,..
Mi sento su un terreno oltremodo scivoloso.
Non sono mai riuscita a capire perché la mia autostima abbia qualcosa che non va, con genitori che (almeno nell'infanzia) mi avevano molto amata, e capacità decisamente sopra la media se non altro nel settore scolastico (che non mi hanno portata da nessuna parte ahahah!).
Questo come figlia.
Come madre mi sento carente.
Per la pazienza che perdo (settore amore), per come non riesco a canalizzare le burrascose energie e la creatività di Alex come fa giuli (settore realizzazione di qualcosa di pratico e conseguente capacità).
Insomma... hai scritto un post bellissimo ma mi sento più schifezzina di un disegno malriuscito di Alessia ahahaha!
Non sono mai riuscita a capire perché la mia autostima abbia qualcosa che non va, con genitori che (almeno nell'infanzia) mi avevano molto amata, e capacità decisamente sopra la media se non altro nel settore scolastico (che non mi hanno portata da nessuna parte ahahah!).
Questo come figlia.
Come madre mi sento carente.
Per la pazienza che perdo (settore amore), per come non riesco a canalizzare le burrascose energie e la creatività di Alex come fa giuli (settore realizzazione di qualcosa di pratico e conseguente capacità).
Insomma... hai scritto un post bellissimo ma mi sento più schifezzina di un disegno malriuscito di Alessia ahahaha!
si ho visto il reportage della giornata al nido...una tenerezza infinita, giuli..giuli ha scritto:grazie Michela e un grazie particolare a Chiara per aver capito il casotto del mio discorso, fatto tra un nido e una scuola materna! hahaha oggi è stata tutta una corsa, bellissima, lunga ma faticosa corsa, il tuo giudizio è per me molto importante e non sapevo neanche io se questo mio comportamento alla fine era giusto o no
spero di non sbagliare mai troppo
un abbraccio :bacio:
ps spero di non dare mai giudizi..sono una mamma quanto le altre ed i miei sono pareri come quelli di tutti, giuli..
Su questo ci sono.chiaretta_1974 ha scritto:
Ad esempio, dire "Questa cosa che hai fatto è sciocca" e non dire "Sei uno sciocco".
Sul valorizzare le cose positive pure.
Ma ci sono delle sbavature, che vengono a me per esasperazione, o derivano dai comportamenti educativi di mio marito, più rigidi e "vecchio stampo", impossibili da modificare, al massimo li posso mitigare.
Devo già negoziare le cavolate che fa lui... ogni tanto sono troppo sfibrata per negoziare con i miei figli invece di cedere alla tentazione di essere autoritaria e non autorevole, sigh...
Poi leggo Lavinia e cerco di pensare a com'è alex, ORA. Non al timore che ho di far danni e a come sarà.
E' un bambino solare, estroverso, vivacissimo, socievole.
Ha l'aria di piacersi. Agli altri bimbi quasi sempre piace, cosa che lo rallegra senza portarlo a prevaricare.
E mi consolo un po'
Come non esistono genitori perfetto e figli perfetti, non esiste neppure la perfetta educazione.
Educare è un arte, non una tecnica nè un procedimento ed il cui risultato è sempre ignoto ed imprevedibile.
Anche le teorie educative si modificano continuamente, a volte a grandi scaloni, altre con l'evolversi della società.
Tanto per dirti, rispetto agli anni della prima laurea (94-98) trovo che adesso (studio dal 2006) ci siano già enormi cambiamenti teorici, frutto degli studi più recenti.
Per cui...se non lo sanno neppure loro..non pretendiamo da noi stesse nulla di più dell'amore (magari un po' ragionato) che possiamo dare.
E' già ottimo così.
Poi ben vengano anche queste riflessioni:)
Educare è un arte, non una tecnica nè un procedimento ed il cui risultato è sempre ignoto ed imprevedibile.
Anche le teorie educative si modificano continuamente, a volte a grandi scaloni, altre con l'evolversi della società.
Tanto per dirti, rispetto agli anni della prima laurea (94-98) trovo che adesso (studio dal 2006) ci siano già enormi cambiamenti teorici, frutto degli studi più recenti.
Per cui...se non lo sanno neppure loro..non pretendiamo da noi stesse nulla di più dell'amore (magari un po' ragionato) che possiamo dare.
E' già ottimo così.
Poi ben vengano anche queste riflessioni:)