(L) Erri De Luca
(L) Erri De Luca
mi sto intrippando, consiglio tutto, mi piace e tanto, sara' perche' e' un napoletano che non e' piu' napoletano, sara' perche' e' un uomo che ha la rivoluzione sedata da dentro, pronta ad eruttare, minacciosa, come il vesuvio, sara' perche' c'e' la dicotomia dei numeri, delle unita' e delle coppie, sara' perche' l'ho letto in un periodo della mia vita in cui avevo i pori aperti ma polarizzati, sara' per questo, ma lo consiglio.
vi lascio una parte di una sua poesia a sua madre Emilia.
In te sono stato albume, uovo, pesce,
le ere sconfinate della terra
ho attraversato nella tua placenta,
fuori di te sono contato a giorni.
In te sono passato da cellula a scheletro
un milione di volte mi sono ingrandito,
fuori di te l’accrescimento è stato immensamente meno.
Sono sgusciato dalla tua pienezza
senza lasciarti vuota perché il vuoto
l’ho portato con me.
Sono venuto nudo, mi hai coperto
così ho imparato nudità e pudore
il latte e la sua assenza.
Mi hai messo in bocca tutte le parole
a cucchiaini, tranne una: mamma.
Quella l’inventa il figlio sbattendo le due labbra
quella l’insegna il figlio.
vi lascio una parte di una sua poesia a sua madre Emilia.
In te sono stato albume, uovo, pesce,
le ere sconfinate della terra
ho attraversato nella tua placenta,
fuori di te sono contato a giorni.
In te sono passato da cellula a scheletro
un milione di volte mi sono ingrandito,
fuori di te l’accrescimento è stato immensamente meno.
Sono sgusciato dalla tua pienezza
senza lasciarti vuota perché il vuoto
l’ho portato con me.
Sono venuto nudo, mi hai coperto
così ho imparato nudità e pudore
il latte e la sua assenza.
Mi hai messo in bocca tutte le parole
a cucchiaini, tranne una: mamma.
Quella l’inventa il figlio sbattendo le due labbra
quella l’insegna il figlio.