Verissimo. Da grande, però.loffin ha scritto:Tu invece Barbara mi ricordo che in uno dei primi post lo sognavi già lontano, indipendente e con successo "altrove" da te, o sbaglio?
E invece me lo ritrovo già così da piccino.
io invece mi sento quasi certa che la perderò, perché è un 'esperienza che ho vissuto come figlia col genitore di sesso diverso.Lella ha scritto:Io non voglio apparire presuntuosa ma sono certa che non perderò mai la fisicità e l'intensità del rapporto che ho con i miei figli
Guarda che io ho un'immagine mentale del genere ma non la trovo tragica. Nell'evoluzione che ritengo possibile, anche se non indefettibile, non mi strappo i capelli.SoleeBasta ha scritto:
Insomma, io non la vedo tanto "tragica" e se dovessi essere mamma di maschi non mi vedo nemmeno come una povera vecchia e sola a cui nessuno telefonera' per fare gli auguri di Natale.
Ecco, su questo ti do' ragione e credo che vorrei fosse la compagna di mio figlio ad essere rifugio per lui, confidente,valvola di sfogo, io forse, credo, vorrei essere la mamma, mi basterebbe. Ma non mi sento che vorrei qualcosa di diverso per una figlia femmina. Forse e' prematuro ma forse e' che davvero non riesco a pensare di crescere due figli di sesso diverso in modo diverso ma penso e spero che li crescero' rispettando la loro personalita' ed individualita'.Rie ha scritto:
In particolare, ho riletto molte volte questa frase di Marì
e davvero, tranne il ruolo di mamma chioccia, tutto il resto mi viene estremamente difficile scorgerlo nel futuro con i MIEI figli adulti. Non in generale, ma soggettivamente non lo concepisco.Spero di essere un giorno la persona che lo capisce al volo (come la moglie e in certi casi anche meglio), la sua confidente, la sua valvola di sfogo, il suo cuscino delle botte e perchè no a volte anche mamma chioccia.
Poi, per carità, la vita ti sorprende.
Tra venti o trent'anni accetterò volentieri di essere smentita!
Sole, nel post io parlavo di mio figlio. Non di una proiezioneSoleeBasta ha scritto:Io credo, poi magari fra qualche anno ripasso e confermo, che siamo ancora un po' troppo legati all'immagine del maschio cosi' come e' stato visto e trattato almeno fino alla nostra generazione.