La filosofia del raviolo: per b71
La filosofia del raviolo: per b71
Mi perdonino le altre, ma questo post lo dedico a B71, perche' per me la cucina e' anche un po' una terapia, una filosofia.
cioe' chiaro la cucina quotidiana e' un modo per alimentarsi, pero' quando hai tempo e aggiungi la noce moscata nella besciamella fumante, quando stemperi con cura quel grumo nella crema, quando aggiungi la salvia all'involtino di pollo, insomma io provo un piacere reale e quando vivo la cucina cosi' penso sempre a quel film, chocolat, e penso a Barbara che, come quella donna, ha lo sguardo che incanta, a meta' strada tra le streghe e le fate.
Detto questo veniam alla filosofia del raviolo: avete un marito e due figli piccoli? Meglio! Ci si rinventa e noi ci siamo rinventati nella pasta fatta in casa.
Quando la domenica mattina piove, e' un modo per portarsi il mondo in dentro, sta volta a meta' strada tra una puntata del "cuoco" e una di "art attack".
gli ingredienti per i ravioli sono i soliti.
Io parto da tre uova di base e attorno a queste aggiungo farina e acqua tiepida ad occhio, una unita' di misura per le cuoche fai da te.
Per il ripieno spianci, ricotta e parmigiano. Il sale ad occhio anche questo, dipende dalla ricotta e soprattutto da quanto parmigiano metterete.
Per il condimento quasi nulla. Una noce di burro e due foglie di salvia e
SOPRATTUTTO l'ingrediente fondamentale e' L'ALLEGRIA.
Vi lascio le immagini, che parlano piu' delle istruzioni.
La parte piu' difficile della ricetta e' dire a vostra figlia che l'impasto deve RIPOSARE per mezz'ora. Se ce la fate a far questo, siete delle grandi, siete pronte anche per sperimentare le tagliatelle della zia Erminia (la sorella della nonna Pina).
cioe' chiaro la cucina quotidiana e' un modo per alimentarsi, pero' quando hai tempo e aggiungi la noce moscata nella besciamella fumante, quando stemperi con cura quel grumo nella crema, quando aggiungi la salvia all'involtino di pollo, insomma io provo un piacere reale e quando vivo la cucina cosi' penso sempre a quel film, chocolat, e penso a Barbara che, come quella donna, ha lo sguardo che incanta, a meta' strada tra le streghe e le fate.
Detto questo veniam alla filosofia del raviolo: avete un marito e due figli piccoli? Meglio! Ci si rinventa e noi ci siamo rinventati nella pasta fatta in casa.
Quando la domenica mattina piove, e' un modo per portarsi il mondo in dentro, sta volta a meta' strada tra una puntata del "cuoco" e una di "art attack".
gli ingredienti per i ravioli sono i soliti.
Io parto da tre uova di base e attorno a queste aggiungo farina e acqua tiepida ad occhio, una unita' di misura per le cuoche fai da te.
Per il ripieno spianci, ricotta e parmigiano. Il sale ad occhio anche questo, dipende dalla ricotta e soprattutto da quanto parmigiano metterete.
Per il condimento quasi nulla. Una noce di burro e due foglie di salvia e
SOPRATTUTTO l'ingrediente fondamentale e' L'ALLEGRIA.
Vi lascio le immagini, che parlano piu' delle istruzioni.
La parte piu' difficile della ricetta e' dire a vostra figlia che l'impasto deve RIPOSARE per mezz'ora. Se ce la fate a far questo, siete delle grandi, siete pronte anche per sperimentare le tagliatelle della zia Erminia (la sorella della nonna Pina).
sono buoni perche' fatti con amore, che e' l'ingrediente fondamentale (dopo c'e' la passione - avete presente come l'acqua per il cioccolato?) in cucina.rufy ha scritto:Grazie!
ma no fede le abbiamo fatte TUTTI!
cioe' il gioco e' quello!
ora non e' che vorrei peccare di una presunzione odiosa
pero' GIURO sono troppo buoni.
Potrebbero pure sapere di cipolla muffita, ma sarebbero buoni comunque.
Io domenica ho fatto i saltinbocca con Ruggero.
Ha fatto tanto casino, ma e' stato molto bello come gioco :sticazzi:
noi abbiamo comprato delle pentole vere (ci sono anche all'ikea) proprio per bambini.
Carla fa sempre il suo sformato, il suo panettone, la sua pizza.
Ha proprio i suoi tegami.
Pero' ora insisto (ahhaa aha)ù
sono OGGETTIVAMENTE buoni, cioe' per dire che oltre al diletto
c'e' l'utile.
Cioe' un pranzo speciale per una domenica casalinga.
Carla fa sempre il suo sformato, il suo panettone, la sua pizza.
Ha proprio i suoi tegami.
Pero' ora insisto (ahhaa aha)ù
sono OGGETTIVAMENTE buoni, cioe' per dire che oltre al diletto
c'e' l'utile.
Cioe' un pranzo speciale per una domenica casalinga.