domani tocca a noi (ri-aggiornato: invece sì!)
domani tocca a noi (ri-aggiornato: invece sì!)
Domani mattina
ore 10.30
andiamo a SCUOLA.
Gabriel ( :frusta: a me) non ne sa niente.
Sarà un disastro, oppure un successo.
Siamo, come al solito, completamente impreparati.
Ma coerenti con la linea.
Era il 30 aprile 2001, sono partita da Firenze con la macchina dei miei, il bagagliaio vuoto, pronto a caricare tutte le cose di Alex a Mantova.
E fino al 31 pomeriggio non ho realizzato un cavolo.
Poi mi sono bloccata, impietrita, le lacrime che stavano decidendo se valicare o meno il ciglio.
Sono passati sei anni: è andata bene.
era il 15 di Agosto 2003, a cena, una trentina di amici, l'indomani il matrimonio. Solo al momento di andare a letto, una mia carissima amica che mi massaggia la schiena realizzo.
Ancora una volta, impietrita, impotente, investita da un'onda anomala.
E ancora, il 18 marzo 2004, e ancora, a luglio 2005, davanti a quelle lineette rosa, così volute, così inattese.
Come in tutte le cose importanti della vita, arrivo impreparata, incosciente.
E come sempre, sarà un successo.
(domani sono a casa la mattina, arrivo in ufficio verso le 2. Non aspettatevi foto che sapete che sono allergica, vediamo se ho fatto abbastanza ordine tra le emozioni per scrivere qualcosa...)
Stanotte, però, non dormo.
ore 10.30
andiamo a SCUOLA.
Gabriel ( :frusta: a me) non ne sa niente.
Sarà un disastro, oppure un successo.
Siamo, come al solito, completamente impreparati.
Ma coerenti con la linea.
Era il 30 aprile 2001, sono partita da Firenze con la macchina dei miei, il bagagliaio vuoto, pronto a caricare tutte le cose di Alex a Mantova.
E fino al 31 pomeriggio non ho realizzato un cavolo.
Poi mi sono bloccata, impietrita, le lacrime che stavano decidendo se valicare o meno il ciglio.
Sono passati sei anni: è andata bene.
era il 15 di Agosto 2003, a cena, una trentina di amici, l'indomani il matrimonio. Solo al momento di andare a letto, una mia carissima amica che mi massaggia la schiena realizzo.
Ancora una volta, impietrita, impotente, investita da un'onda anomala.
E ancora, il 18 marzo 2004, e ancora, a luglio 2005, davanti a quelle lineette rosa, così volute, così inattese.
Come in tutte le cose importanti della vita, arrivo impreparata, incosciente.
E come sempre, sarà un successo.
(domani sono a casa la mattina, arrivo in ufficio verso le 2. Non aspettatevi foto che sapete che sono allergica, vediamo se ho fatto abbastanza ordine tra le emozioni per scrivere qualcosa...)
Stanotte, però, non dormo.