Diventare mamma la seconda, la terza volta: le paure

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Patrizia
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Diventare mamma la seconda, la terza volta: le paure

Messaggio da Patrizia » lun lug 09, 2007 10:31 am

Parliamone. Sfogarsi fa bene, condividere anche.

La prima gravidanza è passata in uno stato di beata incoscienza e ignoranza. Era ovvio che tutto andasse bene, pensieri meno che rosei neanche si affacciavano per la mente.

La seconda gravidanza è passata in uno stato di serena consapevolezza che non tutto possa andare bene e che sono fortunata se tutto va bene. Ci sono state leggere difficoltà (il diabete, l'accorciamento del collo un po' troppo precoce e quindi la prescrizione di riposo) e un parto difficoltoso, ma tutto è passato, comunque con un grande ottimismo.

Ora non mi riconosco più. Desidero il terzo figlio, ma HO PAURA. Sono diventata forse fragile? Sono forse troppo consapevole di quello che può accadere?

La paura più grande è che mi succeda qualche cosa, in gravidanza o durante il parto, anche qualche cosa di irreparabile. Cosa farebbe la mia famiglia senza di me? (scrivo con un macigno nel petto, è dura tirare fuori queste cose senza suggestionarsi). Cosa farebbero i miei due adorati bambini senza la mamma, o senza una mamma efficiente, che possa giocare con loro, accudirli, accarezzarli, coccolarli?

Ho paura che questo desiderio di maternità sia un atto davvero troppo egositico, una impresa che farei solo per me, senza pensare ai miei bimbi e a mio marito. Ho paura di essere ingorda, avida, di volere troppo quando ho già tanto, tutto forse. Ed è come se avessi paura di essere punita per questo. (sì, siamo nell'irrazionalità pura)

Questa sono i pensieri più grandi che ho. Poi a margine, ci sono anche paure tipo: avrò amore per tutti? i due che già ci sono, non soffriranno troppo per gelosia? abbiamo energia per un altro figlio? reggerò altri anni di notti insonni e di pannolini? avremo soldi per garantire a tutti una vita serena?

E voi? come siete messe?


Teresa
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Messaggio da Teresa » lun lug 09, 2007 10:53 am

siamo messe male.
La prima gravidanza era la prima gravidanza.
cioe' e' troppo ovvio desiderarlo un primo figlio e l'ho vissuta in ottimismo o, almeno, in paure che ora non ricordo proprio.
O, almeno, ricordo che finivo le mie pagine di diario con la scritta
"cresci sano amore mio, cresci sano"
poi un giorno mi sentii stupida.
Mi dissi che forse quel bambino non sarebbe nato sano (quindi le paure gia' c'erano) e mi sentii di difenderlo da me stessa e di non doverlo caricare con le mie aspettative.
Perche' una mamma ama a prescindere.

E non l'ho scritto piu'.
Gli ho solo detto "arriva che ti aspetto"

Ma era la prima gravidanza, quella del primo figlio.
La seconda e' stata, diversamente, da quello che dici tu, piu' serena.
Cioe' ero allegerita dalla prima esperienza, sapevo che il parto era alla mia portata,
sapevo che potevo farcela, sapevo che era una cosa complicata ma fattibile,
insomma forse con Mena e' andata anche meglio.
Ma perche' era il secondo e nella mia mente non avrei mai avuto un figlio unico.
Almeno due.
Me lo sono sempre detto.
Anzi mi sono detta sempre "tre".

Uno e' necessario (lasciatemi passare questo termine orribile, che dico sperando nessuna mamma in difficolta' ad averne uno legga)
due nella mia ottica, pero' soggettivizzata, era altrettano necessario.
Uno necessario oggettivo, due necessario soggettivo.

ORa al terzo sono lasciata allo sbaraglio del mio libero arbitrio.
Non ho piu' il sostegno della percezione della necessita'
e mi sento confusa
e mi chiedo "perche' lo desidero"
e' a questa domanda che non riesco a rispondere.

Dopo aver sviscerato le nostre paure, Patty, dovremmo confrontarci sul perche' lo desideriamo questo terzo.
Per par condicio.

Io non ho paura di togliere affetto ai primi due.
Perche' noi siamo in tre di figli e non mi e' mancato nulla da un punto di vista affettivo.
Pero' i miei genitori hanno potuto garantire un benessere e un futuro a tutti e tre che io non so se posso garantire ai miei tre figli.
Questo mi spaventa.
Cioe' se qualcuno mi dicesse oggi che il nostro futuro e' fatto di vita lunga e un benessere sostenibile (non dico richezza) dico la possibilita' di farli studiare, di garantire loro una base di appoggio sulla quale edificare il futuro (quello che hanno fatto i miei per noi) io oggi lo farei.
In mancanza di questo, in mancanza della capacita' di cristallizzare un presente,
vado un po' in panico, lo confesso
pur sentendo il senso di incompletezza
pur sentendo, giuro, che la nostra famiglia non e' completa.
Io quel figlio lo sento.
Mena la vedo di mezzo, non la vedo ultima.
La sento sorella minore e maggiore
e' una sensazione che ho avuto dal primo istante che l'ho tenuta fra le braccia.

Aiutiamoci a risolverci...
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Messaggio da Azur » lun lug 09, 2007 10:54 am

ah, Patrizia, che bello leggerti!
che dire? ho gli stessi identici pensieri.....
consapevole che sono irrazionali, eppure non riesco a togliermeli di testa.....

Prima gravidanza nella totale incoscienza, non avevo praticamente amiche con figli, ho letto un solo libriccino (io!!! la biblio-maniaca!) in tutta la gravidanza, avevo altre preoccupazioni reali e concrete e non avevo tempo di farmi paranoie in più....

Seconda gravidanza: già sono iniziate le paure.... Gol l'ho trovato cercando bitest+amniocentesi (alla prima neanche mi aveva sfiorato il pensiero di farla), l'ADSL ha tolto i freni alle mie ricerche in rete, che come sappiamo in questi casi sono sempre controindicate.....

Per la terza.... (gravidanza o adozione non cambia, le paure sono identiche) l'impressione è proprio quella di volere sfidare la sorte.... sono stata così fortunata per ben due volte....
due bimbi, tutti e due sani..... non è chiedere troppo riprovarci?
E se il terzo fosse malato?
L'organizzazione - che mi sento di poter gestire, seppure con difficoltà - diventerebbe impossibile?
E loro? Che responsabilità si ritroverebbero un domani, con un fratello malato?

E poi la paura di morire, o di ritrovarmi in carrozzina o simili, che si è fatta prepotente in queste ultime settimane....
la paura di non poterli accompagnare, non poterli aiutare a crescere....
di non potergli spiegare le cose, non poterci parlare quando saranno adolescenti.....

Come si fa?
a superare queste paure, a conviverci, a razionalizzarle?
Non so se ne sarò capace......
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Messaggio da Rie » lun lug 09, 2007 10:54 am

Mi copio-incollo dall'altro post.... Notando comunque che per un sacco di cose siamo bacate uguali ahahaha!

Per altre direi che il baco è diverso...
Ad esempio, vedi sotto la paura di morire, e poi mi rendo conto di essere molto meno preoccupata di altre noimamme dell'aspetto economico, forse perché non trovo necessari i livelli di prosperità che per altre sono indispensabili.

"Io sarò incosciente ma non ho paura di morire. Cazzarola se le donne italiane vivono circa 80 anni in media, perchè devo essere proprio io ad abbassarla? (anche se qualche sigaretta ogni tanto me la concedo...).
Ho invece il terrore, letteralmente il terrore, di perdere un figlio e sopravvivergli. Anzi, di DOVER sopravvivere per il bene di chi resta.
Sono anche piuttosto sensibile ad un'irrazionale angoscia: quella di una terza gravidanza che sia quasi uno sfidare la sorte benigna con i primi due figli, e mi porti un bimbo malato per triste ricompensa.

Per la trismammitudine in atto, invece, le mie preoccupazioni solo legate soprattutto alla divisione delle attenzioni fra i tre, e alla mancanza di energie sufficienti per reggere la fatica, che se scarseggiano già con due, rendendomi mamma meno sollecita e disponibile, con tre chissà... "
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Messaggio da Cosetta » lun lug 09, 2007 10:56 am

Mah io sono ottimista, cioè le paure ce le ho anche adesso , non perchè ne ho una sola ho meno paure che se ne avessi due anzi.. un po' come Gianni di Teresa penso che in casi che non voglio nemmeno elencare, più sono e meglio è...
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Messaggio da Patrizia » lun lug 09, 2007 10:58 am

Ragazze, è dolce vedere che siamo tutte una accozzaglia di paure però ... però quanti pensieri!

Secondo voi, perchè? Stiamo forse invecchiando? :filufilu:
Azur
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Messaggio da Azur » lun lug 09, 2007 10:59 am

vero, Cos,
ma io sui "numeri" sento proprio come Teresa,
il primo e il secondo così "necessari" da non lasciami scelta,
il terzo......
Ora al terzo sono lasciata allo sbaraglio del mio libero arbitrio.
Non ho piu' il sostegno della percezione della necessita'
e mi sento confusa
e mi chiedo "perche' lo desidero"
e' a questa domanda che non riesco a rispondere.
il terzo così.....
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Messaggio da Paola » lun lug 09, 2007 11:00 am

Io ho la pancia ripiena e milioni di paure.
Io son quella che i figli manco li "cerca" intenzionalmente, cioè smetto la pillola, mi concedo retromarce cinesi, sperando che da soli decidano di nascere, perché mi fa solo paura l'idea di desiderarli e registrare un insuccesso da subito.

La parola morte poi, mia, loro, di Fausto e persino della nonna mi terrorizza le notti, indi, non riesco a fare pensieri sulla possibilità di garantire loro un futuro, di mancare nell'amore, di avere poco tempo da dedicare, o di farcela o meno, presa come sono a censurare la voglia di averli, finché in pancia non ci sono, s'intende.
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