In tutti i sensi!!!
Ci poteva essere un virus in casa mia che il puffo non prendesse?
Pensavo che giovedì fosse l'apice invece sta arrivando ora il brutto.
Febbre, cacca o meglio acqua, a tutte le ore, e NON MANGIA (che impressione vederlo rifiutare il cibo!!!!!!!).
Il pediatra ha trovato leggere tracce di sangue nelle urine, mi ha detto di tenerlo idratato, dargli un tipo di fermenti tostissimo, dell'argilla in bustina, una sorta di beverone dell'humana al posto del latte e riportargli la pipì venerdì.
Sono pressochè STUFA.
Se prima allo stress si univa una buona dose di preoccupazione, ora quest'ultima si ridimensiona, ma resta una grossissima rottura di palle per il fatto di non passare più di 3 settimane di scuola prima di ricascarci.
PEr carità sempre meglio....ma mi sa che sono le mie palle ad aver raggiunto il limite.
Non si dorme di notte e ok....ma dopo che mi fa due settimane sane SO che siamo nell'imminenza, lo so con rassegnazione quasi, conosco ogni minimo accenno, a partire dal modo di addormentarsi, di mangiare, di frignare, di giocare.
E fino ad ora non ho mai sbagliato.
Ed è stressante (nè tremendo, nè insopportabile, solo stressante!) sapere che se ti rifiuta il latte prima di dormire è perchè inevitabilmente gli verrà la febbre.
Cacca!!!
Ti giuro Paola che ormai ci penso sempre meno.
Mi sto accorgendo che ormai passando il tempo il discorso convulsioni si allontana.
Ma ora non si tratta di preoccupazione.
Si tratta di stanchezza.
Dall'inizio dell'anno sono venute le giostre due volte. 10 fogli di biglietti. Non ne ha usato mezzo, sempre ammalato.
Oggi c'erano 20 gradi e lui era in casa.
A scuola fanno attività straordinarie e lui è a casa.
Voglio portarlo in piscina ma lui ha la febbre.
Programmiamo una gita ma dobbiamo rimandare perchè è ammalato.
Ogni volta che prendiamo appuntamento con qualcuno dobbiamo dire "se sta bene".
Sono occasioni perse, voglia di vederlo correre, voglia di fare programmi senza sta scimmia sulla spalla.
E' questo che comincia a pesarmi.
Mi sto accorgendo che ormai passando il tempo il discorso convulsioni si allontana.
Ma ora non si tratta di preoccupazione.
Si tratta di stanchezza.
Dall'inizio dell'anno sono venute le giostre due volte. 10 fogli di biglietti. Non ne ha usato mezzo, sempre ammalato.
Oggi c'erano 20 gradi e lui era in casa.
A scuola fanno attività straordinarie e lui è a casa.
Voglio portarlo in piscina ma lui ha la febbre.
Programmiamo una gita ma dobbiamo rimandare perchè è ammalato.
Ogni volta che prendiamo appuntamento con qualcuno dobbiamo dire "se sta bene".
Sono occasioni perse, voglia di vederlo correre, voglia di fare programmi senza sta scimmia sulla spalla.
E' questo che comincia a pesarmi.