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Dagli esempi allucinanti che citi si può capire che il problema non sono i compiti in sè, ma l'abuso che se ne fa.
E anche la difficoltà che hanno i genitori a esternare nel modo corretto i problemi quando si rapportano con i docenti.
Lo scorso anno noi abbiamo (troppo tardi!) fatto sapere tramite rappresentante di classe che i compiti erano eccessivi, soprattutto se lunghi e dati da un giorno per il successivo. E il carico è diminuito, anche se la maestra pare non aver digerito del tutto la cosa.
Io credo che basterebbe tanto buon senso e poche regole da parte degli insegnanti. Io seguo queste:
- mai compiti da un giorno con l'altro, neppure se ho la stessa materia per due giorni consecutivi
- mai compiti su parti di testo non spiegate e analizzate in classe
- mai compiti che i ragazzi non siano in grado di affrontare da soli
- di grammatica non più di due esercizi (sottolineare/discriminare/trasformare) o non più di cinque frasi (analizzare) con almeno due giorni di tempo per svolgerli
- di antologia si cerca di svolgere tutti gli esercizi in classe, assegnando per casa la riflessione scritta o la scrittura creativa (da' un finale alla storia/ esprimi la tua opinione o esperienza personale)
- mai compiti punitivi per la classe
- il compito "aggiuntivo" per chi non ha seguito perché distratto o altri motivi non validi vale come recupero dell'attività non svolta in classe e non come punizione
Ho calcolato il tempo trascorso sui compiti da mia figlia negli ultimi 7 giorni: 10 minuti per 4 operazioni domenica, più 10 per una pagina di ortografia, più 5 martedì per spiegare una mappa concettuale di geografia, più 10 per colorare dei disegnini di storia e leggere una paginetta sulle fonti già affrontata in classe, più (presumo) 10 minuti oggi per altra pagina di ortografia. Fanno 45 minuti di compiti in 7 giorni. Credo che se così misurati non siano nè controproducenti nè inutili.