Le conquiste delle donne
Re: Le conquiste delle donne
Poi forse non avete idea dell'ignoranza che c'è sul tema della fertilità, per esempio sui giorni fertili del ciclo della donna.
Mi ricorderò sempre una tizia che faceva parte dello studio della mia tesi che aveva avuto un rapporto il 9 giorno del ciclo perché sua sorella le aveva detto che non rischiava una gravidanza, è arrivata incinta di 3 gemelli!! Tonta e anche sfortunata
Un'altro tema interessante che spero venga trattato nelle piazze il 22 settembre dagli esperti di fertilità sarebbe il ruolo dell'ambiente nella fertilità: i pesticidi chimici usati in agricoltura, gli additivi alimentari, il junk food, l'abbigliamento influiscono davvero sulla fertilità?
Se si va oltre le locandine orrende il tema è super interessante.
Magari è anche l'occasione perché si parli di più delle coppie infertili.
Mi ricorderò sempre una tizia che faceva parte dello studio della mia tesi che aveva avuto un rapporto il 9 giorno del ciclo perché sua sorella le aveva detto che non rischiava una gravidanza, è arrivata incinta di 3 gemelli!! Tonta e anche sfortunata
Un'altro tema interessante che spero venga trattato nelle piazze il 22 settembre dagli esperti di fertilità sarebbe il ruolo dell'ambiente nella fertilità: i pesticidi chimici usati in agricoltura, gli additivi alimentari, il junk food, l'abbigliamento influiscono davvero sulla fertilità?
Se si va oltre le locandine orrende il tema è super interessante.
Magari è anche l'occasione perché si parli di più delle coppie infertili.
Re: Le conquiste delle donne
Forse sarebbe stato meglio organizzare degli incontri o fare degli opuscoli per dare informazioni sull'infertilità.
Re: R: RE: Re: Le conquiste delle donne
Quoto tutto.Talita ha scritto:Poi forse non avete idea dell'ignoranza che c'è sul tema della fertilità, per esempio sui giorni fertili del ciclo della donna.
Mi ricorderò sempre una tizia che faceva parte dello studio della mia tesi che aveva avuto un rapporto il 9 giorno del ciclo perché sua sorella le aveva detto che non rischiava una gravidanza, è arrivata incinta di 3 gemelli!! Tonta e anche sfortunata
Un'altro tema interessante che spero venga trattato nelle piazze il 22 settembre dagli esperti di fertilità sarebbe il ruolo dell'ambiente nella fertilità: i pesticidi chimici usati in agricoltura, gli additivi alimentari, il junk food, l'abbigliamento influiscono davvero sulla fertilità?
Se si va oltre le locandine orrende il tema è super interessante.
Magari è anche l'occasione perché si parli di più delle coppie infertili.
Tema interessante ed utile, ma propaganda fatta male.
Re: Le conquiste delle donne
Il tuo punto di vista, Talita, è medico; e così sarebbe dovuta essere questa campagna informativa.
Invece è stata una campagna incentrata più sull'aspetto sociale e questo è stato un errore.
Perché le persone sono giustamente suscettibili quando si tocca la loro sfera intima.
Sarebbe stato sicuramente più utile e meno criticato un approccio medico, che sicuramente ci sarà, ma è stato messo in secondo piano da tutto questo polverone.
Invece è stata una campagna incentrata più sull'aspetto sociale e questo è stato un errore.
Perché le persone sono giustamente suscettibili quando si tocca la loro sfera intima.
Sarebbe stato sicuramente più utile e meno criticato un approccio medico, che sicuramente ci sarà, ma è stato messo in secondo piano da tutto questo polverone.
Re: RE: Re: Le conquiste delle donne
Sì, é proprio così purtroppo.Babina ha scritto:Il tuo punto di vista, Talita, è medico; e così sarebbe dovuta essere questa campagna informativa.
Invece è stata una campagna incentrata più sull'aspetto sociale e questo è stato un errore.
Perché le persone sono giustamente suscettibili quando si tocca la loro sfera intima.
Sarebbe stato sicuramente più utile e meno criticato un approccio medico, che sicuramente ci sarà, ma è stato messo in secondo piano da tutto questo polverone.
Per questo dicevo che hanno sbagliato il modo di veicolare il messaggio ed é passato un messaggio che é quasi una presa per i fondelli.
Re: Le conquiste delle donne
Ho letto alcuni estratti del documento che è alla base di questa campagna.
Agghiacciante.
La responsabilità della denatalità in Italia è attribuita al fatto che le donne, scortate fuori casa verso lo studio è il mondo del lavoro, preferiscono investire sulla propria realizzazione personale piuttosto che sul ruolo di madre. Per questo rimandano la formazione di una famiglia che comprenda anche figli.
Alcune semplici osservazioni.
- i figli non li fanno solo le donne. È la coppia a decidere di provare a mettere al mondo dei bambini. Oppure si pensa che una donna che desidera figli vada alla ricerca di uno qualsiasi che sia disposto ad accoppiarsi con lei, delegandole in toto il ruolo genitoriale? Pensavo che questa visione fosse superata da tempo.
- Le donne che studiano hanno il diritto di realizzarsi anche nella sfera lavorativa. Se pensano tardi a dei figli è perché si fatica molto a trovare una stabilità economica. Molto spesso, inoltre, uno stipendio solo non è sufficiente a coprire le spese (negli anni settanta c'era l'affitto a equo canone, e noi spendevamo per 100mq a Milano circa 1/10 dello stipendio di mio padre. Ora per la stessa casa ci vorrebbe 1/3 di quello stipendio, tanto per dirne una)
- Se davvero è l'accresciuto livello culturale delle donne a renderle delle primipare attempate, come si spiega il fatto che in Paesi come la Germania, i Paesi Bassi, la Francia si vedano tantissime donne ancora giovani con due o tre figli? Saranno tutte prive di cultura? No, io credo che la differenza stia nelle politiche di aiuto alla famiglia e nella maggior facilità a trovare un impiego duraturo e decentemente retribuito.
Fra l'altro, la politica di questo governo in materia di lavoro, pensioni, scuola, assistenza va esattamente nel verso opposto.
I nonni, grazie ai quali molte coppie riescono a barcamenarsi fra figli e lavoro, dovranno lavorare sempre più a lungo, quindi addio cura gratuita dei nipoti.
Di rinnovi dei contratti, adeguamenti salariali, detassazione non si vede l'ombra.
Asili nido pubblici... Una rarità, e comunque un salasso. Così come le scuole dell'infanzia, sempre più spesso private. Per non parlare del problema estate, che comporta spese fra 50 e 100€ a settimana (a bambino!) fra centri estivi e oratori.
Sempre più basita.
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Agghiacciante.
La responsabilità della denatalità in Italia è attribuita al fatto che le donne, scortate fuori casa verso lo studio è il mondo del lavoro, preferiscono investire sulla propria realizzazione personale piuttosto che sul ruolo di madre. Per questo rimandano la formazione di una famiglia che comprenda anche figli.
Alcune semplici osservazioni.
- i figli non li fanno solo le donne. È la coppia a decidere di provare a mettere al mondo dei bambini. Oppure si pensa che una donna che desidera figli vada alla ricerca di uno qualsiasi che sia disposto ad accoppiarsi con lei, delegandole in toto il ruolo genitoriale? Pensavo che questa visione fosse superata da tempo.
- Le donne che studiano hanno il diritto di realizzarsi anche nella sfera lavorativa. Se pensano tardi a dei figli è perché si fatica molto a trovare una stabilità economica. Molto spesso, inoltre, uno stipendio solo non è sufficiente a coprire le spese (negli anni settanta c'era l'affitto a equo canone, e noi spendevamo per 100mq a Milano circa 1/10 dello stipendio di mio padre. Ora per la stessa casa ci vorrebbe 1/3 di quello stipendio, tanto per dirne una)
- Se davvero è l'accresciuto livello culturale delle donne a renderle delle primipare attempate, come si spiega il fatto che in Paesi come la Germania, i Paesi Bassi, la Francia si vedano tantissime donne ancora giovani con due o tre figli? Saranno tutte prive di cultura? No, io credo che la differenza stia nelle politiche di aiuto alla famiglia e nella maggior facilità a trovare un impiego duraturo e decentemente retribuito.
Fra l'altro, la politica di questo governo in materia di lavoro, pensioni, scuola, assistenza va esattamente nel verso opposto.
I nonni, grazie ai quali molte coppie riescono a barcamenarsi fra figli e lavoro, dovranno lavorare sempre più a lungo, quindi addio cura gratuita dei nipoti.
Di rinnovi dei contratti, adeguamenti salariali, detassazione non si vede l'ombra.
Asili nido pubblici... Una rarità, e comunque un salasso. Così come le scuole dell'infanzia, sempre più spesso private. Per non parlare del problema estate, che comporta spese fra 50 e 100€ a settimana (a bambino!) fra centri estivi e oratori.
Sempre più basita.
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Re: Le conquiste delle donne
non posso che quotarti Trilli....è proprio così!!!Trilli ha scritto:Ho letto alcuni estratti del documento che è alla base di questa campagna.
Agghiacciante.
La responsabilità della denatalità in Italia è attribuita al fatto che le donne, scortate fuori casa verso lo studio è il mondo del lavoro, preferiscono investire sulla propria realizzazione personale piuttosto che sul ruolo di madre. Per questo rimandano la formazione di una famiglia che comprenda anche figli.
Alcune semplici osservazioni.
- i figli non li fanno solo le donne. È la coppia a decidere di provare a mettere al mondo dei bambini. Oppure si pensa che una donna che desidera figli vada alla ricerca di uno qualsiasi che sia disposto ad accoppiarsi con lei, delegandole in toto il ruolo genitoriale? Pensavo che questa visione fosse superata da tempo.
- Le donne che studiano hanno il diritto di realizzarsi anche nella sfera lavorativa. Se pensano tardi a dei figli è perché si fatica molto a trovare una stabilità economica. Molto spesso, inoltre, uno stipendio solo non è sufficiente a coprire le spese (negli anni settanta c'era l'affitto a equo canone, e noi spendevamo per 100mq a Milano circa 1/10 dello stipendio di mio padre. Ora per la stessa casa ci vorrebbe 1/3 di quello stipendio, tanto per dirne una)
- Se davvero è l'accresciuto livello culturale delle donne a renderle delle primipare attempate, come si spiega il fatto che in Paesi come la Germania, i Paesi Bassi, la Francia si vedano tantissime donne ancora giovani con due o tre figli? Saranno tutte prive di cultura? No, io credo che la differenza stia nelle politiche di aiuto alla famiglia e nella maggior facilità a trovare un impiego duraturo e decentemente retribuito.
Fra l'altro, la politica di questo governo in materia di lavoro, pensioni, scuola, assistenza va esattamente nel verso opposto.
I nonni, grazie ai quali molte coppie riescono a barcamenarsi fra figli e lavoro, dovranno lavorare sempre più a lungo, quindi addio cura gratuita dei nipoti.
Di rinnovi dei contratti, adeguamenti salariali, detassazione non si vede l'ombra.
Asili nido pubblici... Una rarità, e comunque un salasso. Così come le scuole dell'infanzia, sempre più spesso private. Per non parlare del problema estate, che comporta spese fra 50 e 100€ a settimana (a bambino!) fra centri estivi e oratori.
Sempre più basita.
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Re: Le conquiste delle donne
Alcuni dati che confermano quanto scrivo (e smentiscono quanto scrive il Ministero della Salute)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09 ... e/3012405/
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09 ... e/3012405/
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