Tra tante app manca quella vitale!

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Trilli
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Re: Tra tante app manca quella vitale!

Messaggio da Trilli » ven lug 29, 2016 11:41 am

Io amo il mio lavoro, e per ora posso ancora contare su qualche pomeriggio libero, più luglio e agosto.
Se non avessi un marito che, avendo lavorato già 40 anni, si merita di poter andare in pensione, un pensierino a mollare tutto lo farei comunque. In ogni caso, prenderò in considerazione il part time.

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Scilla
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Re: Tra tante app manca quella vitale!

Messaggio da Scilla » ven lug 29, 2016 11:59 am

il lavoro per molti però è anche soddisfazione e realizzazione personale
il problema ritengo siano i ritmi estenuanti a cui siamo sottoposte, specie noi donne
io lavoro sei ore al giorno, torno a casa al volo per prendere il piccolo all'asilo, prendo il grande, a casa a fargli fare i compiti se ce ne sono e intanto intrattenere l'altro, un po' di parco o uscite se non ci sono impegni scolastici
torna a casa, doccia tutti e tre, cucina, sistema, metti su una lavatrice, la casa in disordine e da pulire, la spesa da fare, i conti da quadrare ecc
dopo cena rassetta e metti a letto il piccolo
ora di sera sono stanca morta, tempo reale dedicato alla sottoscritta: zero ore, zero minuti e zero secondi
Weinà
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Re: Tra tante app manca quella vitale!

Messaggio da Weinà » ven lug 29, 2016 12:08 pm

lory76 ha scritto:
Trilli ha scritto:
lory76 ha scritto:
Quoto Lucia.
Tutto quello che è nato per aiutarci ci ha dato del tempo libero che non abbiamo investito in riposo e vita serena.

Ben vengano app e simili, ma dovremmo innanzitutto fermarci, sederci e capire dove stiamo andando.
Sì, infatti è per questo motivo che ho rinunciato a incarichi aggiuntivi a scuola. Il tempo libero mi dà una serenità che quei pochi soldi in più non possono certo compensare!

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Credo sedersi a riflettere potrebbe darci una maggiore lucidità su cosa veramente ci renda felici.
Senza entrare nel merito del maschilismo e delle scelte di ogni singola famiglia ecc., pensavo a quanto è reale necessità che in una famiglia si lavori in due.
Quanto veramente è necessario e quanto è frutto di ambizioni ed "egoismi" personali.
Ovviamente ci serve un tetto sopra la testa, ma quanto veramente ci serve così grande?
Per andare al lavoro tutti e due servono due automobili, e poi la baby sitter e il nido.

Io sono sempre stata una stakanovista e un'amante del lavoro, ma spesso mi ritrovo a riflettere sulle scelte fatte e mi chiedo se il posto migliore dove stare non poteva essere la casa. ( questa settimana per mia figlia se ne sono andati: euro 45 per il centro estivo, quota settimanale, euro 75 per gli scarponcini perché con il centro estivo vanno in montagna, euro 10 per gli ingredienti per la giornata di cucina al centro estivo... fate voi i conti)
È una riflessione che faccio spesso anch'io. Io, per il momento, ho scelto di stare a casa. Intanto perché abbiamo il privilegio di potercelo permettere e poi perché ho deciso di crescere mia figlia in un determinato modo e lavorare fuori casa non mi permetterebbe di farlo. Quando si è trattato di decidere tra una possibile carriera universitaria per me o partire per il lavoro di mio marito e costruire una famiglia io non ci ho pensato due volte. Una volta qui avrei potuto lavorare ma invece ho deciso di studiare prima e poi di occuparmi di mia figlia. In caso contrario dovrei usare i soldi guadagnati al lavoro per pagare qualcuno che lo faccia al posto mio e per me non ha senso. Per me si lavora per vivere, non si vive per lavorare. E se si può vivere senza lavorare, evviva! Ovviamente quando si è in condizione di poter scegliere. E ovviamente parlo per me.
Tornando in tema, ciò che è successo a questa mamma è appunto una tragedia che poteva succedere a chiunque di noi, casalinghe o lavoratrici, perché il cervello fa brutti scherzi. Certo, la vita frenetica che tante donne sono costrette a vivere a causa della mancanza di sostegno non aiuta.


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Babina
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Re: RE: Re: R: Tra tante app manca quella vitale!

Messaggio da Babina » ven lug 29, 2016 1:36 pm

lory76 ha scritto:
Trilli ha scritto:
lory76 ha scritto:
Quoto Lucia.
Tutto quello che è nato per aiutarci ci ha dato del tempo libero che non abbiamo investito in riposo e vita serena.

Ben vengano app e simili, ma dovremmo innanzitutto fermarci, sederci e capire dove stiamo andando.
Sì, infatti è per questo motivo che ho rinunciato a incarichi aggiuntivi a scuola. Il tempo libero mi dà una serenità che quei pochi soldi in più non possono certo compensare!

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Credo sedersi a riflettere potrebbe darci una maggiore lucidità su cosa veramente ci renda felici.
Senza entrare nel merito del maschilismo e delle scelte di ogni singola famiglia ecc., pensavo a quanto è reale necessità che in una famiglia si lavori in due.
Quanto veramente è necessario e quanto è frutto di ambizioni ed "egoismi" personali.
Ovviamente ci serve un tetto sopra la testa, ma quanto veramente ci serve così grande?
Per andare al lavoro tutti e due servono due automobili, e poi la baby sitter e il nido.

Io sono sempre stata una stakanovista e un'amante del lavoro, ma spesso mi ritrovo a riflettere sulle scelte fatte e mi chiedo se il posto migliore dove stare non poteva essere la casa. ( questa settimana per mia figlia se ne sono andati: euro 45 per il centro estivo, quota settimanale, euro 75 per gli scarponcini perché con il centro estivo vanno in montagna, euro 10 per gli ingredienti per la giornata di cucina al centro estivo... fate voi i conti)
Non puoi nemmeno immaginare quanto sono d'accordo con te Lory;
sarà che mi ritrovo anch'io nella situazione di mamma lavoratrice a 6/7 ore al giorno le riflessioni che hai posto tu me le sto facendo spessissimo, soprattutto d'estate quando i miei figli devono tenere un ritmo serrato, nonostante siano in vacanza, perchè io devo seguire determinati orari.
Mi piacerebbe tanto passare le giornate con un ritmo rilassato, passare più tempo insieme ed avere il tempo da investire per piccole cose semplici.
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Re: RE: Re: R: Tra tante app manca quella vitale!

Messaggio da kri » ven lug 29, 2016 6:36 pm

lory76 ha scritto:
Trilli ha scritto:
lory76 ha scritto:
Quoto Lucia.
Tutto quello che è nato per aiutarci ci ha dato del tempo libero che non abbiamo investito in riposo e vita serena.

Ben vengano app e simili, ma dovremmo innanzitutto fermarci, sederci e capire dove stiamo andando.
Sì, infatti è per questo motivo che ho rinunciato a incarichi aggiuntivi a scuola. Il tempo libero mi dà una serenità che quei pochi soldi in più non possono certo compensare!

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Credo sedersi a riflettere potrebbe darci una maggiore lucidità su cosa veramente ci renda felici.
Senza entrare nel merito del maschilismo e delle scelte di ogni singola famiglia ecc., pensavo a quanto è reale necessità che in una famiglia si lavori in due.
Quanto veramente è necessario e quanto è frutto di ambizioni ed "egoismi" personali.
Ovviamente ci serve un tetto sopra la testa, ma quanto veramente ci serve così grande?
Per andare al lavoro tutti e due servono due automobili, e poi la baby sitter e il nido.

Io sono sempre stata una stakanovista e un'amante del lavoro, ma spesso mi ritrovo a riflettere sulle scelte fatte e mi chiedo se il posto migliore dove stare non poteva essere la casa. ( questa settimana per mia figlia se ne sono andati: euro 45 per il centro estivo, quota settimanale, euro 75 per gli scarponcini perché con il centro estivo vanno in montagna, euro 10 per gli ingredienti per la giornata di cucina al centro estivo... fate voi i conti)
Hai ragione. Bisognerebbe sempre riflettere su come desideriamo vivere, a prescindere da stereotipi e consuetudini. Intanto essere consapevoli di cosa ci farebbe più felici, poi, forse (magari!) la possibilità di scegliere.
Io non sarei mai rientrata dalla maternità e avrei voluto rimanere a casa. Allo stesso tempo, però, perdere il mio lavoro era perdere una parte importante di me. Sono complicata, lo so! Per fortuna sono riuscita a trovare un part-time che mi fa stare fuori casa non più di otto ore (io che ero impegnata almeno undici ore al giorno tra ufficio e spostamenti).

Al di là di queste considerazioni, qualsiasi dispositivo che possa salvare un bimbo ed evitare o strazio delle loro famiglie sarebbe da diffondere di corsa.
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