Fanne ció che vuoi
Mi lusinghi
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Re: GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Ecco qui Paola: http://www.noimamme.it/il-magazine-dell ... donne.html
E' interessantissimo anche ciò che hai scritto in seguito, poi magari vediamo come aggiungerlo, magari come commento.
Grazie, è da brividi la tua testimonianza...
E' interessantissimo anche ciò che hai scritto in seguito, poi magari vediamo come aggiungerlo, magari come commento.
Grazie, è da brividi la tua testimonianza...
Re: GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Se leggere e non sentirsi sola e se questo servisse anche solo ad una donna per scappare non sarebbe stato tutto inutile...
Re: GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Bello
Grazie
Mi ha emozionato a leggerlo "da fuori"
Grazie
Mi ha emozionato a leggerlo "da fuori"
Re: GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Grazie a te per aver voluto condividere con noi quello che la brutta esperienza ti ha insegnato, le tue parole sono preziosePol&son wrote:Bello
Grazie
Mi ha emozionato a leggerlo "da fuori"

Re: GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
In questi anni è senza dubbio aumentata la sensibilità su questo tema, sono state fatte leggi, campagne social, programmi TV, raccolte fondi, associazioni, case famiglia, il codice rosa al pronto soccorso....
ma è cambiato qualcosa?
Sarà difficile quantificare il fenomeno perché ancora molte non denunciano, ma mi chiedo se questo spiegamento di forze sia servito. Forse si è infranto un tabù (prima non se ne parlava per nulla) ed è già qualcosa.
ma è cambiato qualcosa?
Sarà difficile quantificare il fenomeno perché ancora molte non denunciano, ma mi chiedo se questo spiegamento di forze sia servito. Forse si è infranto un tabù (prima non se ne parlava per nulla) ed è già qualcosa.
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Parlarne è fondamentale
Non sentirsi aliene è importante
Per questo ne parlo e ne parleró volentieri
Non c'è VERGOGNA nel vivere un inferno
La legge (e la mentalità dei giudici) troppo morbida ancora per cambiare davvero davvero le cosa
Non sentirsi aliene è importante
Per questo ne parlo e ne parleró volentieri
Non c'è VERGOGNA nel vivere un inferno
La legge (e la mentalità dei giudici) troppo morbida ancora per cambiare davvero davvero le cosa
Re: GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
La cosa che manca nella legislazione è la tutela dei minori
per la legge un uomo violento contro la madre non è detto che non sia un buon padre
quindi non si attivano di ufficio nessuna limitazione, controllo, verifica sulla sua genitorialità
invece bisognerebbe, perchè di fatto chi pesta una madre fa violenza passiva al figlio, che non è inferiore
la donna madre quindi si trova anche a dover gestire gli incontri con il padre e affidare un bimbo anche piccolo ad un uomo arrabbiato con lei (lo ha denunciato) perchè non puoi venir meno al diritto di un figlio di vedere il padre
poi succedono casi estremi come il bimbo nel Tevere (a Roma gli ho portato un fiore, non sapete che dolore sento per questa storia) o quello che ha ucciso il figlio durante gli incontri protetti
questi uomini non possono piu fare male alla donna che si è ribellata, non lo amano piu, quindi non possono piu ferirla
e come la feriscono? sulla cosa più grande che ha... il figlio...
la donna maltrattata può chiedere tramite giudice dei minori gli incontri protetti se non se la sente di gestire le visite.. ma con nessuna tutela. e un altro processo. affiancato a quello penale
dove verrà demolita anche lei come madre, visto che lei va lì per demolire un padre e chiedere gli incontri protetti o la sospensione degli stessi
le guerre non sono mai positive tra genitori
anche perchè alcuni uomini maltrattanti sono colti, potenti e con soldi... e le donne molto meno...
bisognerebbe che la legge attuasse una terapia riabilitativa degli uomini maltrattanti obbligatoria a tutela dei figli
perchè anche se non fanno male loro fisicamente, fanno male alla loro testa, cuore, psiche, rovinano il futuro
ecco un articolo tra tanti
http://www.cadom.it/la-violenza-domestica/
(estrapolo)
GLI EFFETTI DELLA VIOLENZA DOMESTICA SUI FIGLI. Assistere a episodi di violenza del padre contro la madre è per un/a bambino/a un’esperienza traumatica, da cui viene segnato/a profondamente. Può essere ferito/a nel tentativo di proteggere la madre o può essere vittima diretta della violenza. Ma anche quando non viene coinvolto/a direttamente, vive nell’incertezza, nella tensione, nella paura; non capisce che cosa stia accadendo, si sente impotente e spesso pensa di essere la causa della violenza. Anche se non è detto che diventerà un/a adulto/a che esercita o subisce violenza, è dai genitori che impara come muoversi nel mondo, come comportarsi con gli altri: a volte si identifica col padre maltrattante, perché percepito più forte e tende a disprezzare la madre; a volte si assume responsabilità da adulto/a, cercando di proteggere la madre o i fratelli dalle aggressioni. Ciascuno/a reagisce in modo diverso, a seconda della frequenza e dell’intensità degli attacchi, della sua età e del suo sesso, ma l’aver assistito, magari nella stessa stanza, alla violenza del padre contro la madre, avrà gravi, indelebili conseguenze sul suo sviluppo emotivo e cognitivo. Alcuni esprimono rabbia e aggressività: è così che hanno imparato a reagire ai conflitti. Altri si chiudono in se stessi, si isolano e diventano eccessivamente passivi: è così che hanno imparato a evitare le esplosioni di violenza. Hanno problemi di sonno, disturbi dell’alimentazione, difficoltà a scuola. Per gli adolescenti, poi, la conquista dell’autonomia e la capacità di controllare le proprie emozioni diventano estremamente difficili in un contesto di violenza familiare: i ragazzi e le ragazze possono cercare di fuggire dalla situazione e dai problemi con l’uso di alcol e droghe o con matrimoni e gravidanze precoci, o rifiutare la scuola, o comportarsi in modo aggressivo fino alla delinquenza; possono soffrire di ansia e depressione ed arrivare a pensare al suicidio. La violenza domestica, insomma, priva i figli di un ambiente sicuro in cui giocare, crescere e vivere serenamente la propria infanzia e la propria adolescenza. É importante: Ascoltare il bambino o la bambina e credere a ciò che dice: forse è la prima volta che parla di questo terribile segreto. Rassicurarlo/a: quello che succede in casa non è colpa sua. Aiutare e sostenere la madre: questo è spesso un modo efficace per proteggere anche i figli.
per la legge un uomo violento contro la madre non è detto che non sia un buon padre
quindi non si attivano di ufficio nessuna limitazione, controllo, verifica sulla sua genitorialità
invece bisognerebbe, perchè di fatto chi pesta una madre fa violenza passiva al figlio, che non è inferiore
la donna madre quindi si trova anche a dover gestire gli incontri con il padre e affidare un bimbo anche piccolo ad un uomo arrabbiato con lei (lo ha denunciato) perchè non puoi venir meno al diritto di un figlio di vedere il padre
poi succedono casi estremi come il bimbo nel Tevere (a Roma gli ho portato un fiore, non sapete che dolore sento per questa storia) o quello che ha ucciso il figlio durante gli incontri protetti
questi uomini non possono piu fare male alla donna che si è ribellata, non lo amano piu, quindi non possono piu ferirla
e come la feriscono? sulla cosa più grande che ha... il figlio...
la donna maltrattata può chiedere tramite giudice dei minori gli incontri protetti se non se la sente di gestire le visite.. ma con nessuna tutela. e un altro processo. affiancato a quello penale
dove verrà demolita anche lei come madre, visto che lei va lì per demolire un padre e chiedere gli incontri protetti o la sospensione degli stessi
le guerre non sono mai positive tra genitori
anche perchè alcuni uomini maltrattanti sono colti, potenti e con soldi... e le donne molto meno...
bisognerebbe che la legge attuasse una terapia riabilitativa degli uomini maltrattanti obbligatoria a tutela dei figli
perchè anche se non fanno male loro fisicamente, fanno male alla loro testa, cuore, psiche, rovinano il futuro
ecco un articolo tra tanti
http://www.cadom.it/la-violenza-domestica/
(estrapolo)
GLI EFFETTI DELLA VIOLENZA DOMESTICA SUI FIGLI. Assistere a episodi di violenza del padre contro la madre è per un/a bambino/a un’esperienza traumatica, da cui viene segnato/a profondamente. Può essere ferito/a nel tentativo di proteggere la madre o può essere vittima diretta della violenza. Ma anche quando non viene coinvolto/a direttamente, vive nell’incertezza, nella tensione, nella paura; non capisce che cosa stia accadendo, si sente impotente e spesso pensa di essere la causa della violenza. Anche se non è detto che diventerà un/a adulto/a che esercita o subisce violenza, è dai genitori che impara come muoversi nel mondo, come comportarsi con gli altri: a volte si identifica col padre maltrattante, perché percepito più forte e tende a disprezzare la madre; a volte si assume responsabilità da adulto/a, cercando di proteggere la madre o i fratelli dalle aggressioni. Ciascuno/a reagisce in modo diverso, a seconda della frequenza e dell’intensità degli attacchi, della sua età e del suo sesso, ma l’aver assistito, magari nella stessa stanza, alla violenza del padre contro la madre, avrà gravi, indelebili conseguenze sul suo sviluppo emotivo e cognitivo. Alcuni esprimono rabbia e aggressività: è così che hanno imparato a reagire ai conflitti. Altri si chiudono in se stessi, si isolano e diventano eccessivamente passivi: è così che hanno imparato a evitare le esplosioni di violenza. Hanno problemi di sonno, disturbi dell’alimentazione, difficoltà a scuola. Per gli adolescenti, poi, la conquista dell’autonomia e la capacità di controllare le proprie emozioni diventano estremamente difficili in un contesto di violenza familiare: i ragazzi e le ragazze possono cercare di fuggire dalla situazione e dai problemi con l’uso di alcol e droghe o con matrimoni e gravidanze precoci, o rifiutare la scuola, o comportarsi in modo aggressivo fino alla delinquenza; possono soffrire di ansia e depressione ed arrivare a pensare al suicidio. La violenza domestica, insomma, priva i figli di un ambiente sicuro in cui giocare, crescere e vivere serenamente la propria infanzia e la propria adolescenza. É importante: Ascoltare il bambino o la bambina e credere a ciò che dice: forse è la prima volta che parla di questo terribile segreto. Rassicurarlo/a: quello che succede in casa non è colpa sua. Aiutare e sostenere la madre: questo è spesso un modo efficace per proteggere anche i figli.