la gratificazione alimentare a scuola
Re: la gratificazione alimentare a scuola
La penso esattamente come telory76 ha scritto:Il discorso alimentare lo state già affrontando.
Io pongo anche un altro dubbio: ma perché sottovalutiamo i nostri bambini così tanto?
Perché pensiamo non siano capaci di attenzione e/o impegno, se non in cambio di qualcosa?
E che tipo di attenzione e/o impegno possono avere se solo in cambio di una gratificazione?
Sembra il trovare la strada più comoda, ma che a lungo è un percorso senza risultati.
Ho parlato con le altre mamme che mi hanno preso per pazza
Nel gruppo c'era anche la rappresentante che ha fatto presente alle maestre i miei dubbi e la risposta è stata la seguente ( cito testuali parole ) : le caramelle in questo momento sono fondamentali e necessarie; lasciamo che i bambini si godano questo momento finché sono possibili e poi verranno sostituiti con i timbrini e poi con i voti"
Io davvero non ho parole
Re: la gratificazione alimentare a scuola
Non sono fondamentali e necessarie. Ma fanno piacere. Come ho detto, alternate ad altre cose, proprio per non focalizzare l'attenzione solo sulla caramella.
Proprio come il premio produzione al lavoro a fine anno. Come quando cuciniamo qualcosa e i bimbi dicono "che buono!". È fondamentale? No. È necessario? No.
Fa piacere.
Proprio come il premio produzione al lavoro a fine anno. Come quando cuciniamo qualcosa e i bimbi dicono "che buono!". È fondamentale? No. È necessario? No.
Fa piacere.
Re: la gratificazione alimentare a scuola
ma infatti io non capisco perchè demonizzarleMatifraSo ha scritto:Non sono fondamentali e necessarie. Ma fanno piacere. Come ho detto, alternate ad altre cose, proprio per non focalizzare l'attenzione solo sulla caramella.
Proprio come il premio produzione al lavoro a fine anno. Come quando cuciniamo qualcosa e i bimbi dicono "che buono!". È fondamentale? No. È necessario? No.
Fa piacere.
tra l'altro funziona così sempre dopo, nello sport, nella vita lavorativa, anzi secondo me è proprio educativa, l'impegno paga sempre, poi che siano gratifiche a parole o materiali poco cambia.
E mi viene anche da pensare che porre il veto sul cibo si dà proprio al cibo più importanza di quello che ha e non viceversa.
Il cibo è gratificante come altre cose nella vita.
Re: la gratificazione alimentare a scuola
Lella ha scritto:ma infatti io non capisco perchè demonizzarleMatifraSo ha scritto:Non sono fondamentali e necessarie. Ma fanno piacere. Come ho detto, alternate ad altre cose, proprio per non focalizzare l'attenzione solo sulla caramella.
Proprio come il premio produzione al lavoro a fine anno. Come quando cuciniamo qualcosa e i bimbi dicono "che buono!". È fondamentale? No. È necessario? No.
Fa piacere.
tra l'altro funziona così sempre dopo, nello sport, nella vita lavorativa, anzi secondo me è proprio educativa, l'impegno paga sempre, poi che siano gratifiche a parole o materiali poco cambia.
E mi viene anche da pensare che porre il veto sul cibo si dà proprio al cibo più importanza di quello che ha e non viceversa.
Il cibo è gratificante come altre cose nella vita.
Ci devo pensare...
Così di primo acchito mi verrebbe da dire che le cose andrebbero fatte per passione, per soddisfazione personale, il che esula un riconoscimento esterno alla persona stessa.
Ma forse è un utopia

Re: la gratificazione alimentare a scuola
Torna indietro nel tempo.lory76 ha scritto:Lella ha scritto:ma infatti io non capisco perchè demonizzarleMatifraSo ha scritto:Non sono fondamentali e necessarie. Ma fanno piacere. Come ho detto, alternate ad altre cose, proprio per non focalizzare l'attenzione solo sulla caramella.
Proprio come il premio produzione al lavoro a fine anno. Come quando cuciniamo qualcosa e i bimbi dicono "che buono!". È fondamentale? No. È necessario? No.
Fa piacere.
tra l'altro funziona così sempre dopo, nello sport, nella vita lavorativa, anzi secondo me è proprio educativa, l'impegno paga sempre, poi che siano gratifiche a parole o materiali poco cambia.
E mi viene anche da pensare che porre il veto sul cibo si dà proprio al cibo più importanza di quello che ha e non viceversa.
Il cibo è gratificante come altre cose nella vita.
Ci devo pensare...
Così di primo acchito mi verrebbe da dire che le cose andrebbero fatte per passione, per soddisfazione personale, il che esula un riconoscimento esterno alla persona stessa.
Ma forse è un utopia
Ai tempi (lontaaaaaaani, hahahahahaa) di quando andavi a scuola.
Arrivi a casa con un bell'8 in matematica (a me mai successo).
Eri più contenta se i tuoi dicevano "hai fatto solo il tuo dovere" oppure se dicevano "brava, sono contenta che tu ci sia riuscita"?
Possiamo ripetere fino alla nausea che le cose le dobbiamo fare per noi, che si studia per il piacere personale, che si lavora per una crescita e una realizzazione di sé stessi e bla bla bla. Ciò non toglie che l'apprezzamento della comunità fa piacere.
Re: la gratificazione alimentare a scuola
se se ti voglio vedere se fai una bella torta con impegno e passione e nessuno in famiglia ti gratificalory76 ha scritto:Lella ha scritto:ma infatti io non capisco perchè demonizzarleMatifraSo ha scritto:Non sono fondamentali e necessarie. Ma fanno piacere. Come ho detto, alternate ad altre cose, proprio per non focalizzare l'attenzione solo sulla caramella.
Proprio come il premio produzione al lavoro a fine anno. Come quando cuciniamo qualcosa e i bimbi dicono "che buono!". È fondamentale? No. È necessario? No.
Fa piacere.
tra l'altro funziona così sempre dopo, nello sport, nella vita lavorativa, anzi secondo me è proprio educativa, l'impegno paga sempre, poi che siano gratifiche a parole o materiali poco cambia.
E mi viene anche da pensare che porre il veto sul cibo si dà proprio al cibo più importanza di quello che ha e non viceversa.
Il cibo è gratificante come altre cose nella vita.
Ci devo pensare...
Così di primo acchito mi verrebbe da dire che le cose andrebbero fatte per passione, per soddisfazione personale, il che esula un riconoscimento esterno alla persona stessa.
Ma forse è un utopia

Re: la gratificazione alimentare a scuola
Io gliela tiro in testa, la torta!!