Daniele, diario. Forse è in arrivo!!!!

[Bonnie]

(Post lungo, ne avevo davvero bisogno).

Una volta si usava fare un diario dell'attesa. Non ho voluto farlo prima, perchè non osavo sperare in questo sogno, capitato un pò così all'improvviso quadomenotelaspetti, una mattina di aprile.
Marzo è stato un mese durissimo, ho scoperto tutta una serie di problemi per cui questa gravidanza tanto voluta non era ancora arrivata. L'ultimo dei medici che mi ha visitata, dopo un'emorragia fortissima successiva all'ovulazione, mi ha detto: signora, le conviene seguire il percorso per la fecondazione assistita, visto che ha già appuntamento. Cercavo di mantenere i nervi saldi e sono arrivata a quell'appuntamento ottimista, come se dovessero procurarmi una gravidanza immediata.
Lo scenario di coppie sedute, con occhi alienati e mani tremolanti, quadri di embrioni a qualsiasi minuto di vita, corridoi bianchi e azzurri e stanze tutte uguali mi ha spiazzata. L'appuntamento è stato surreale. Non ero li per capire come risolvere il problema, ero li per farmi dare una lista di esami più o meno invasivi, da fare in tempi precisi, e poi fare la prima IUI che secondo l'infermiera era "più o meno come un rapporto in diretta".
Sono uscita da li con la sensazione di vomito, la testa pesante, le vertigini. Mio marito cercava di nascondermi le lacrime. Non poteva succedere davvero a noi.
Sei sere dopo ero a cena con le amiche. Pizza e birra, anzi facciamo due birre. Ho sorriso troppo, tornata a casa mi faceva male tutta la faccia, perchè i sorrisi tirati fanno male. E mi girava la testa.
Ho passato quei sei giorni talmente male che mi ero anche dimenticata che, in realtà, avevo un ritardo di 2 giorni.
Con l'inerzia di chi sa che sta facendo una cosa inutile, e pronta ad arrendermi ancora una volta alla realtà, ho preso un test di ovulazione dal mobiletto del bagno.
Positivo. Ho chiamato la mia amica più fidata. "Ma un test di ovulazione positivo quando dovrebbe venire il ciclo cosa vuol dire?" Dopo dieci minuti era a casa mia con un test di gravidanza vero.
"Grazie, lo faccio domani". Chiudo la porta, salgo in bagno e mi dico: lo faccio adesso, così posso finalmente piangere.
E invece.

Sei stato una linea talmente sottile che ho avuto paura che sparissi all'istante.
Sei stato un desiderio così grande, così potente che mi hai tolto tutti i punti di riferimento.
Ho visto tuo babbo piangere di felicità mentre mi diceva che dovevamo tenerlo per noi, che dovevo sapere che dopo tutte quelle emorragie poteva andare male.
Una sera l'abbiamo detto ad Alessandro, era ancora troppo presto, ma si era già accorto che qualcosa era cambiato.
"Ale, nella pancia della mamma c'è un piccolo seme, adesso dobbiamo stare attenti e trattarlo bene, e se crescerà diventerà un bimbo vero, un fratellino o una sorellina, e questo per un pò sarà un segreto solo nostro."

Non credo che dimenticherò mai i suoi occhi brillanti, il suo ridere di gioia e saltare intorno al divano. I suoi sorrisi nei giorni dopo, quando incontravamo qualcuno e "mamma, ho mantenuto il segreto ma mi sentivo tanto felice che mi veniva da ridere".

Ho passato i primi mesi tra la paura e il malessere. Giornate in cui non sono riuscita ad alzarmi dal letto, in cui avrei voluto solo avere la forza di fare un sorriso a Ale.
E' stata una strada lunga e dissestata ma guardaci oggi: non vediamo l'ora che sia sera per metterci insieme nel lettone, mani sulla pancia, chi sente il primo calcio ha vinto il premio del preferito della giornata.
Chissà come saranno i tuoi occhi, le tue mani. Chissà se piangerai come piangeva tuo fratello. Chissà se avrò abbastanza pazienza per tutti e due, e se vi amerò allo stesso modo o se sarà diverso.

Chissà se si può essere davvero più felici di come ci hai reso tu, arrivando a sorpresa, come e quando lo volevi.

[Claudia]

Bella che sei Cla!
E sì, avrai la pazienza necessaria per tutti e due.
Be', abbastanza
E li amerai dell'identico e al tempo stesso diverso amore.
E tra qualche anno saranno in due ad allearsi contro di te :eheh:

[Tropical]

Che belle cose hai scritto...

[bea]

Commozione.
Bella, sei.

[Weinà]

Sono senza parole.
Mi sono emozionata. Che bello, Claudia.

[babyrizzo]

arrivata a leggere qui: "sei stato una linea talmente sottile che ho avuto paura che sparissi all'istante." sono scoppiata a piangere IN UFFICIO !!!

che bel racconto ... mi hai emozionato!

[LaMarisa]

Lo sai che non si dovrebbero far piangere le colleghe pancine?
Snif snif

[annaviola]

Bello...
Mi son commossa anche io