A che età a scuola materna

[zizzia]

Qua gli anticipatari sono pochi anche alle paritarie di solito nati non oltre febbraio e quasi sempre fanno 4 anni di materna

Nati non oltre febbraio perché deciso dalle scuola?
Su quanti anni fare alla materna un grande potere decisionale ce l'hanno le maestre, sono infatti loro che consigliano cosa fare ai genitori.
In ogni caso nella tua zona l'anticipo non ottiene un grande successo, non perché manchino scuole in grado di accoglierli ma perché i genitori non iscrivono i figli in anticipo

[lenina]

No perché non c'è l'abitudine le paritarie li prenderebbero eccome con la crisi che c'è in giro.

[Smilla]

Mi spiego meglio... al sud i bambini anticipatari fin dalla materna sono tanti come percentuale rispetto al nord.
Ma queste percentuali basse del nord, oltre che dalle decisioni dei singoli genitori, non saranno dovute anche all'esiguo numero di scuole nel territorio che accettano gli anticipatari?
Se al nord tutte tutte le scuole materne statali accettassero gli anticipatari la percentuale rimarrebbe bassa?
Io penso di no.

A Ravenna non c'è posto, è per questo che non ci sono anticipatari, gli unici anticipatari sono quelli che riescono ad andare alle paritarie cattoliche

Quindi dalle tue parti se ci fosse la possibilità tanti genitori manderebbero i figli a scuola come anticipatari

Si perché i nidi costano un occhio e la gente ne ha bisogno

[zizzia]

Ho trovato questo, molto interessante, individuano i motivi per la disparità tra nord e sud per quanto riguarda gli anticipi.
Oltre una cultura dell'anticipo presente nel sud, la differenza la fa anche la mancanza di posti disponibili per gli anticipatari nel nord
http://www.minori.it/sites/default/files/9_govi.pdf

[Patty73]

No perché non c'è l'abitudine le paritarie li prenderebbero eccome con la crisi che c'è in giro.

Eppure nella paritaria cattolica dove va Sofia non li prendono così piccoli. E paghiamo 113 euro al mese.

[Patty73]

Qua gli anticipatari sono pochi anche alle paritarie di solito nati non oltre febbraio e quasi sempre fanno 4 anni di materna

Nati non oltre febbraio perché deciso dalle scuola?
Su quanti anni fare alla materna un grande potere decisionale ce l'hanno le maestre, sono infatti loro che consigliano cosa fare ai genitori.
In ogni caso nella tua zona l'anticipo non ottiene un grande successo, non perché manchino scuole in grado di accoglierli ma perché i genitori non iscrivono i figli in anticipo

Può essere che al Nord entrambi i genitori lavorano e quindi i piccoli vanno prestissimo al nido e di conseguenza poi ci sono poche richieste di anticipatari? Al sud quasi nessuno porta i bimbi al nido, è scontato che stiano con i nonni. Quindi ci sono pochi asili e tutte le materne hanno la sezione primavera per gli anticipatari. Altrimenti non mi spiego perché a Lecce lo prenderebbero e a Verona no.

[lenina]

Ho trovato questo, molto interessante, individuano i motivi per la disparità tra nord e sud per quanto riguarda gli anticipi.
Oltre una cultura dell'anticipo presente nel sud, la differenza la fa anche la mancanza di posti disponibili per gli anticipatari nel nord
http://www.minori.it/sites/default/files/9_govi.pdf

Ma questo discorso vale per la materna. Si potrebbero fare solo due anni di materna a quel punto.

Alle elementari sono obbligati a prenderli

[zizzia]

Ho trovato questo, molto interessante, individuano i motivi per la disparità tra nord e sud per quanto riguarda gli anticipi.
Oltre una cultura dell'anticipo presente nel sud, la differenza la fa anche la mancanza di posti disponibili per gli anticipatari nel nord
http://www.minori.it/sites/default/files/9_govi.pdf

Ma questo discorso vale per la materna. Si potrebbero fare solo due anni di materna a quel punto.

Alle elementari sono obbligati a prenderli

Avevo capito che in questo post si parlasse di materna :mhh:

In ogni caso il percorso scolastico in scuola pubblica della stragrande maggioranza dei bambini italiani inizia proprio con la materna (anche se non é scuola dell'obbligo) é chiaro che ci dev'essere una certa continuità tra l'infanzia e la primaria, continuità che gli istituti comprensivi cercheranno di attuare anche con il fattore età.