Come faccio?
Come faccio?
Come faccio a confrontarmi con un mondo che vede i bisogni di contatto miei e delle mie figlie come vizi? Come faccio a far capire a parenti e conoscenti che non mi pesa dormire con le mie bambine, seppure questo significhi dormire in 4 stretti stretti? Come faccio a dire che loro in quelle lenzuola fredde dei loro lettini non ci vogliono stare? Come faccio a far capire che NON VOGLİO SMETTERE Dİ ALLATTARE la mia piccola anche se è svezzata e io sono rientrata in ufficio? Come faccio a spiegare a mia madre che potrà continuare a mettere infiniti giochi sul seggiolone di mia figlia ma lei continuerà a piangere non per noia ma semplicemente perchè il gioco piu bello x lei è stare tra le braccia coccolata da un viso sorridente che magari le canticchia una canzone? Come faccio ogni giorno a far finta che abbiano ragione anche se sono convinta del contrario? Voi come fate?
Re: Come faccio?
Io dico sempre di si' e faccio come mi pare
Re: Come faccio?
Con genitori e suoceri (grazie anche a mio marito) ho parlato sempre chiaro. Io sono la mamma e faccio come dico io.
Gli altri, che pensino quello che vogliono.
Gli altri, che pensino quello che vogliono.
Re: Come faccio?
Tu potrai SPRECARE mille parole, ma se il tuo interlocutore è "sordo",non sarà mai in grado di comprendere quello che gli dici.
Ringrazio sempre per i "preziosi consigli" che mi danno, come mi volto poi faccio di testa mia.
Ringrazio sempre per i "preziosi consigli" che mi danno, come mi volto poi faccio di testa mia.
Re: R: Come faccio?
İn genere anche io. E sono una persona molto calma e rilassata. Ma qualche volta la gente si impegna proprio tanto a farti perdere la pazienza...Vero79 ha scritto:Io dico sempre di si' e faccio come mi pare
Re: R: Come faccio?
A me incolpano SEMPRE di tenere troppo in braccio le bambine, Dİ VİZİARLE PERCHE DORMONO CON ME, di esserci sempre...per gli altri sono vizi. Assecondarle in tutto. Per il mondo dovrei farle piangere...io non ci riesco. Mi fa strano come questa società si stia ammalando e sia poco propensa all'affetto. İl bene si dimostra con un giocattolo e non con la rassicurazione che serve nel momento di disagio. La trovo una cosa molto triste. Soprattutto il fatto che la maggior parte delle persone con cui mi confronto trovino assurde le mie parole.kri ha scritto:Con genitori e suoceri (grazie anche a mio marito) ho parlato sempre chiaro. Io sono la mamma e faccio come dico io.
Gli altri, che pensino quello che vogliono.
Re: R: Come faccio?
Lo dico sempre, non esiste peggior sordo di chi non vuol sentire... La mente chiusa è il male della società.Seem83 ha scritto:Tu potrai SPRECARE mille parole, ma se il tuo interlocutore è "sordo",non sarà mai in grado di comprendere quello che gli dici.
Ringrazio sempre per i "preziosi consigli" che mi danno, come mi volto poi faccio di testa mia.
Re: Come faccio?
Io cerco di dipendere il meno possibile.
Non lavoro, per scelta sto a casa e mi dedico a casa e bambini da quando sono nati.
Li lascio raramente, ancor più raramente ora che la prima figlia ha 12 anni( esempio stupido mercoledì ho ritiro pagelle, so che più o meno starò via venti minuti massimo mezzora, ecco se non piove verranno a scuola e giocheranno al parco senza adulti, se piove staranno a casa a guardare un cartone tanto siamo a 400 metri noi).
E' stato facile dipendere poco soprattutto dopo Paolo, perché è stato un susseguirsi di bambini neonati da accudire ( mia sorella, mio fratello, io, mia sorella, mio fratello, ri mio fratello) quindi da bambini da accudire per esigenze ce ne erano tanti. Vuoi che mia sorella non dormiva la notte quindi si aiutava lei, mia cognata lavorava quindi c'erano da gestire i suoi, io non mi sentivo troppo in colpa a lasciarli poco ai nonni e loro crescevano con le mie idee.
Non per questo non commentano eh, ma guardo e passo, anzi faccio spallucce.
Intanto sto crescendo tre figli, e per ora direi anche bene.
Poi, beh, si vedrà.
Non lavoro, per scelta sto a casa e mi dedico a casa e bambini da quando sono nati.
Li lascio raramente, ancor più raramente ora che la prima figlia ha 12 anni( esempio stupido mercoledì ho ritiro pagelle, so che più o meno starò via venti minuti massimo mezzora, ecco se non piove verranno a scuola e giocheranno al parco senza adulti, se piove staranno a casa a guardare un cartone tanto siamo a 400 metri noi).
E' stato facile dipendere poco soprattutto dopo Paolo, perché è stato un susseguirsi di bambini neonati da accudire ( mia sorella, mio fratello, io, mia sorella, mio fratello, ri mio fratello) quindi da bambini da accudire per esigenze ce ne erano tanti. Vuoi che mia sorella non dormiva la notte quindi si aiutava lei, mia cognata lavorava quindi c'erano da gestire i suoi, io non mi sentivo troppo in colpa a lasciarli poco ai nonni e loro crescevano con le mie idee.
Non per questo non commentano eh, ma guardo e passo, anzi faccio spallucce.
Intanto sto crescendo tre figli, e per ora direi anche bene.
Poi, beh, si vedrà.