"Una vita bipolare" di Marya Hornbacher
"Una vita bipolare" di Marya Hornbacher
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SINOSSI
Quando Marya Hornbacher pubblicò il suo primo libro, "Sprecata: Autobiografia di un'anoressica bulimica che è tornata alla vita", non conosceva ancora la causa profonda della sua infelicità. Poi, a ventiquattro anni, le fu diagnosticata una forma grave di disturbo bipolare, una malattia seria e invalidante. Chi soffre di questa condizione affronta fasi di profonda depressione alternate a fasi maniacali caratterizzate da un eccesso di euforia. Marya Hornbacher ha sperimentato sulla sua pelle cosa vuol dire esserne vittima e, con lo stile che la caratterizza, ci porta con sé sulle montagne russe della sua vita, raccontandoci la sua struggente esperienza. Attraverso immagini di straordinaria potenza viscerale ed emotiva ci conduce dentro i suoi disperati tentativi di contenere oscillazioni d'umore che la fanno sbandare violentemente - digiuno autoimposto, abuso di farmaci e droghe, sesso per intontirsi - sullo sfondo di un'esclusiva scuola d'arte nel Midwest, della San Francisco chic nel suo periodo più brillante e, soprattutto, di innumerevoli reparti psichiatrici. Il fulcro di questo diario coraggioso è la battaglia che la Hornbacher combatte per trovare una via d'uscita da una pazzia che la distrugge, e per riuscire, nonostante tutto, a vivere una vita e un matrimonio difficili, ma talora bellissimi. Un memoir intenso sulle difficoltà e le potenzialità di una vita segnata dalla malattia mentale. Viscerale e coinvolgente.
COMMENTO
Ho trovato questo libro per caso, mentre stavo cercando "Sprecata", della stessa autrice.
Non c'è bisogno di dirvi che è un libro durissimo, se avete letto la sinossi l'avrete già capito.
Ho trovato interessante il legame, a cui non avevo mai pensato, tra disturbo alimentare e disturbo dell'umore, addirittura l'anoressia (insieme all'abuso di alcol e di sostanze varie) viene utilizzato come "auto cura" per cercare disperatamente di lenire i sintomi del disturbo bipolare non ancora diagnosticato e curato.
Interessante anche la descrizione degli stati di psicosi acuta, la più realistica che io abbia letto (fermo restando che più che tanto non si riesce a descrivere).
La scrittura è particolare ma secondo me di buon livello.
Consigliato...con riserva. Non adatto se siete in un periodo di fragilità, insomma.
SINOSSI
Quando Marya Hornbacher pubblicò il suo primo libro, "Sprecata: Autobiografia di un'anoressica bulimica che è tornata alla vita", non conosceva ancora la causa profonda della sua infelicità. Poi, a ventiquattro anni, le fu diagnosticata una forma grave di disturbo bipolare, una malattia seria e invalidante. Chi soffre di questa condizione affronta fasi di profonda depressione alternate a fasi maniacali caratterizzate da un eccesso di euforia. Marya Hornbacher ha sperimentato sulla sua pelle cosa vuol dire esserne vittima e, con lo stile che la caratterizza, ci porta con sé sulle montagne russe della sua vita, raccontandoci la sua struggente esperienza. Attraverso immagini di straordinaria potenza viscerale ed emotiva ci conduce dentro i suoi disperati tentativi di contenere oscillazioni d'umore che la fanno sbandare violentemente - digiuno autoimposto, abuso di farmaci e droghe, sesso per intontirsi - sullo sfondo di un'esclusiva scuola d'arte nel Midwest, della San Francisco chic nel suo periodo più brillante e, soprattutto, di innumerevoli reparti psichiatrici. Il fulcro di questo diario coraggioso è la battaglia che la Hornbacher combatte per trovare una via d'uscita da una pazzia che la distrugge, e per riuscire, nonostante tutto, a vivere una vita e un matrimonio difficili, ma talora bellissimi. Un memoir intenso sulle difficoltà e le potenzialità di una vita segnata dalla malattia mentale. Viscerale e coinvolgente.
COMMENTO
Ho trovato questo libro per caso, mentre stavo cercando "Sprecata", della stessa autrice.
Non c'è bisogno di dirvi che è un libro durissimo, se avete letto la sinossi l'avrete già capito.
Ho trovato interessante il legame, a cui non avevo mai pensato, tra disturbo alimentare e disturbo dell'umore, addirittura l'anoressia (insieme all'abuso di alcol e di sostanze varie) viene utilizzato come "auto cura" per cercare disperatamente di lenire i sintomi del disturbo bipolare non ancora diagnosticato e curato.
Interessante anche la descrizione degli stati di psicosi acuta, la più realistica che io abbia letto (fermo restando che più che tanto non si riesce a descrivere).
La scrittura è particolare ma secondo me di buon livello.
Consigliato...con riserva. Non adatto se siete in un periodo di fragilità, insomma.
Re: "Una vita bipolare" di Marya Hornbacher
grazie Lelia, lo leggerò sicuramente.
Avevo letto "Sprecata", molto duro anche quello, ma assolutamente il miglior libro che io abbia letto sui DCA in quanto a "spaccato mentale" sulla malattia..
Avevo letto "Sprecata", molto duro anche quello, ma assolutamente il miglior libro che io abbia letto sui DCA in quanto a "spaccato mentale" sulla malattia..
Re: "Una vita bipolare" di Marya Hornbacher
Grazie Lelia, mi hai fatto scoprire due libri estremamente interessanti. Li leggeró.
Re: "Una vita bipolare" di Marya Hornbacher
Era proprio leggendo la tua recensione di "Sprecata" che avevo deciso di leggerloAzur ha scritto:grazie Lelia, lo leggerò sicuramente.
Avevo letto "Sprecata", molto duro anche quello, ma assolutamente il miglior libro che io abbia letto sui DCA in quanto a "spaccato mentale" sulla malattia..
"Spaccato mentale" è una definizione perfetta e vale anche per questo libro.
Re: "Una vita bipolare" di Marya Hornbacher
Prenotati.
Re: "Una vita bipolare" di Marya Hornbacher
Ciao Giuditta cara!polpit ha scritto:Prenotati.
Re:
O.T.Hippie ha scritto:Ciao Giuditta cara!polpit ha scritto:Prenotati.
Notte, Federica.
Re: "Una vita bipolare" di Marya Hornbacher
Sprecata penso di averlo letto.
Leggerò sicuramente questo.
Leggerò sicuramente questo.