Parlare al bambino nella pancia
- acqualimpida
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- Iscritto il: mar set 21, 2010 5:59 pm
sinceramente quando ero incinta non gli parlavo mai, mi veniva innaturale ma non ho mai smesso in quei 9 mesi di accarezzare la pancia.
Era una sensazione positiva per me e mi faceva sentire bene.
Da che è nato,poi non ho smesso di parlare,mi piaceva raccontargli ogni minimo dettaglio della nostra vita.
Eravamo sempre soli io e lui tutto il giorno.
CAntare poi...lasciamo stare.All'inizio lo cullavo cantandogli una semplice ninna nanna, lui qualchevolta si addormentava(non so se per il fastidio eh!).
Era una sensazione positiva per me e mi faceva sentire bene.
Da che è nato,poi non ho smesso di parlare,mi piaceva raccontargli ogni minimo dettaglio della nostra vita.
Eravamo sempre soli io e lui tutto il giorno.
CAntare poi...lasciamo stare.All'inizio lo cullavo cantandogli una semplice ninna nanna, lui qualchevolta si addormentava(non so se per il fastidio eh!).
- Yiddishmama
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- Iscritto il: mar mar 30, 2010 2:07 pm
Minchia, Montale? Non è ritmatissimo.ginger ha scritto:Io sono stonatissima e questo per me è un freno non indifferente.
Riesco a cantare solo se sono sola in casa e con la musica sotto. In questo periodo sto ascoltando e cantando Capossela, Battiato, Guccini e gli Avion Travel.
Quando arriva suo padre invece si passa alla musica straniera, Cure, Radiohead, Smiths...
Proverò a fare qualche gorgheggio ma mi sa che mi farà lo stesso effetto del parlare.
Pensavo anche io che anziché leggere delle filastrocche per bambini potrebbe essere altrettanto efficace leggere della poesia. Alla fine è questione di ritmo e musicalità.
Puntavo a Montale.
Alla peggio sarà un buon ripasso per me.
Gozzano?