La serenità con il secondo figlio...
Anch'io leggo solo ora e condivido con te al 100% il tuo percorso.
Non so, con i primogeniti è davvero molto comune sentire quel senso di inadeguatezza e che colpisce così tante mamme.
Quando aspettavo Luca mi sentivo un po' in ansia per la paura di ritrovare tutti quei sentimenti di impreparazione che avevo provato con Nicolò; era stato tutto molto difficile la prima volta.
Invece con Luca è venuto tutto da sè, e più passavano i giorni, più vedevo che tutto filava liscio e più mi sentivo tranquilla e serena e questo si ripercuoteva a sua volta sull'andamento positivo delle dinamiche familiari con Nico e mio marito; insomma è stato un circolo virtuoso!
Grazie per la tua testimonianza, sarà preziosa per le future bis mamme che nutrono dubbi (leciti!!) su come sarà la vita a quattro!!
Non so, con i primogeniti è davvero molto comune sentire quel senso di inadeguatezza e che colpisce così tante mamme.
Quando aspettavo Luca mi sentivo un po' in ansia per la paura di ritrovare tutti quei sentimenti di impreparazione che avevo provato con Nicolò; era stato tutto molto difficile la prima volta.
Invece con Luca è venuto tutto da sè, e più passavano i giorni, più vedevo che tutto filava liscio e più mi sentivo tranquilla e serena e questo si ripercuoteva a sua volta sull'andamento positivo delle dinamiche familiari con Nico e mio marito; insomma è stato un circolo virtuoso!
Grazie per la tua testimonianza, sarà preziosa per le future bis mamme che nutrono dubbi (leciti!!) su come sarà la vita a quattro!!
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- Iscritto il: dom dic 06, 2009 2:57 pm
che bellissime parole! non posso aggiungere altro!Pandina ha scritto:E quando finalmente è arrivata mi sono sentita completa
Perché nella mia mente sono sempre state tre e il cerchio si era finalmente chiuso.
Il suo arrivo è stato caratterizzato da una serenità incredibile da parte mia. Niente ansie, niente angosce, difficoltà sì (lei faticava a ciucciare, aveva il reflusso e via dicendo), ma io ero tutta un'altra persona.
Marta mi ha completata. Mi mancava un pezzetto per essere felice e lei mi ha donato la felicità completa.
È difficile da spiegare, ma con il suo arrivo è stato proprio come un cerchio che si chiude.
Titty, ti avevo già letto ma solo ora trovo due minuti per rispondere con calma.
Il tuo post è molto bello, molto vero e mi ha fatto riflettere tanto.
Anch'io, nel complesso, mi sono ritrovata molto nelle tue parole, sebbene nno abbia vissuto quei sentimenti negativi di cui parli con il primo bambino.
Però ero sempre tesa, timorosa di sbagliare, mi vittimizzavo (credendo che SOLO A ME fosse capitato un bimbo difficile - che poi, col senno di poi, difficile non lo era per niente, semplicemente era un neonato giunto senza il libretto delle istruzioni), mi sentivo inadeguata e sbagliata (perchè non l'ho amato alla follia da subito) e, soprattutto, soffrivo per aver smarrito ogni altra mia dimensione diversa dall'essere madre.
Insomma, ho provato quello che provano tante noimamme ma a cui nessuno ti prepara...sentimenti che ti pimbano addosso come fulmini a ciel sereno e tu nno capisci come sia possibile che affollino la tua mente quando tu dovresti essere e sentirti la donna più felice dell'universo per quel fagottino che hai accanto.
Con Giulia, al pari del fratello, non è stato amore a prima vista, ma ero diversa io, molto più serena, consapevole di quello che mi stava accadendo e mi sarebbe accaduto, di quelle che erano le esigenze fisiologiche, e non certo vizi, di mia figlia, di come ci si senti nei primissimi mesi...così come ero consapevole che, per quanto dura, la salita sarebbe terminata, e sarebbe arrivato il MEGLIO, quello che ti fa battere il cuore a mille solo a guardarli e ti fa dire all'infinito che quell'esserino che ti corre incontro con passo incerto è in assoluto la cosa migliore che tu potessi fare nella vita...è ciò che dà senso alla tua stessa vita!
Ho leto qualcuna associare i pripri stati d'animo al grado di impegnatività del bimbo, ma io non concordo su questo (almeno per me non è stato così).
A mio avviso è proprio la consapevolezza di ciò che ti accade o accade a lui/lei a rendere una bis/tris-mamma più sciolta, serena, rilassata e, di conseguenza, a viversi meglio la maternità.
Giulia è stata (e per alcuni versi lo è ancora) una bimba ad altissimo bisogno, ha sofferto sino a meno di un mese fa di un reflusso severo, il quale ha portato con sè tutta una serie di problematiche, legate alla sua crescita, alla sua serenità, al suo benessere in generale.
Io non avevo davvero idea cosa significasse avere a che fare con un neonato reflussante in modo severo, ma posso dirti che sono davvero orgogliosa di come ho saputo affrontare la cosa e rapportarmi a mia figlia.
I momenti di sconforto e di rabbia ci sono stati, ma non mi hanno minimamente scalfito o destabilizzato come mamma.
Se le medesime problematiche le avessi incontrate con il primo figlio sono quasi certa che avrei rischiato un brutto esaurimento e che Cristian sarebbe rimasto figlio unico per un periodo di gran lunga maggiore.
Con Giulia sono rimasta solida, fiduciosa, sostanzialmente serena d'animo e, soprattutto, ho continuato ad innamorarmi ogni giorno di più di quella dolce ranocchietta che mi dava così tanti pensieri e che mi viveva, e mi continua a vivere, letteralmente addosso.
Poi, non ti nego che aspetto che muova i primi passetti perchè vuole stare sempre e soltanto in braccio a me (neppure con il padre va se mi vede), ed odia fascia e marsupio, ed io ho bisogno di riappropiarmi un pochetto di me stessa...di un pò d'aria.
ma non lo vivo con ansia, non so come spiegarlo.
SO che arriverà quel momento ed è sufficiente questa consapevolezza a rasserenarmi.
Ora, SO che mia figlia ha bisogno delle mie braccia e del mio calore perché siamo ancora in piena esogestazione, e va bene così!
Ti abbraccio dolce bis-mamma :bacio:
Il tuo post è molto bello, molto vero e mi ha fatto riflettere tanto.
Anch'io, nel complesso, mi sono ritrovata molto nelle tue parole, sebbene nno abbia vissuto quei sentimenti negativi di cui parli con il primo bambino.
Però ero sempre tesa, timorosa di sbagliare, mi vittimizzavo (credendo che SOLO A ME fosse capitato un bimbo difficile - che poi, col senno di poi, difficile non lo era per niente, semplicemente era un neonato giunto senza il libretto delle istruzioni), mi sentivo inadeguata e sbagliata (perchè non l'ho amato alla follia da subito) e, soprattutto, soffrivo per aver smarrito ogni altra mia dimensione diversa dall'essere madre.
Insomma, ho provato quello che provano tante noimamme ma a cui nessuno ti prepara...sentimenti che ti pimbano addosso come fulmini a ciel sereno e tu nno capisci come sia possibile che affollino la tua mente quando tu dovresti essere e sentirti la donna più felice dell'universo per quel fagottino che hai accanto.
Con Giulia, al pari del fratello, non è stato amore a prima vista, ma ero diversa io, molto più serena, consapevole di quello che mi stava accadendo e mi sarebbe accaduto, di quelle che erano le esigenze fisiologiche, e non certo vizi, di mia figlia, di come ci si senti nei primissimi mesi...così come ero consapevole che, per quanto dura, la salita sarebbe terminata, e sarebbe arrivato il MEGLIO, quello che ti fa battere il cuore a mille solo a guardarli e ti fa dire all'infinito che quell'esserino che ti corre incontro con passo incerto è in assoluto la cosa migliore che tu potessi fare nella vita...è ciò che dà senso alla tua stessa vita!
Ho leto qualcuna associare i pripri stati d'animo al grado di impegnatività del bimbo, ma io non concordo su questo (almeno per me non è stato così).
A mio avviso è proprio la consapevolezza di ciò che ti accade o accade a lui/lei a rendere una bis/tris-mamma più sciolta, serena, rilassata e, di conseguenza, a viversi meglio la maternità.
Giulia è stata (e per alcuni versi lo è ancora) una bimba ad altissimo bisogno, ha sofferto sino a meno di un mese fa di un reflusso severo, il quale ha portato con sè tutta una serie di problematiche, legate alla sua crescita, alla sua serenità, al suo benessere in generale.
Io non avevo davvero idea cosa significasse avere a che fare con un neonato reflussante in modo severo, ma posso dirti che sono davvero orgogliosa di come ho saputo affrontare la cosa e rapportarmi a mia figlia.
I momenti di sconforto e di rabbia ci sono stati, ma non mi hanno minimamente scalfito o destabilizzato come mamma.
Se le medesime problematiche le avessi incontrate con il primo figlio sono quasi certa che avrei rischiato un brutto esaurimento e che Cristian sarebbe rimasto figlio unico per un periodo di gran lunga maggiore.
Con Giulia sono rimasta solida, fiduciosa, sostanzialmente serena d'animo e, soprattutto, ho continuato ad innamorarmi ogni giorno di più di quella dolce ranocchietta che mi dava così tanti pensieri e che mi viveva, e mi continua a vivere, letteralmente addosso.
Poi, non ti nego che aspetto che muova i primi passetti perchè vuole stare sempre e soltanto in braccio a me (neppure con il padre va se mi vede), ed odia fascia e marsupio, ed io ho bisogno di riappropiarmi un pochetto di me stessa...di un pò d'aria.
ma non lo vivo con ansia, non so come spiegarlo.
SO che arriverà quel momento ed è sufficiente questa consapevolezza a rasserenarmi.
Ora, SO che mia figlia ha bisogno delle mie braccia e del mio calore perché siamo ancora in piena esogestazione, e va bene così!
Ti abbraccio dolce bis-mamma :bacio:
Bella la tua riflessione Madda, grazie.
Proprio oggi parlavo con mio marito di questo secondo figlio e della mia serenità.
Anche lui mi ha fatto notare quanto io sia molto più tranquilla con Davide che con Gabry.
Mi ha detto una frase che mi è rimasta nel cuore...
"La consapevolezza aiuta molto, l'esperienza fortifica, l'amore unisce"
Forse con Gabriele, ci siamo allontanati nei primi mesi.
Io ero molto molto nevrotica, rispondevo male e litigavamo spesso, tant'è che mi ritrovavo a piangere di continuo, non solo per la gestione di gabry ma anche per i battibecchi con lui.
Oggi mi vede più serena, più felice e più mamma.
Sono contenta perchè era quello che ho sempre sognato, essere una mamma serena, nonostante le mille difficoltà giornaliere.
Proprio oggi parlavo con mio marito di questo secondo figlio e della mia serenità.
Anche lui mi ha fatto notare quanto io sia molto più tranquilla con Davide che con Gabry.
Mi ha detto una frase che mi è rimasta nel cuore...
"La consapevolezza aiuta molto, l'esperienza fortifica, l'amore unisce"
Forse con Gabriele, ci siamo allontanati nei primi mesi.
Io ero molto molto nevrotica, rispondevo male e litigavamo spesso, tant'è che mi ritrovavo a piangere di continuo, non solo per la gestione di gabry ma anche per i battibecchi con lui.
Oggi mi vede più serena, più felice e più mamma.
Sono contenta perchè era quello che ho sempre sognato, essere una mamma serena, nonostante le mille difficoltà giornaliere.
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- Iscritto il: gio gen 01, 2009 4:11 pm