LauraDani ha scritto:ecco, questo volevo dire
penso che soprattutto le elementari vadano un pò viste come anni di formazione del bambino ad affrontare prove difficili e, dunque, ci sta che non riescano, non subito, non con i tempi che vogliamo noi, o che inevitabilmente ha la scuola.
il che non significa sempre e comunque che ci sia un problema nel bambino
insomma, il risultato (imparare le tabelline) deve essere raggiunto, come pure deve essere assimilato il concetto che certe cose vanno imparate anche se ti viene difficile e fai fatica
è il clima di estrema preoccupazione che, a me, sembra "stonato"
a meno di reali problemi di apprendimento, un clima più rilassato, che tenga conto che, alla fine, tutti imparano le tabelline, a colorare stando nei bordi, a scrivere scrivendo nelle righe ecc., a ripetere le poesie a memoria ecc., secondo me giova al bambino e alla sua mamma
quoto.
l'anno scorso, prima di francesco, per noi è stato un incubo..
probabilmente l'immaturità di mio figlio ci ha portati dopo i primi mesi, ad un baratro e a trovarci di fronte a una richiesta di una visita neuropsichiatrica per lui, perchè rifiutava di fare, scriveva male, tanti problemi e tantissimo stress per lui, in primis che andava a scuola ogni santo giorno piangendo e per noi,che partendo da una figlia che a scuola ci andava saltellando, non pareva vero di trovarci in una simile condizione.
mi sono fatta aiutare a capire quale era il problema, l'ho aiutato lavorando sull'autostima ma anche andando da una logopedista e a fare psicomotricità e il tempo ha fatto il resto.
adesso è un bambino che va a scuola anche se non gli piace
ma sereno...
e che ha imparato a scrivere in corsivo come gli altri, anche se ci ha messo un po' di più..
che legge come un bimbo di terza ma che detesta colorare ancora oggi..
affrontare il percorso scolastico con meno stress e meno pretese, aiuta davvero..