anch'io come Ila.
spesso chiede crackers prima di cena io gliene dò 2 o 3 (quelli piccoli all'acqua) e se continua passiamo a carote o finocchi da sgranocchiare, altrimenti niente.
quando poi la chiamo per sederci e cenare dice di no.
noi insistiamo un po' ma alla fine le diciamo che noi mangiamo. ci sediamo e iniziamo a mangiare commentando ad alta voce la bontà del cibo. dopo poco arriva anche lei.
poi in genere le dò l'alternativa. ma l'alternativa non sono le patatine o il cioccolato,
l'alternativa è del formaggio o del prosciutto.
sapendo cosa vuol dire sforzarsi di mangiare una cosa che non ti va io insisto un po', come dici tu almeno assaggiare, poi le dò l'alternativa.
sul fatto invece del dire una cosa e 2 minuti dopo cambiare idea credo sia normale, purtroppo. secondo me (che non sono nessuno) in alcuni momenti hanno bisogno di qualcuno che decida per loro.
io mi rendo conto che il papà tra poco le chiederà anche se LUI può andare in bagno oppure no.
io credo che siano piccoli e a volte siano confusi. siamo noi che dobbiamo cercare di capire cosa è meglio per lo (sbagliando ovviamente).
perchè fa così?!?! cazzo!
sto provando a fare come mi dite e mi sembra vada abbastanza bene, soprattutto io non mi stresso.Eve ha scritto:anch'io come Ila.
spesso chiede crackers prima di cena io gliene dò 2 o 3 (quelli piccoli all'acqua) e se continua passiamo a carote o finocchi da sgranocchiare, altrimenti niente.
quando poi la chiamo per sederci e cenare dice di no.
noi insistiamo un po' ma alla fine le diciamo che noi mangiamo. ci sediamo e iniziamo a mangiare commentando ad alta voce la bontà del cibo. dopo poco arriva anche lei.
poi in genere le dò l'alternativa. ma l'alternativa non sono le patatine o il cioccolato,
l'alternativa è del formaggio o del prosciutto.
sapendo cosa vuol dire sforzarsi di mangiare una cosa che non ti va io insisto un po', come dici tu almeno assaggiare, poi le dò l'alternativa.
sul fatto invece del dire una cosa e 2 minuti dopo cambiare idea credo sia normale, purtroppo. secondo me (che non sono nessuno) in alcuni momenti hanno bisogno di qualcuno che decida per loro.
io mi rendo conto che il papà tra poco le chiederà anche se LUI può andare in bagno oppure no.
io credo che siano piccoli e a volte siano confusi. siamo noi che dobbiamo cercare di capire cosa è meglio per lo (sbagliando ovviamente).
però sul cambiare idea non credo lei lo faccia perchè è confusa. Lei mi dice che non vuole la giacca così io la inseguo, quando le ico di stare senza allora è lei ad insistere per metterla e come faccio per mettergliela lei sfila e ri-infila il braccio nella manica ridendo e dicndo "sì... no! sì... no!". Non sò se ho reso l'idea! Secondo me vuole solo vedere se può gestirmi e che reazione ho. Sembra più un desiderio di comando piuttosto che confusione. Afferma se stessa e lo fa con forza, se io esplodo urlando, in un certo senso lei "vince", perchè è riuscita a provocare una mia instabilità, idem se la prego o se mi mostro "ricattabile" magari proponendo ricompense varie. Solitamente quando fa così non è nemmeno disposta a farsi convincere con la ragione e le spiegazioni. Ho un po' di strategie utili alla sua e mia crescita che funzionano e metto in atto quando ho la testa.. ora proo a stare più calma sulla questione cibo e vedo come va...
in genere la mattina usciamo tutti e tre insieme ma è più Mauro che segue la preparazione di Irene, perchè?
perchè se ci siamo solo io e lei litighiamo in continuazione!!! io esco di casa già isterica, e forse anche lei, e in più in ritardo.
tu sei da sola e non è facile.
hai ragione, lei vuole vedere fino a dove può arrivare.
a volte io mi seggo per terra e non dico niente, magari chiudo gli occhi e respiro.
lei a quel punto non sa che fare, dopo un po' mi viene vicino e si calma anche lei.
perchè se ci siamo solo io e lei litighiamo in continuazione!!! io esco di casa già isterica, e forse anche lei, e in più in ritardo.
tu sei da sola e non è facile.
hai ragione, lei vuole vedere fino a dove può arrivare.
a volte io mi seggo per terra e non dico niente, magari chiudo gli occhi e respiro.
lei a quel punto non sa che fare, dopo un po' mi viene vicino e si calma anche lei.
i bambini non sfidano, non hanno l'intenzione di provarci (=metterci alla prova) come spesso siamo portati a pensare. io credo da quello che dici che sia solo un suo modo per attirare la tua attenzione, anche quando sanno che magari la reazione (la sfuriata ad esempio) non è proprio quel tipo di attenzione che vorrebbero..alce ha scritto:sto provando a fare come mi dite e mi sembra vada abbastanza bene, soprattutto io non mi stresso.
però sul cambiare idea non credo lei lo faccia perchè è confusa. Lei mi dice che non vuole la giacca così io la inseguo, quando le ico di stare senza allora è lei ad insistere per metterla e come faccio per mettergliela lei sfila e ri-infila il braccio nella manica ridendo e dicndo "sì... no! sì... no!". Non sò se ho reso l'idea! Secondo me vuole solo vedere se può gestirmi e che reazione ho. Sembra più un desiderio di comando piuttosto che confusione. Afferma se stessa e lo fa con forza, se io esplodo urlando, in un certo senso lei "vince", perchè è riuscita a provocare una mia instabilità, idem se la prego o se mi mostro "ricattabile" magari proponendo ricompense varie. Solitamente quando fa così non è nemmeno disposta a farsi convincere con la ragione e le spiegazioni. Ho un po' di strategie utili alla sua e mia crescita che funzionano e metto in atto quando ho la testa.. ora proo a stare più calma sulla questione cibo e vedo come va...
p.s. non "pregarla" mai e non farti "ricattare", sono tutti atteggiamenti che sarebbe meglio evitare
Anch'io penso sia un modo inconsapevole di ricevere attenzioni. Lo fa anche Riccardo (più ancora di Claudio, nonostante sia il maggiore). E la cosa che mi fa andare fuori di testa è che ride mentre mentre non fa quello che gli dico. Boh, io cerco di spezzare questo circolo distraendolo con una frase inaspettata. Lui rivolge l'attenzione altrove, il momento dell'euforia isterica passa e io recupero self control. Ma non sempre funziona! 
GRAZIE GRAZIE GRAZIE! a tutte! ho introdotto l'alternativa di frutta e pane e di guardare insieme che c'è di pronto in frigorifero. Ho eliminato la mia aspettativa, cucino pensando che probabilmente non lo vorra, a cuor leggero! l'altro ieri ha accettato subito l'alternativa (pane, formaggio e frutta), ieri ha mangiato ciò che le ho proposto e sta sera di nuovo alternativa di frutta e pane. SONO TRE SERE CONSECUTIVE CHE NON MI INCAZZO!!! un miracolo, una leggerezza... aaaaaaaaah! mi sono risparmiata tanta di quell'incazzatura! Poi mi sono ri-letta un libro della red "i bambini non fanno mai i capricci" ed ho gestito molto meglio altre situazioni difficili durante la giornata. Un'altra vita davvero!
io non ho detto che lei mi sfida, ho detto che prova se stessa, le sue possibilità, il suo potere e credo che sia naturale e positivo. Non credo nemmeno che cerchi attenzione, non in quei frangenti, non così... Prova solo a decidere, ed a vedere se può o meno decidere per se stessa, se ha potere o se ho potere più io e credo che sia importante che lei si senta potente alle volte così come che senta altre volte il mio potere, la mia determinazione, la mia protezione. Così scopre che a volte può decidere lei, che i suoi desideri sono ammissibili, compresi e condivisi, che altre volte vengono mediati da me ma non del tutto delusi e che altre volte ancora non può, non è libera di decidere seguendo i suoi desideri e le motivazioni le vengono brevemente spiegate dalla mamma così che le comprenda e le faccia sue.demam ha scritto:i bambini non sfidano, non hanno l'intenzione di provarci (=metterci alla prova) come spesso siamo portati a pensare. io credo da quello che dici che sia solo un suo modo per attirare la tua attenzione, anche quando sanno che magari la reazione (la sfuriata ad esempio) non è proprio quel tipo di attenzione che vorrebbero..
p.s. non "pregarla" mai e non farti "ricattare", sono tutti atteggiamenti che sarebbe meglio evitare
Non mi pento nemmeno di quelle volte in cui ho perso completamente il controllo, urlano o pregando o rendendomi un pappamolla completa, semplicemente perchè sò di cercare di evitarle e sò che è naturale accadano ogni tanto e poi anche quei momenti servono: a lei per sperimentare l'onnipotenza e non subire solo le frustrazioni e a me per fermarmi un secondo a pensare e trovare nuove strategie per aiutarla a crescere.