Discriminazione?

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France
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Discriminazione?

Messaggio da France » sab ott 22, 2011 1:51 pm

Stamani leggevo un quotidiano, leggevo di una studentessa marocchina a cui è stata negata la possibilità di fare una stage in un albergo perchè si è rifiutata di togliersi il velo che le ricopre la testa.

Notizia completa:http://www.toscanatv.com/leggi_news?idnews=NL129634

Si può parlare di discriminazione secondo voi?


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Messaggio da Enza 52 » sab ott 22, 2011 1:57 pm

Non saprei France, diciamo che in un albergo sarebbe necessario mantenere un certo anonimato (non saprei come definire un aspetto senza eccessi) visto che si presume, l'utenza è svariata.
Ci sono situazioni che fa brutto creare delle distinzioni, ma forse caratterizzano il tipo di immagine, che si vuole dare.
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laste
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Messaggio da laste » sab ott 22, 2011 2:10 pm

è un tipo di lavoro in cui il datore di lavoro ha voce in capitolo sull'abbigliamento
No al casual, al dark, al metal, e quindi...no allo chador
E non obbiettrei neanche che uno è un motivo religioso e gli altri no, chè ho conosciuto dei dark molto convinti della loro scelta sull'abbigliamento
Come ogni caso di cronaca sono scettica che il motivo fosse solo quello.
Ma se è proprio l'unico motivo non lo chiamerei discriminazione:discriminazione sarebbe stato negarle lo stage perchè musulmana, ma lo stage è stato negato per l'abbigliamento non consono, il che sarebbe stato vero per qualsiasi etnia/religione lei fosse

oggi faccio a pugni con l'italiano più del solito, ma ho appena fatto un intervento doloroso al dente e sono ancora carica di anestesia, spero conti
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Fran&Maia
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Messaggio da Fran&Maia » sab ott 22, 2011 3:36 pm

laste ha scritto:è un tipo di lavoro in cui il datore di lavoro ha voce in capitolo sull'abbigliamento
No al casual, al dark, al metal, e quindi...no allo chador
E non obbiettrei neanche che uno è un motivo religioso e gli altri no, chè ho conosciuto dei dark molto convinti della loro scelta sull'abbigliamento
Come ogni caso di cronaca sono scettica che il motivo fosse solo quello.
Ma se è proprio l'unico motivo non lo chiamerei discriminazione:discriminazione sarebbe stato negarle lo stage perchè musulmana, ma lo stage è stato negato per l'abbigliamento non consono, il che sarebbe stato vero per qualsiasi etnia/religione lei fosse
Quoto.Lavoro in un hotel e la divisa copre il tatuaggio e tolgo il piercing.A una mia collega,che era stata assunta dopo lo stage,avevano fatto presente che il colore dei suoi capelli sarebbe dovuto tornare di una tonalità"normale"se lei avesse voluto lavorare lì(tra la fine dello stage e l'assunzione c'erano state le vacanze e si era tinta fucsia!)
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Messaggio da France » sab ott 22, 2011 7:45 pm

D'accordo con voi, credo che il direttore di un albergo abbia il diritto di pretendere un determinato abbigliamento verso chi sta al pubblico.

Io credo che, aldilà di tutti gli episodi di ordinario razzismo a cui siamo costretti ad assistere nella vita di tutti i giorni, ormai si faccia troppo presto a parlare di discriminazione.

Quell'articolo parla di "triste storia", portata come tema di dibattito in un incontro sulla discriminazione
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Messaggio da Fran&Maia » dom ott 23, 2011 12:14 am

France ha scritto:Io credo che, aldilà di tutti gli episodi di ordinario razzismo a cui siamo costretti ad assistere nella vita di tutti i giorni, ormai si faccia troppo presto a parlare di discriminazione.
Quoto.Forse perchè la discriminazione è un argomento che "fa presa",che ci fa sentire indignati e impegnati,così da poterci distrarre da tutto il resto che succede e che,tranquillamente, continua a succedere. Come a dire "ci concentriamo sulle inezie,sulle questioni di forma,e a chi dissente diamo dell'insensibile perchè non è "politically correct".Non riesco a verbalizzare chiaramente,è ancora a livello sensazione istintiva..
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Messaggio da Elly70 » lun ott 24, 2011 12:27 pm

Sì sono d'accordo, più che discriminazione si può parlare di "dress code", a volte queste situazioni vengono strumentalizzate, la discriminazione è altro.
Qualche tempo fa una hostess di terra (non ricordo la compagnia) di un aeroporto inglese è stata licenziata perchè si rifiutava di togliere la catenina con un crocifisso che teneva al collo...
Non so, a volte mi pare che la gente sia più realista del re...
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Messaggio da felice2011 » mer ott 26, 2011 2:16 pm

Sì esatto...alla fine il dress code è una forma di discriminazione però riconosciuta ed accettata, perchè fa parte come dire dell'etichetta di certi posti/situazioni. Bisognerebbe vedere le motivazioni, se dietro ci sta appunto una regola di dress code, una semplice esigenza per la clientela applicata quindi a chiunque che sia dal marocco o dagli Stati Uniti oppure motivi religiosi, razziali...
Ecco un articolo interessante sulle leggi anti-discriminazioni in Europa: http://www.paceediritti.it/wcm/pace_diritti/sezioni_primopiano/primo_piano/leggi_anti_discriminazione/anti_discrimantion_english.htm
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