Amarli senza se e senza ma

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Margebouvier

Messaggio da Margebouvier » mer set 21, 2011 9:37 am

Ah ok,ho capito e' un discorso diverso.


marte71

Messaggio da marte71 » mer set 21, 2011 9:42 am

molto gordon mi pare. e ovviamente mi piace ;-)
Smilla

Messaggio da Smilla » mer set 21, 2011 9:56 am

Sheireh ha scritto:Mmm, no, il mio "dovere" si riferisce a cose più terra terra.
Sei riuscita a lavarti le mani da sola? Bravissima, vero, son le prime volte che ci riesci. Ecco, a me certe cose sembrano talmente facenti parte della sua normalità di vita (in questo "dovere") che certe volte mi accorgo di dare tutto per scontato e di non darle la soddisfazione di farmi partecipe di alcune cose, mi ci devo proprio impegnare.
Ecco io invece le prime volte che riesce a far le cose mi viene da dirgli bravo, mentre invece dovrei dirgli sono contenta che sei riuscito a fare la tal cosa
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Sharazade
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Messaggio da Sharazade » mer set 21, 2011 10:44 am

MargeBouvier ha scritto:Un' altra cosa e' che lui e' contrario al dire al figlio "bello","buono" o "bravo" poiché questo può fargli capire che se non da quelle determinate cose non lo e'.
Insomma per certe cose e' un po' dura.
Mio figlio è bello...ma proprio bello...diventerà molto meglio di Banderas da grande, e non lo dico solo io eh...glielo dicono tutti che è bello, che faccio?

Ah...mio figlio è bravo, riesce in tutto, mi passa l'aspirapolvere senza che glielo chiedo perchè mi vede stanca, culla la sorellina quando piange "così mamma tu puoi finire quello che stavi facendo". Io un minimo di lode devo fargliela...
Eleonora

Messaggio da Eleonora » mer set 21, 2011 11:02 am

Sharazade ha scritto:Mio figlio è bello...ma proprio bello...diventerà molto meglio di Banderas da grande, e non lo dico solo io eh...glielo dicono tutti che è bello, che faccio?

Ah...mio figlio è bravo, riesce in tutto, mi passa l'aspirapolvere senza che glielo chiedo perchè mi vede stanca, culla la sorellina quando piange "così mamma tu puoi finire quello che stavi facendo". Io un minimo di lode devo fargliela...
Amore bello e bravo di mamma sua!!!! :ehehe:
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Messaggio da CLAUDIA69 » mer set 21, 2011 11:48 am

io parto sempre dal presupposto che chi scrive questi libri è stato un padre o una madre o un nonno o zia cioè ha vissuto delle vicussitudini infantili con figli nipoti etc.. e quindi a ragion di logica è giusto che le loro esperienze vadano lette e condivise con altri
ma ritengo anche che non esistano regole o fatti o esperienze personali che possano essere da esempio per gli altri perchè non si sà se possa aiutare o peggiorare un nucleo familiare o un rapporto familiare
personalmente io evito di leggere questi libri perchè la mia natura mi porta già ad attuare un rapporto di buona educazione civica e morale e psichica con mio figlio visto che cerco sempre di capire mio figlio e di ascoltarlo e di conseguenza cerco di agire spesso per il suo bene cercando di andare sempre incontro alle sue esigenze anche se questo può pregiudicare le mie (ma purtroppo a volte fallisco anche io) perchè appunto siamo pur sempre essere umani e non macchine, che cercano di fare quello che possono nel buon senso e cercando di trasmettere tutto ciò che di buono la vita ci ha insegnato, e se magari a volte sbagliamo o agiamo per nostro egoismo ma ben venga anche questo nessuno può dirci cosa sia giusto e cosa sbagliato può farci riflettere è vero ma chi ci dice che sia veramente giusto quello o quell'altra cosa?
Ecco io nel dubbio preferisco non leggere questi libri e lasciare che sia il mio istinto educativo a decidere se un azione và punita o se dire a mio figlio tu sei bello invece che "a mamma piaci" e similari
Io almeno la penso così e ho voluto esprimere un mio opinabile giudizio
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Lella
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Messaggio da Lella » mer set 21, 2011 12:01 pm

Margue è apprezzabile il modo in cui ti metti sempre in discussione e cerchi di approfondire sempre di più come porsi con i figli.
Sicuramente da quanto hai descritto ci sono ottimi spunti di riflessione, è sempre giusto cercare di migliorarsi però trovo questi "manuali di istruzione" del buon genitore, come dire, un pò pretenziosi.
Io di mio vado anche molto d'istinto, anche perché non solo ogni bambino è unico e irripetibile, ma lo è anche una mamma, come persona intendo.
Inoltre il benessere di un bambino è anche molto legato al benessere psicologico di una mamma, questo per dire che se per molte può diventare una forzatura questo tipo di approccio sempre ragionato e misurato in ogni intervento, è facile che si accumuli tanto di quello stress che alla lunga paga….
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Nat
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Messaggio da Nat » mer set 21, 2011 12:02 pm

MargeBouvier ha scritto:
Da poi dei punti cardine sui quali basarsi come genitori che vi riporto:
1. Siate riflessivi
2. Rivedete le vostre richieste
(questi due a grandi linee riguardano il discorso del capire se davvero certe regole sono importanti per noi,per il nostro rapporto oppure no e anche del cercare sempre di autovalutarci come genitori e se del caso metterci in dubbio).
3. Tenete sempre presenti gli obiettivi a lungo termine (qui il discorso di ottenere un risultato a lungo termini e capendo i motivi reali che si nascondono dietro ad un'azione considerata sbagliata)
4. Mettere la relazione prima di tutto
5. Cambiare modo di vedere non solo modo di agire
6.Rispetto
7. Siate autentici
8. Parlate di meno e chiedete di più
9. Tenete presente l'età dei vostri figli
10. Attribuite sempre ai vostri figli la migliore intenzione compatibile con i fatti
11.Non dite no anche quando non e' necessario
12. Non siate rigidi
13. Non abbiate fretta
scusate ho letto male il resto del post, mea culpa sono troppo annoiata e "delusa" da questo tipo di libro/educazione.
quotavo questi punti cardine per porvi una domanda
ma come si fa ad essere autentici (punto 7) se caratterialmente (mettiamo il caso) io sono poco riflessiva, sono rigida e ho sempre fretta ecc..
ma quando è fattibile e utile cercare di cambiarsi?
è giusto? se io sono una persona frettolosa, ad esempio, che vuol dire?
che amo mio figlio solo se fa in fretta?
non può anche lui imparare un pochino ad amare una mamma frettolosa?
davvero questi bimbi non sono capaci di sopportare un difetto di un genitore?
non rischiamo solo di confondere i bimbi con comportamenti di calma che non ci appartengono e che si vede lontano un miglio che sono finti?

non è un paradosso dire "sii spontanea" "sii autentica" se poi il modo in cui sono fatta io non coincide con l'idea di amore senza ma e senza se?

capisco che ci si può migliorare ecc..
ma mi viene sempre in mente questi versi di Gaber:

sui libri di psicologia
mi aggiornavo sull'educazione
misuravo tutti i miei interventi
senza mai sbagliare
ma per mio figlio ero un padre di mestiere
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