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Alessia M.
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Messaggio da Alessia M. » ven ago 26, 2011 6:30 pm

Lamu ha scritto:Aggiungo questa chicca di una collega dettami qualche giorno fa "attenta ad allattare troppo perché diventa allergica al latte, è successo ad una mia amica!"
Cioè... Vabbè...
questa è da guiness!!

in pratica nutrirsi di LM per "troppo" tempo poi rende intolleranti al latte vaccino :cisssss:

come dire che usare lo zucchero di canna rende intolleranti al fruttosio... ma la gente c'è o ci fa????


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Linda Eva
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Messaggio da Linda Eva » ven ago 26, 2011 7:24 pm

Alessia M. ha scritto:questa è da guiness!!

in pratica nutrirsi di LM per "troppo" tempo poi rende intolleranti al latte vaccino :cisssss:

come dire che usare lo zucchero di canna rende intolleranti al fruttosio... ma la gente c'è o ci fa????
detta così è assurda.

Credo però che sia un fondamento nel fatto che il latte vaccino richieda un particolare enzima per essere digerito che diminuisce anche in caso di prolungata esclusione del latte dalla dieta di un adulto
tant'è vero che poi si consigli di reinserirlo gradualmente con un sorso al max al giorno.

Immagino che anche i primi approcci della vita col vaccino dovrebbero essere fatti con molta gradualità.
Ma appunto per questo sarebbe bene e meglio inserirlo gradualmente come formaggio a un pasto, nel purè domani, un po'di gelato dopodomani ecc...e nel frattempo continuare con i pasti lattei di base col materno e affini.
Pensa chi da un giorno all'altro passa da quelli al l vaccino dopo l'anno sostituendo subito intere poppate!

Io sarei curiosa di avere da She o Lenina una spiegazione sul meccanismo di formazione di questi enzimi anche perché è da un po che mi ponevo questo interrogativo.

Credo che la confusione indotta da quel pediatra fosse basata su un ragionamento sbagliato ma partito da una considerazione su questo, sinceramente.
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Sheireh
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Messaggio da Sheireh » ven ago 26, 2011 7:40 pm

Linda Eva ha scritto:detta così è assurda.

Credo però che sia un fondamento nel fatto che il latte vaccino richieda un particolare enzima per essere digerito che diminuisce anche in caso di prolungata esclusione del latte dalla dieta di un adulto
tant'è vero che poi si consigli di reinserirlo gradualmente con un sorso al max al giorno.

Immagino che anche i primi approcci della vita col vaccino dovrebbero essere fatti con molta gradualità.
Ma appunto per questo sarebbe bene e meglio inserirlo gradualmente come formaggio a un pasto, nel purè domani, un po'di gelato dopodomani ecc...e nel frattempo continuare con i pasti lattei di base col materno e affini.
Pensa chi da un giorno all'altro passa da quelli al l vaccino dopo l'anno sostituendo subito intere poppate!

Io sarei curiosa di avere da She o Lenina una spiegazione sul meccanismo di formazione di questi enzimi anche perché è da un po che mi ponevo questo interrogativo.

Credo che la confusione indotta da quel pediatra fosse basata su un ragionamento sbagliato ma partito da una considerazione su questo, sinceramente.
Non è una questione di formazione di enzimi.

Il punto è che il corpo umano, come quello di tutti i mammiferi, non è fatto per digerire il lattosio dopo lo svezzamento (e solo il lattosio adatto alla propria specie, oltretutto).
Alcune etnie di essere umani, per sopravvivenza, si sono adattate - chi più chi meno - ad assumerlo e quindi in alcune culture è comunemente accettato se non addirittura apprezzato, come da noi o nelle popolazioni del freddo (in Africa e in Asia no, per dire).
E' praticamente una mutazione genetica, che alcuni hanno più accentuata di altri, ma che è comunque un "terno al lotto", visto che il latte vaccino, in dosi elevate, fa male per molte cose (aumenta l'osteoporosi invece di ridurla perché "lava via" il calcio buono dalle ossa - ed è comunque calcio di difficile assimilazione al contrario di quello vegetale, aumenta i problemi gastrointestinali perché rovina a forza di dai le mucose, ecc.).
Come per molti altri alimenti per cui si è tendenzialmente intolleranti, spesso i problemi arrivano a molte persone quando sono già adulte, quando il corpo ha raggiunto il "limite" di assunzione.

Per quanto riguarda il problema specifico, il corpo si può adattare un po' alla volta, sì, ma non di tutte le persone, dipende anche dalla predisposizione personale. Poi appunto spesso si arriva al problema molti anni dopo.
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Messaggio da Linda Eva » ven ago 26, 2011 7:54 pm

grazie Sheireh.
Mi chiedevo questo visto che ogni tanto ho il sospetto che il piccolo tolleri alimenti a base di latte meno del primo cioè va bene, ma in piccole quantità, ma in crescendo, da poco in un pasto ogni paio di giorni a un pasto al giorno, altrimenti gli compare un po' di crosta lattea giallin/marroncina.
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Messaggio da lenina » ven ago 26, 2011 8:27 pm

Bisogna distinguere tre cose:

allergia alle PROTEINE del latte vaccino
intolleranza alle PROTEINE del latte vaccino
intolleranza al LATTOSIO.

Il lattosio è contenuto in tutti i latti che esistono.
Tutti i mammiferi hanno un latte contenente lattosio.

L'ensima per digerirlo in tutti i mammiferi viene prodotto solo durante il periodo dell'allattamento.
Dopo il latte non si digerisce più
Questo impedisce che i maschi dominanti possano nutrirsi del latte della mamma togliendo nutrimento ai cuccioli.

L'uomo in parte mantiene l'enzima (circa un terzo della popolazione mondiale gli altri no)
Molte persone possono bere latte a volontà, altri reggono piccole quantità, altri anche con dosi piccole di lattosio hanno fastidi.

Per le proteine il discorso è diverso.
Si possono non tollerale le proteine del latte vaccino (che sono ovviamente diverse da quello materno) e tollerare quelle del latte di capra.

L'allergia è allergia.
C'è chi è allergico alle proteine del latte proprio e chi solo a quelle di alcuni latti.

Prendere latte materno non aumenta i rischi in questo senso ovviamente
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Messaggio da Linda Eva » ven ago 26, 2011 9:27 pm

ovviamente e grazie per il chiarimento!
A questo punto però mi resta un dubbio.
Perché dicono che sia possibile reintrodurre il latte (a questo punto se ho capito qualunque, perché parliamo di lattosio/enzimi) dopo un periodo di esclusione, ma partendo da piccole dosi?
Forse perché si sta iniziando a perdere la capacità di digerirlo, ma se non è ancora troppo tardi si può ricostruire questa capacità?
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Messaggio da lenina » ven ago 26, 2011 9:34 pm

Linda Eva ha scritto:ovviamente e grazie per il chiarimento!
A questo punto però mi resta un dubbio.
Perché dicono che sia possibile reintrodurre il latte (a questo punto se ho capito qualunque, perché parliamo di lattosio/enzimi) dopo un periodo di esclusione, ma partendo da piccole dosi?
Forse perché si sta iniziando a perdere la capacità di digerirlo, ma se non è ancora troppo tardi si può ricostruire questa capacità?
un motivo può essere che si si fa parte di chi ha la mutazione e può tollerare il lattosio si producono più enzimi. L'altro che il corpo si può abituare a tollerarne comunque piccole quantità
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Messaggio da Linda Eva » ven ago 26, 2011 9:37 pm

ok!
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