Ma voi come fate...
proprio ieri sera mio marito ha lanciato un urlo che ci mancava poco rimanesse senza voce, niente anche qua non si ascolta e dopo 10 volte che gli dici una cosa ( ovviamente stiamo parlando di Andrea ) urlo e castigo in un angolo per qualche minuto anche io penso non funzioni molto per far capire le cose, ma lo vedo un buon metodo per mettere un out-out per far calmare lui e noi e per riprendere il discorso con più calma da parte di tutti, anche quando è in castigo si parla e io tendo a spiegare le conseguenze concrete dei suoi gesti
ad esempio stasera giocavano a saltarsi addosso, ma la sorella è piccola messo in castigo gli ho fatto capire che a me piace molto che loro si mettano a giocare insieme ma il gioco deve essere sicuro perchè se qualcuno si fa male non possiamo più andare al mare uscito dal castigo hanno giocato benissimo insieme per quasi un'ora e hanno riordinato insieme ieri per la stessa situazione ci aveva tirato scemi!!!!!!!!!
ad esempio stasera giocavano a saltarsi addosso, ma la sorella è piccola messo in castigo gli ho fatto capire che a me piace molto che loro si mettano a giocare insieme ma il gioco deve essere sicuro perchè se qualcuno si fa male non possiamo più andare al mare uscito dal castigo hanno giocato benissimo insieme per quasi un'ora e hanno riordinato insieme ieri per la stessa situazione ci aveva tirato scemi!!!!!!!!!
Qui di punizione non se ne parla ancora, al massimo quando veramente sclerano con il capriccio isterico li prendo di peso e li porto in camera loro (e mi siedo con loro) finché non si calmano.
Oppure dico: se fai così me ne vado, oggi non ho la pazienza per queste cose.
Oppure, se devo convincerli a fare qualcosa che proprio non si può fare a meno di fare, c'è il solito: "lo fai contento, o lo fai piangendo?" che loro capiscono perfettamente. (anche se il 50% delle volte finisce in pianti, ma almeno li ho avvertiti)
Se non mi ascoltano perché stanno facendo un'altra cosa, alzo un po' la voce nel chiamarli. Altrimenti, se capsco che è voluto, mi metto alla loro altezza e gli chiedo di guardarmi.
però sono ancora piccoli, e se non vogliono fare una cosa mi dicono molto schiettamente di no :cisssss:
allora iniziano le trattative, o i tentativi di far sembrare la cosa divertente
Oppure dico: se fai così me ne vado, oggi non ho la pazienza per queste cose.
Oppure, se devo convincerli a fare qualcosa che proprio non si può fare a meno di fare, c'è il solito: "lo fai contento, o lo fai piangendo?" che loro capiscono perfettamente. (anche se il 50% delle volte finisce in pianti, ma almeno li ho avvertiti)
Se non mi ascoltano perché stanno facendo un'altra cosa, alzo un po' la voce nel chiamarli. Altrimenti, se capsco che è voluto, mi metto alla loro altezza e gli chiedo di guardarmi.
però sono ancora piccoli, e se non vogliono fare una cosa mi dicono molto schiettamente di no :cisssss:
allora iniziano le trattative, o i tentativi di far sembrare la cosa divertente
C'è una grande differenza tra capire il perché di un sì o no e condividerne la motivazione. Se le tue spiegazioni per lui non sono condivisibili, dal suo punto di vista è giusto non fare ciò che gli chiedi. E farlo in seguito a urli o minacce o punizioni è solo un "contentino" nei tuoi confronti, non una comprensione.
Alla sua età non riesci a discutere sulle SUE motivazioni, chiedendogli fin dalla prima richiesta cosa ne pensa lui e lasciandolo prendere parte alle decisioni?
Sono davvero tutte cose che sono condivisibili dal suo punto di vista?
Facciamo esempi?
Alla sua età non riesci a discutere sulle SUE motivazioni, chiedendogli fin dalla prima richiesta cosa ne pensa lui e lasciandolo prendere parte alle decisioni?
Sono davvero tutte cose che sono condivisibili dal suo punto di vista?
Facciamo esempi?
Sonia sono sicura che Francesco aveva ben capito ma ... vuoi mettere il provare e capire davvero il perchè del divieto?sbirulina ha scritto:Ila eccO cisa è successo ieri: eravamo a casa nuova a sistemare. Lui girpnzolava, giocava e si rendeva utile:) marco stava usando la schiuma per chiudere un buco e Francesco la voleva. Marco gli ha detto che glil'avrebbe data ma doveva aspettare che ai asciugava, gli ha spiegato il perchè non dovava toccarla prima. Francesco "si papà ho capito". Appena Marco ha girato le spalle Francesco aveva le mani appiccicose si schiuma!
Forse una risata e un "hai capito perchè non dovevi toccarla" avrebbe funzionato.
Forse.
Di sicuro stavolta ha capito bene il perché no.
Credo che, se il divieto riguarda cose pericolose, venga rispettato.
Detto ciò scappo.