Riemergo da questo incubo per un momento e ne approfitto per scrivervi.
Giovanni dorme, finalmente. Ed io, finalmente, ho almeno mezzora sola.
Da quando sono cominciate le nostre ferie, è cominciato un crescendo di attaccamento anche fisico a me da parte di Giovanni davvero sfiancante.
Non sta un momento senza me, al massimo un po' con il papà ma vuole che io stia sempre con lui, a dormire, a giocare, a correre e ciuccia a più non posso...mi sembra di essere tornata in una fase di mesi e mesi fa.
Il problema per me sarebbe relativo e superabile perchè penso ad una fase e credo non mi scoraggerei tanto se non fosse che sono molto sola durante la giornata e così, in particolare ora che sono dai miei senza Diego, sto davvero perdendo il controllo.
Siamo io e Giovanni soli fino a pranzo dove a turno arriva qualcuno della famiglia a mangiare poi fugge a lavoro. Tornano a cena, tutti, e crollano stanchissimi. Qui è posto turistico e nei week end e in alcuni mesi "caldi" ci si fa un mazzo inimmaginabile. Quindi anche i miei non posso condannarli.
MA...
Giovanni dorme solo un oretta e mezza al pomeriggio(ed io allora cerco di organizzare cena, fare doccia..)
Per il resto è sempre con me ed è estremamente richiedente, anche se lo accontento in quasi tutto (passeggiate, giri dai parenti o amichetti, giocare con lui..)poi appena la frustrazione, inevitabilmente, arriva ecco il disastro: pianti inconsolabili se non con il prenderlo in braccio.
Arrivo al punto con un esempio:
stamattina l'ho tenuto in braccio e allattato dalle 8,30 alle 10,30 e nel frattempo l'ho coccolato a letto, ho preparato e fatto colazione, ho fatto la cacca(!)e accolto un'amica, con la quale, per riuscire a parlare, ho dovuto passeggiare per un'ora andando dove voleva Giovanni.
Verso l’ora di pranzo, mentre cercavo di scaldare qualcosa e preparare la tavola, l’ho lasciato a giocare qualche minuto e lui ha pianto da subito. Io ho perso il controllo. Lui piangeva ininterrottamente e voleva che lo prendessi in braccio e gli dessi il latte ed io le ho provate tutte, parlargli, dargli il latte e metterlo giù, dargli da mangiare altro, addirittura NON CONSIDERARLO lasciandolo piangere ma dopo quasi 10 minuti stavamo impazzendo in due e poi il peggio, ho URLATO basta basta basta a due palmi dal suo naso e ho tirato un calcio a un cavalcabile vicino ai miei piedi.
Sentivo di non farcela più, volevo piangere, urlare, fuggire ma non potevo perchè ero sola con lui.
Sentivo tanta tristezza, impotenza e solitudine.
Mi odiavo e mentre già mi sentivo in colpa, ecco che non riuscivo a trattenermi e facevo ciò che più condanno. Quello che hanno sempre fatto con me, il mio punto di riferimento(fare quasi l'opposto di ciò che hanno fatto con me) è andato a farsi benedire ed io sono spaesata e non so come fare ad essere un riferimento contenitivo per mio figlio.
Quando ne parlo con gli amici più vicini a me(perché la cosa ultimamente è accaduta altre due volte) loro mi guardano con tenerezza e non sanno altro che dirmi che ho aspettative troppo alte nei confronti di me stessa, che sono una madre splendida e così via ma a me non basta, io non voglio giustificare questo mio comportamento perché io SO cosa si prova ad essere trattati male, SO che mio figlio così non crescerà meglio e anzi, SO di ferirlo e SO che queste piccole e grandi ferite resteranno nel suo cuore per sempre.
Io voglio, pretendo da me stessa di essere un riferimento solido e sereno il più possibile per il mio bambino.
E mentre lo penso, sento ancora forte dentro di me la ferita per aver avuto una mamma che non ha saputo mettere alcun limite tra me e lei, in preda agli sbalzi di umore, alle sue vicissitudini. Che mi ha sempre colpevolizzato e comunque alla fine ,sappiamo che un bambino, colpevole, si sente sempre. E lei allora aveva 20 anni…
Ma io oggi come posso fare a cambiare le cose?
Come posso ricalibrare le mie aspettative verso me stessa ma soprattutto evitare di sbroccare così con Giovanni stante una situazione che non mi permette di avere spazio per me? Perhcè io credo che la cosa che mi manca di più sia proprio un pochino di tempo per me, per scaricarmi con uno sport, attività tutta per me, caffe con amiche sola…non ho più alcun vizio, non fumo, non litigo, non leggo, niente più battaglie civili, niente!
E in più il senso di colpa mi paralizza.
Vi prego di perdonarmi se non risponderò velocemente ma davvero dipenderà dal tempo che ho, m a passerò appena posso perché ho molto bisogno di voi.
Sono affranta, triste, preoccupata per il mio piccolo.
ho bisogno di aiuto
veruz io vorrei avere la formula magica e la soluzione per te, ma non ce l'ho, e non voglio buttarti lì una banalità o un pat pat, non a te.
l'unica cosa sensata che mi viene da dirti è : prenditelo il tuo tempo!
c'è qualcosa che ami fare? bene, stabilisci un tempo e un momento in cui farlo.
ti piace chiacchierare con le amiche? ok una sera a settimana esci con le amiche e Giovanni starà con Diego, o con tua mamma o con tua suocera o, esagero, con una baby sitter. Hai bisogno di ritrovarti Veruz, hai bisogno di te stessa.
l'unica cosa sensata che mi viene da dirti è : prenditelo il tuo tempo!
c'è qualcosa che ami fare? bene, stabilisci un tempo e un momento in cui farlo.
ti piace chiacchierare con le amiche? ok una sera a settimana esci con le amiche e Giovanni starà con Diego, o con tua mamma o con tua suocera o, esagero, con una baby sitter. Hai bisogno di ritrovarti Veruz, hai bisogno di te stessa.
