partorire in clinica privata

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lenina
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Messaggio da lenina » mar lug 05, 2011 11:56 am

marte71 ha scritto:si certo, ma comunque ci vuole del tempo, magari prezioso. non so, io ho preferito così.
In questo senso non ci sono grandi differenze, le prime operazioni di rianimazione si fanno ovunque la tin serve quando la situazione si è comunque stabilizzata


marte71

Messaggio da marte71 » mar lug 05, 2011 12:14 pm

lenina ha scritto:In questo senso non ci sono grandi differenze, le prime operazioni di rianimazione si fanno ovunque la tin serve quando la situazione si è comunque stabilizzata
dipende dai problemi. ci sono stati bambini che avrebbero potuto salvarsi se ci fosse stata la tin.
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Messaggio da lenina » mar lug 05, 2011 12:16 pm

marte71 ha scritto:dipende dai problemi. ci sono stati bambini che avrebbero potuto salvarsi se ci fosse stata la tin.

Ci vuole l'unita di rianimazione (e credo che ora sia obbligatoria per lo meno qui due ospedali su due dove ho partorito l'avevano)
La tin viene comunque dopo, se c'è l'unita di rianimazione neonatale poi si può procedere al trasfermimento.
Se no non permetterebbero gli ospedali (la maggioranza) di secondo livello.
Ti ricordo che non tutte posso proprio a livello di logistica accedere a ospedali con la tin (al di la di volerlo o meno) ma non significa mettere a repentaglio la vita dei bambini (tanto per dire la tin più vicina a me era a 100 chilometri in un ospedale in cui non sarei mai andata)
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Messaggio da iaia71 » mar lug 05, 2011 12:19 pm

Scusate l'ignoranza ma cos'è la tin?
marte71

Messaggio da marte71 » mar lug 05, 2011 12:30 pm

lenina ha scritto:Ci vuole l'unita di rianimazione (e credo che ora sia obbligatoria per lo meno qui due ospedali su due dove ho partorito l'avevano)
La tin viene comunque dopo, se c'è l'unita di rianimazione neonatale poi si può procedere al trasfermimento.
Se no non permetterebbero gli ospedali (la maggioranza) di secondo livello.
Ti ricordo che non tutte posso proprio a livello di logistica accedere a ospedali con la tin (al di la di volerlo o meno) ma non significa mettere a repentaglio la vita dei bambini (tanto per dire la tin più vicina a me era a 100 chilometri in un ospedale in cui non sarei mai andata)
8 anni fa magari no?

non ho mai detto questo. ho espresso la mia opinione su quel che io avevo deciso a suo tempo, perchè lo ritenevo importante per me.
e siccome iaia parlava di roma, davo per scontato che la scelta fosse ampia.

iaia TIN = terapia intensiva neonatale.
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Messaggio da lenni » mar lug 05, 2011 3:38 pm

a parer mio non ci sono molti consigli da dare, se te la senti, se vai daccordo con la famiglia di tuo marito, se roma ti piace e non ti troveresti a disagio, e se, se, se, se... allora si...
personalmente non andrea neanche dopo morta a stare da mia suocera...
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Messaggio da acqualimpida » mar lug 05, 2011 9:37 pm

io ci vivo con mia suocera..non fatemi venire il panico :cisssss:

Iaia credo sia una scelta molto personale, dipende appunto dal rapporto che hai con i tuoi suoceri e da quali sono per te le priorità. Io ad esempio non vorrei mai correre il rischio che il mio compagno non ci fosse in sala parto o comunque in ospedale. Questa per me è la priorità e a quel punto lo seguirei pressocchè ovunque (deserto escluso). Quindi secondo me devi prima farti questa domanda..poi una curiosità? perchè escludi a priori le strutture pubbliche?
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Messaggio da acqualimpida » mar lug 05, 2011 9:47 pm

lenina ha scritto:In questo senso non ci sono grandi differenze, le prime operazioni di rianimazione si fanno ovunque la tin serve quando la situazione si è comunque stabilizzata
da come è stato spiegato a me ogni ospedale che ha un punto nascita (anche di primo livello) deve essere in grado di intervenire in caso di neccesità con le prime manovre di rianimazione, deve avere personale istruito e tutto il materiale necessario. Se poi la situazione lo richiede si dispone il trasferimento in strutture più specializzate.
Nella realtà che ho conosciuto da vicino (parlo dell'ospedale in cui ho fatto tirocinio) però mi sono resa conto che essendo casi straordinari il personale non li sa gestire e quindi non sa intervenire. Personalemente sono stata molto colpita dall'accaduto. Certo il rischio è che ci si trovi in grossi ospedali, con molta confusione, dove si viene poco seguiti, però sentirei una sicurezza diversa..
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