Pensieri in sala parto....
Pensieri in sala parto....
E sono al terzo post, e avrei tanto da dire, ma il tempo è tiranno.
In sala parto, appena finalmente la piccola è uscita, ed io l'ho toccata ancora sporca di sangue e liquido amniotico, appena ho sentito i suoi vagiti, ho pensato.
Ho pensato a mia mamma, alle sue gravidanze senza accanto un uomo che potesse sostenerla emotivamente. Le ho voluto ancora più bene.
E ho pensato alle donne, alle donne nei posti del mondo dove al tuo fianco non hai l'ostetrica, il ginecologo, il pediatra e tutto ciò che ti permettye di avere un parto sicuro.
Dove le mamme con un parto difficile devono rassegnarsi a perdere il loro bambino...o a perdere la loro stessa vita. Ho pensato e pregato per loro.
Poi ho pensato alla vita dentro di me, a fissare nella mia mente quelle sensazioni di vita nel mio grembo. Un calcetto, il singhiozzo, una manina che si agitava. "Non recidere, forbice, quel sussulto..." ho rubato e cambiato un verso di Montale, ma sono sicura che non si arrabbierà. Anche lui non voleva perdere un ricordo.
In sala parto, appena finalmente la piccola è uscita, ed io l'ho toccata ancora sporca di sangue e liquido amniotico, appena ho sentito i suoi vagiti, ho pensato.
Ho pensato a mia mamma, alle sue gravidanze senza accanto un uomo che potesse sostenerla emotivamente. Le ho voluto ancora più bene.
E ho pensato alle donne, alle donne nei posti del mondo dove al tuo fianco non hai l'ostetrica, il ginecologo, il pediatra e tutto ciò che ti permettye di avere un parto sicuro.
Dove le mamme con un parto difficile devono rassegnarsi a perdere il loro bambino...o a perdere la loro stessa vita. Ho pensato e pregato per loro.
Poi ho pensato alla vita dentro di me, a fissare nella mia mente quelle sensazioni di vita nel mio grembo. Un calcetto, il singhiozzo, una manina che si agitava. "Non recidere, forbice, quel sussulto..." ho rubato e cambiato un verso di Montale, ma sono sicura che non si arrabbierà. Anche lui non voleva perdere un ricordo.
io ho fatto un cesareo, ed ho sofferto tanto per questo... ma anche io ho subito pensato alla mia bisnonna, che, come me, non è riuscita a partorire il suo bimbo (o bimba). Loro però sono morti tutti e due, io e la mia bimba stiamo bene, perchè eravamo nel 2010 e non nel 1925, e perchè eravamo in Italia e non in un paese dove anche oggi le donne partoriscono senza nessuna assistenza in caso di bisogno!
Dare la vita è proprio un miracolo!
Dare la vita è proprio un miracolo!
Grazie per tanti motivi che non riesco a tirare fuori, ma grazieSharazade ha scritto:E sono al terzo post, e avrei tanto da dire, ma il tempo è tiranno.
In sala parto, appena finalmente la piccola è uscita, ed io l'ho toccata ancora sporca di sangue e liquido amniotic, appena ho sentito i suoi vagiti, ho pensato.
Ho pensato a mia mamma, alle sue gravidanze senza accanto un uomo che potesse sostenerla emotivamente. Le ho voluto ancora più bene.
E ho pensato alle donne, alle donne nei posti del mondo dove al tuo fianco non hai l'ostetrica, il ginecologo, il pediatra e tutto ciò che ti permettye di avere un parto sicuro.
Dove le mamme con un parto difficile devono rassegnarsi a perdere il loro bambino...o a perdere la loro stessa vita. Ho pensato e pregato per loro.
Poi ho pensato alla vita dentro di me, a fissare nella mia mente quelle sensazioni di vita nel mio grembo. Un calcetto, il singhiozzo, una manina che si agitava. "Non recidere, forbice, quel sussulto..." ho rubato e cambiato un verso di Montale, ma sono sicura che non si arrabbierà. Anche lui non voleva perdere un ricordo.