Ci andiamo correndo, amore mio. Tu sul passeggino mentre mangi la tua merenda, ansiosa di arrivare dopo aver risposto con un sonoro "sì, viva!" alla mia proposta di andare a giocare al parco.
Io felice di riflesso, felice di quella gioia bambina che tu mi hai fatto riprovare o forse provare per la prima volta.
Non vedo l'ora di arrivare per spingerti sull'altalena che ami tanto, sentirti ridere quella risata cristallina, chiedermi "ancola, ancola, fotte fotte mamma" tirando fuori la linguetta.
Non vedo l'ora di accompagnarti sullo scivolo giallo e scendere con te, sotto gli occhi divertiti - e a volte giudicanti - degli altri genitori e dei bambini.
So che giocheremo con la terra, tu ed io, duenni entrambe e a volte io più di te.
E poi ci saranno i bimbi "grandi" che tu vuoi copiare e che ci seguono ovunque, che parlano con me, che fanno a gara a chi fa meglio la ruota e a chi si arrampica più in alto, si prenderanno cura di te cercando un mio cenno di approvazione, mi chiameranno "Sole, ho perso la scarpa, mi aiuti? Sole, vieni anche tu qui con noi a giocare?" e mi godo questi momenti in cui mi sento un po' Maria Montessori, me li godo perchè forse tra qualche anno questa mamma un po' matta e giocherellona ti farà vergognare e preferirai che stia seduta sulla panchina come tutte le altre. Ma per ora no, per ora sono ancora il centro del tuo mondo, mi vuoi ancora sullo scivolo con te e io ne approfitto per gioire con te e per te e per assicurarti quella libertà di essere, di fare, di pensare che io non ho mai provato nemmeno da bambina.
Lunedì ti sei tolta le scarpe e hai iniziato a rincorrere un piccione. Io ti seguivo per controllare che non ci fossero pericoli per i tuoi piedini ma determinata a permetterti di vivere quell'esperienza a piedi nudi.
Mi hanno sgridata per questo, una mamma e una nonna. Perchè anche la loro bimba, dopo aver visto te voleva togliersi le scarpe. Le ho guardate senza rispondere e me ne sono andata sorridendo, ti ho proposto una corsa e tu sei partita a tutta velocità, con la tua corsetta sghemba e buffa, che ti guardi indietro per essere certa di non essere raggiunta e intanto ridi ridi ridi forte, sei felice.
Poi ti fermi, vedi il tuo amichetto che gioca con la sabbia e allora lo raggiungiamo, ci mettiamo per terra, riempiamo il secchio, non vedi l'ora di tirarlo su con la carrucola e far scendere la terra nel tubo setacciandola. Anche qui vengo sgridata da una mamma che fa di tutto per tenere il figlio lontano da lì e io invece addirittura ti invito a giocare con "quella schifezza" e ci metto le mani.
Di nuovo non rispondo, sorrido, mi giro, torno a giocare con te come se ci fossimo soltanto tu ed io al mondo.
Sentiamo un pianto, il tuo faccino si incupisce. Poi botte, tante, da una mamma che non sopporta i capricci. Davanti a noi.
Ti giri, ti parlo per distrarti perchè non voglio che tu veda ma anche se stai giocando so che senti tutto.
La bimba viene allontanata, fatta sedere sul muretto mentre piange disperata urlando "mamma, mamma". E intanto la mamma la ignora e tu mi guardi, la guardi quella bimba disperata e mi dici "ma.... mamma...." e in quel "ma... mamma..." c'è un milione di domande. Perchè la sua mamma non la consola? Perchè le ha fatto questo? Perchè non sente che la sta chiamando e che nel suo grido c'è tanto amore nonotante le botte ricevute, quelle botte date per dimostrare chi è più forte, che i capricci non sono tollerati, che sono cose da non fare? PERCHE' NON FAI NIENTE?
Perchè non so che cosa fare bimba mia, perchè se agissi d'istinto farei peggio, perchè è la sua mamma e tra me e lei vincerebbe lei comunque, perchè un bambino anche se maltrattato, anche se inascoltato, anche se sgridato, picchiato, ignorato, umiliato.... ama la sua mamma più di qualunque altra persona al mondo, si butterebbe nel fuoco per lei.
Ti abbraccio forte e ti chiedo scusa, con le lacrime agli occhi, per non essere l'eroe che forse credi che sia, per non saper far nulla di fronte a queste scene, per non dar voce al grido che sento in gola, per tutti questi adulti che non capiscono quanta vita c'è dentro ognuno di voi, che un capriccio non è che una richiesta di aiuto nel gestire sentimenti troppo grandi per voi, che hanno dimenticato che i bambini sono la parte migliore dell'umanità.
Tu mi abbracci a tua volta, poi mi prendi la faccia tra le mani sporche di terra e odorose di giochi, mi guardi negli occhi e mi dici "gassie mamma"
Grazie a te figlia mia, per tutto ciò che mi insegni ogni giorno, perchè mi permetti di essere piccola accanto a te, che sei grande più di me e nemmeno te ne rendi conto.
Al parco con te...
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franceschina
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- Iscritto il: lun apr 20, 2009 1:22 pm
:abbraccio:
Parole belle, sagge, vere.
Siamo mamme fortunate perchè sappiamo giocare, ridere, ritornare bambini con i nostri figli e viviamo in un mondo più bello grazie a loro.
Forse altre non ci riescono, non ne sono capaci, non posso credere che non ci invidino un po'.
Non le giustifico, mi arrabbio e mi fanno male certe scene, ma provo un po' di pena sincera anche per loro oltre che per i loro bimbi.
Parole belle, sagge, vere.
Siamo mamme fortunate perchè sappiamo giocare, ridere, ritornare bambini con i nostri figli e viviamo in un mondo più bello grazie a loro.
Forse altre non ci riescono, non ne sono capaci, non posso credere che non ci invidino un po'.
Non le giustifico, mi arrabbio e mi fanno male certe scene, ma provo un po' di pena sincera anche per loro oltre che per i loro bimbi.
Solange ha scritto:ma voi che avreste fatto, al posto mio? 'era anche la mia amica Margherita, ci siamo guardate senza sapere che dire, che fare...
Niente, probabilmente e purtroppo come te non avrei fatto niente.
Proprio per il fatto che la mamma è sempre la mamma.
Forse mi sarei solo limitata a mandare uno sguardo affettuoso a quella bimba per dirle "coraggio, non hai sbagliato tu..."