Adozioni a distanza

Viviamo insieme il percorso dell'adozione
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Vale80
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Post by Vale80 »

Ciao Floradora, vedo che sei di Genova come me.

Io ho sostenuto per quasi 10 anni una bimba in Mozambico tramite il CCS (Centro Cooperazione e Sviluppo) che ha sede a Genova in piazza Dante.
Poi, enorme delusione c'è stato tutto lo scandalo che ha visto indagati e condannati alcuni esponenti tra cui il presidente (che avevo conosciuto personalmente e che mi aveva fatto un ottima impressione).

Dopo quel brutto episodio c'è stato un reset di tuti i vertici e ora è un'organizzazione stracontrollata, nel consiglio direttivo c'è Fernanda Contri membro del CSM e dell'Antimafia...

L'anno scorso un inviato di Radio19 e Il Secolo XIX per cui lavoro ha visitato personalmente il centro in Mozambico e ha messo in contatto telefonico in diretta i bimbi sostenuti con i sostenitori.

Questo per dire che, io stessa che ho preso da loro una sonora cantonata, proprio per questo, oggi li considero un'associazione affidabile!

http://www.ccsit.org/


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nanà
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Post by nanà »

io faccio sostegno a distanza con ActionAID,abbiamo adottato a distanza una bimba e la sua comunità in etiopia.
verso una quota ogni due mesi,e loro mi inviano informazioni sui progetti educativi,di formazione,di lavoro che mettono in atto,e in piu le foto della bimba,i sui disegni e una letterina tradotta in inglese a cui io rispondo.
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Floradora
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Post by Floradora »

Vale80 wrote:Ciao Floradora, vedo che sei di Genova come me.

Io ho sostenuto per quasi 10 anni una bimba in Mozambico tramite il CCS (Centro Cooperazione e Sviluppo) che ha sede a Genova in piazza Dante.
Poi, enorme delusione c'è stato tutto lo scandalo che ha visto indagati e condannati alcuni esponenti tra cui il presidente (che avevo conosciuto personalmente e che mi aveva fatto un ottima impressione).

Dopo quel brutto episodio c'è stato un reset di tuti i vertici e ora è un'organizzazione stracontrollata, nel consiglio direttivo c'è Fernanda Contri membro del CSM e dell'Antimafia...

L'anno scorso un inviato di Radio19 e Il Secolo XIX per cui lavoro ha visitato personalmente il centro in Mozambico e ha messo in contatto telefonico in diretta i bimbi sostenuti con i sostenitori.

Questo per dire che, io stessa che ho preso da loro una sonora cantonata, proprio per questo, oggi li considero un'associazione affidabile!

http://www.ccsit.org/
Ok grazie!

(W ZENA!!!!! :love: )
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viviana.cotronix
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adozione a distanza

Post by viviana.cotronix »

L'adozione a distanza è una scelta consapevole. Si comincia scegliendo un'Associazione e un progetto di Sostengo a Distanza (s.aD.), che può essere sì "adottare" un bambino permettendogli ad esempio di andare a scuola, ma anche adottare un'istituto, una comunità, un progetto ( la costruzione di una scuola, di un pozzo, di un ospedale...). L'impegno economico di solito è molto chiaro, sia nella somma da versare, che nel tempo necessario per portare a compimento il progetto, non solo: un'Associazione seria dice sempre chiaramente quale parte della somma versata arriva direttamente al beneficiario e quale invece viene impiegata per spese amministrative o altro.
Chi si impegna nel S.aD. non si limita però a mandare i soldi ( e sperare che vengano impiegati bene...), ma diventa "attivo", costruendo un rapporto con il beneficiario del progetto, cosa che di solito comincia con uno scambio epistolare e può arrivare ad una visita del donatore in loco, a proprie spese e previo accordo con l'Associazione, perché questi viaggi non sono mai facili ed è bene farli insieme a persone che già conoscono la realtà del posto.
E, se l'Associazione scelta è una piccola organizzazione, c'è sempre la possibilità di diventarne attivista, dando il proprio lavoro nella gestione della stessa.
Lo scopo del S.aD. è quello di migliorare le condizioni di vita di persone che vivono in Paesi disagiati senza sradicarle dalla loro realtà, in modo che queste persone, una volta imparato un mestiere, preso un diploma o una laurea, possano concorrere a loro volta a migliorare le condizioni di vita della loro comunità.
I risultati ci sono: personalmente ho conosciuto ragazzi afflitti da handicap grave che sono riusciti a prendere la laurea, altri, orfani e vittime di violenza, che hanno ritrovato la serenità e la fiducia nei propri simili e adesso studiano con profitto.
Certo uno dei problemi cruciali è quello relativo alla scelta dell'Associazione cui affidarsi. In Italia ce ne sono circa 400; un primo criterio di scelta può essere quello di controllare i bilanci in rete ( ormai tutte le Associazioni mettono sul sito le loro attività, anche economiche), poi di verificare che l'Associazione sia iscritta al Centro Servizi del Volontariato della sua provincia e che sia accreditata presso l'agenzia per la Onlus ( un ente nazionale molto serio), o all'istituto Italiano della Donazione ( molto serio anche questo) o che abbia sottoscritto la Carta dei Principi per il Sostegno a Distanza: questi tre istituti infatti richiedono a chi vi si iscrive il rispetto di linee guida di correttezza e trasparenza molto precise per quel che riguarda l'utilizzo dei fondi - e quindi è una garanzia per chi decide di sponsorizzare un progetto.
Con questo, spero di essere stata abbastanza chiara e esauriente, ma se hai altre domande, mandami una mail. Buona fortuna.
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Floradora
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Post by Floradora »

viviana.cotronix wrote:L'adozione a distanza è una scelta consapevole. Si comincia scegliendo un'Associazione e un progetto di Sostengo a Distanza (s.aD.), che può essere sì "adottare" un bambino permettendogli ad esempio di andare a scuola, ma anche adottare un'istituto, una comunità, un progetto ( la costruzione di una scuola, di un pozzo, di un ospedale...). L'impegno economico di solito è molto chiaro, sia nella somma da versare, che nel tempo necessario per portare a compimento il progetto, non solo: un'Associazione seria dice sempre chiaramente quale parte della somma versata arriva direttamente al beneficiario e quale invece viene impiegata per spese amministrative o altro.
Chi si impegna nel S.aD. non si limita però a mandare i soldi ( e sperare che vengano impiegati bene...), ma diventa "attivo", costruendo un rapporto con il beneficiario del progetto, cosa che di solito comincia con uno scambio epistolare e può arrivare ad una visita del donatore in loco, a proprie spese e previo accordo con l'Associazione, perché questi viaggi non sono mai facili ed è bene farli insieme a persone che già conoscono la realtà del posto.
E, se l'Associazione scelta è una piccola organizzazione, c'è sempre la possibilità di diventarne attivista, dando il proprio lavoro nella gestione della stessa.
Lo scopo del S.aD. è quello di migliorare le condizioni di vita di persone che vivono in Paesi disagiati senza sradicarle dalla loro realtà, in modo che queste persone, una volta imparato un mestiere, preso un diploma o una laurea, possano concorrere a loro volta a migliorare le condizioni di vita della loro comunità.
I risultati ci sono: personalmente ho conosciuto ragazzi afflitti da handicap grave che sono riusciti a prendere la laurea, altri, orfani e vittime di violenza, che hanno ritrovato la serenità e la fiducia nei propri simili e adesso studiano con profitto.
Certo uno dei problemi cruciali è quello relativo alla scelta dell'Associazione cui affidarsi. In Italia ce ne sono circa 400; un primo criterio di scelta può essere quello di controllare i bilanci in rete ( ormai tutte le Associazioni mettono sul sito le loro attività, anche economiche), poi di verificare che l'Associazione sia iscritta al Centro Servizi del Volontariato della sua provincia e che sia accreditata presso l'agenzia per la Onlus ( un ente nazionale molto serio), o all'istituto Italiano della Donazione ( molto serio anche questo) o che abbia sottoscritto la Carta dei Principi per il Sostegno a Distanza: questi tre istituti infatti richiedono a chi vi si iscrive il rispetto di linee guida di correttezza e trasparenza molto precise per quel che riguarda l'utilizzo dei fondi - e quindi è una garanzia per chi decide di sponsorizzare un progetto.
Con questo, spero di essere stata abbastanza chiara e esauriente, ma se hai altre domande, mandami una mail. Buona fortuna.
Grazie, sei stata molto chiara!!
melaverde

Post by melaverde »

nanà wrote:io faccio sostegno a distanza con ActionAID,abbiamo adottato a distanza una bimba e la sua comunità in etiopia.
verso una quota ogni due mesi,e loro mi inviano informazioni sui progetti educativi,di formazione,di lavoro che mettono in atto,e in piu le foto della bimba,i sui disegni e una letterina tradotta in inglese a cui io rispondo.
anche noi a giugno 2010 abbiamo adottato un bimbo del LESOTHO
tramite actionaid
abbiamo versato la quota annuale, e abbimo ricevuto la foto, una letterina e la scheda della famiglia. :ok:
melaverde

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Post by melaverde »

nanà wrote:io faccio sostegno a distanza con ActionAID,abbiamo adottato a distanza una bimba e la sua comunità in etiopia.
verso una quota ogni due mesi,e loro mi inviano informazioni sui progetti educativi,di formazione,di lavoro che mettono in atto,e in piu le foto della bimba,i sui disegni e una letterina tradotta in inglese a cui io rispondo.
anche noi a giugno 2010 abbiamo adottato un bimbo del LESOTHO
tramite actionaid
abbiamo versato la quota annuale, e abbimo ricevuto la foto, una letterina e la scheda della famiglia. :ok:
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Scilla
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Joined: Fri Dec 15, 2006 4:55 pm

Post by Scilla »

nella mia famiglia un'adozione a distanza è finita con un affidamento e da circa 18 anni ho una sorella minore :-)
se hai bisogno di un contatto per adottare a distanza (non devi poi necessariamente prendere in affidamento qualcuno eh! questa è stata una scelta della mia famiglia) fammi sapere
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