Cara Aur,
voglio dirti che anche se io ho allattato sia il primo che il secondo mi trovo nella condizione di comprendere bene cosa provi.
Li ho allattati, sì, PERO' il primo solo 5 mesi e mezzo perché a un certo punto sembrava (per errore e ignoranza) che fosse praticamente finito il latte ed ho dovuto iniziare a svezzarlo perché, senza nessuno che mi "raddrizzasse", non riuscivo a sopportare il pensiero che potesse avere fame a causa della mia inadeguatezza, non sono riuscita a lasciarlo piangere e soprattutto non sapevo che ciucciando-ciucciando sarebbe riuscito ad ottenere quello che voleva (e pensa che non per 1 mese intero non ha bevuto
mai latte perché non voleva il biberon).
Con il secondo avrei potuto rischiare la stessa cosa ma avevo maggiori informazioni, e poi ho conosciuto NM e sono riuscita ad evitare la cavolata.
Nonostante, a differenza tua certo, abbia allattato anche il 1° ho grandi sensi di colpa per aver interrotto troppo presto.
E la cosa non è finita lì, perché anche con lo svezzamento con il primo ho fatto dei casini e il fatto che siano stati complici sia lo svezzamento tradizionale che la sua salute cagionevole, non mi consola affatto e neanche dirmi che ero inesperta!
Ce l'ho un po' con tutti: reparto maternità, pediatri, informazioni ormai obsolete diffuse da ogni mezzo di comunicazione, nonne e zie.
Pensa, più mi godo il secondo allattamento, più mi rattristo per come è andato il primo: E io, ho allattato.
Quindi capisco come ti senti ora, mi ha colpito questa frase:
AUR9 ha scritto:
Mi dico "ho fatto di tutto"... e mi rispondo "ma non abbastanza". Mi dico "col prossimo farò meglio"...e mi rispondo "ma non ho allattato lei".
E la sento mia nel sentimento.
L'unica cosa che mi dico spesso ( e la dico pure a te,) è che il primo figlio che gode inevitabilmente di particolari emozioni, che non sono le stesse per i secondi, testimoniate dalla mole di foto e riprese con cui mediamente ognuna di noi immortala ogni movimento, espressione, balbettio, avanzamento e stupidaggine della prima creaturina, è altrettanto inevitabilmente frutto dell'incoscienza (né l'età -la mia- in questo aiuta) e dell'inesperienza di mamma e papà che imparano ad esserlo proprio mentre cresce il sentimento per lui.
I secondi, d'altra parte, godono di emozioni non meno forti, ma al posto del sentimento speciale prerogativa della novità, godono del dono prezioso dell'esperienza che abbiamo fatto con i primi.
Eppure sai: non ne avrò ancora (per scelta) ma sento che solo con un 3° potrei riuscire a credere di aver davvero fatto il meglio, finalmente!
Tutto questo per pregarti di non torturarti inutilmente, credimi: sentimenti simili ne avresti provati ugualmente per un motivo a per l'altro e solo perché sei profondamente MAMMA nel cuore e nell'anima e i tuoi figli lo sentiranno e ti ameranno per questo.
Un bacio.