premi e punizioni

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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cipolla
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premi e punizioni

Messaggio da cipolla » lun feb 28, 2011 9:36 am

ecco mi chiedevo cosa ne pensavate.....serve usare il metodo delle punizioni e dei premi come si vede in alcune trasmissioni televisive o rischiamo di ottenere dei risultati controproducenti alle lunghe?.... :mumble: inizialmente mi sembrava una cosa "naturale" poi leggendo qua e là ho iniziato a dubitarne... :bacio:


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Lupina
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Messaggio da Lupina » lun feb 28, 2011 9:37 am

Guarda, io quando non avevo figli ero convinta che fosse così che si educava.

Poi mi sono accorta che il sistema funziona giusto con il cane. A volte neanche con lui.
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Saramik
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Messaggio da Saramik » lun feb 28, 2011 9:41 am

L'idea del premio come mezzo educativo non mi entusiasma, sinceramente... Però una punizione per una cosa importante secondo me ci sta tutta.... Ovvio, da una certa età in su...
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lenina
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Messaggio da lenina » lun feb 28, 2011 9:51 am

Saramik ha scritto:L'idea del premio come mezzo educativo non mi entusiasma, sinceramente... Però una punizione per una cosa importante secondo me ci sta tutta.... Ovvio, da una certa età in su...

così però è ancora peggio.
Se fai male ti capita qualcosa di brutto ma se fai bene non ti capita nulla di bello.

Tanto vale usare anche i premi no? (anzi se devo scegliere fra punizione e premio sinceramente preferisco il premio)

E se invece pensassimo che i bimbi non sbagliano apposta?
che in fondo vorrebbero accontentarci ma che non sempre sono in grado e a volte sbagliano.
Sono veramente così grossi i loro errori da meritare punizioni?
è veramente MALE che la mattina non vogliano vestirsi ad esempio e manifestino il loro malumore?

Noi sappiamo manifestare il nostro malumore in modo meno plateale ma comunque spesso facciamo le cose contro voglia.

Solo che noi sappiamo PERCHè dobbiamo farle (e nonostante tutto ci lamentiamo)

Un bimbo anche di 6-7 anni non capisce perchè debba assolutamente andare ogni giorno a scuola.
Perchè non possa mangiare quello che vuole.

Capisce già che un vaso è fragile ma non ne capisce più di tanto il valore e comunque se lo rompe non lo fa apposta.

Premi e punizioni partono dall'idea che comunque i bimbi vadano "addestrati" e che debbano fare il bene per ricevere qualcosa, e non fare male per non essere puniti.

Che poi a volte siamo comodo è venga naturale è indubbio eh (la teoria è un discorso la pratica un altro)

Ma non insegnano nulla se non a essere omini addestrati e perdono efficacia man mano che il bimbo diventa indipendente e cresce (e allora siamo sicuri di averlo "educato"?)
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lenina
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Messaggio da lenina » lun feb 28, 2011 9:55 am

Poi detto tutto quello che ho detto ci sono mattine in cui davvero non so cosa fare eh.
Gli parlo tranquilla, mi arrabbio, gli prometto, lo minaccio ma non si ottiene nulla (come quella appena passata in cui ha iniziato a piangere perchè avevo aperto le persiane e smesso quando gli ho messo la giacca per andare all'asilo)
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Giusy79
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Messaggio da Giusy79 » lun feb 28, 2011 10:24 am

Le punizioni con mio figlio non servono anzi di più lo fanno intestardire..che poi non so di che punizioni parlate voi ma ogni tanto quando proprio esagera lo facciamo andare nell' altra stanza a calmarsi o lo ignoriamo mentre a volte e mi sento male ogni volta che succede mi scappa la carezza-schiaffetto dietro la nuca e a lui non gliene può fregar di meno urla e poi ripete esattamente la stessa cosa, in quel caso serve di più la distrazione ossia spostare la sua attenzione verso qualcos'altro tipo se scrive i mobili con il gesso non lo punisco ma gli porgo la lavagnetta e gli dico non vai più comodo qui? ..e neanche i premi gli ho mai utilizzati solo quando fa qualcosa di positivo tipo mettere i giocattoli apposto o che sò mangiare bene da solo o fare le coccole al fratellino oppure ieri che l'ho portato a Messa e lui è stato bravissimo..allora siamo tutti un proliferare di bravo e non gli facciamo mancare neanche gli applausi che gli piacciono molto..almeno questa è la mia esperienza con un bimbetto dal carattere molto forte.. :bacio:
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Messaggio da lenina » lun feb 28, 2011 10:31 am

per me la cosa più difficile è proprio accettare che lui non abbia voglia di fare quello che in quel momento va fatto.

Di mangiare a ora di pranzo invece che continuare a giocare, di cambiarsi quando è ora di uscire, di lavarsi quando è sporco, di smettere di lanciare le cose quando si diverte a farlo...

So che è ovvio che a volte io debba impormi e fine e so che è altrettanto ovvio che lui si opponga, che sarebbe bene semplicemente accettare il fatto che lui non ne abbia voglia e lo mostri a modo suo.

Ma se a mente fredda lo capisco benissimo sul momento quando al mattino lotto per vestirlo mentre lui cerca di scappare.

Lotto per lavargli i denti

Lotto per fargli fare colazione e non giocare con i dinosauri (di solito il compromesso è mentre mangi mettiamo un po' di dinosauri così giochi pure un po') (che poi me ne fa niente che vada digiuno eh tanta a mezza mattinata mangiano il fatto è che se non ha fatto colazione poi non vuole uscire)

Poi gli metto la giacca usciamo e tutto passa.
Perchè per lui la noia è proprio prepararsi e dover fare queste cose.

e quando non lotto io lottano gli altri.

Ecco so che è normale che non ne abbia voglia.
So che è giusto che lo dimostri.

Ma sul momento lo strozzerei :occhiodibue:
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LauraDani
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Messaggio da LauraDani » lun feb 28, 2011 10:31 am

ma di che età stiamo parlando?
perchè secondo me le punizioni (e i premi) possono anche avere un senso, ma dipende appunto da che età ha il bambino
mia figlia ha 16 mesi e per me non hanno senso nè punizioni nè premi: se la punissi per qualcosa che fa (o no fa) alla fine lei (forse) si comporterebbe come voglio io solo per paura o per ricatto
è troppo piccola, non ha la possibilità di scegliere se fare o non fare una cosa, c'è solo quello che sente lei, dunque se non può scegliere che senso ha punirla?
un bambino di 7 anni sa che se tira la coda al gatto gli fa male e può scegliere di non tirarla, può sapere che a lanciare un libro in testa ad un altro bambino gli fa male e può scegliere di non farlo
in quei casi, forse, può avere senso dire al bambino che, se non riesce a comportarsi bene, ci saranno conseguenze (ecco, poi bisogna anche intendersi sulle "punizioni")
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