ridere della mafia?
ridere della mafia?
su facebook un giornale locale riportava un libro di castronerie raccolte durante gli interrogatori di pentiti e indagati per mafia.
il sottotitolo riporta che "...della mafia si può, anzi si deve ridere...."
io ho commentato, impulsivamente, che "no, non si deve....non si deve ridere della mafia, perchè così facendo la si fa diventare come cosa da niente, e invece la mafia è qualcosa di terribilmente mostruoso e da combattere con tutte le forze. ridendone si vanificano gli sforzi della lotta."
ovviamente sto parlando non solo della mafia delle stragi, del sacco di Palermo, dello Stato deviato, del pizzo, ma anche e soprattutto dell'atteggiamento dell'essere mafioso, di chi si sente, nel suo piccolo, più potente degli altri, tanto da sottolinearlo e farlo riconoscere.
voi che ne pensate?
il sottotitolo riporta che "...della mafia si può, anzi si deve ridere...."
io ho commentato, impulsivamente, che "no, non si deve....non si deve ridere della mafia, perchè così facendo la si fa diventare come cosa da niente, e invece la mafia è qualcosa di terribilmente mostruoso e da combattere con tutte le forze. ridendone si vanificano gli sforzi della lotta."
ovviamente sto parlando non solo della mafia delle stragi, del sacco di Palermo, dello Stato deviato, del pizzo, ma anche e soprattutto dell'atteggiamento dell'essere mafioso, di chi si sente, nel suo piccolo, più potente degli altri, tanto da sottolinearlo e farlo riconoscere.
voi che ne pensate?
Io non so che dirti,
da qui la mafia (ma anche le altre organizzazioni malavitose) la percepisco come una cosa “astratta”, una striscia quotidiana nei giorni e alla tv. So che esite, ogni giorno se ne parla ma “rigurda altri”, inteso come persone o luoghi.
Perché non provi a raccaontarci la tua esperienza personale così magari abbiamo un confronto (o meglio ho, parlo per me magari altri/e provano la tua stessa percezione) di esperienze su cui riflettere?
Non dico di vivere in un mondo dorato, so pure io che a volte per una visita se ha la conoscenza la fai prima, se cerchi un posto di lavoro se qualcuno ti prensenta hai più chance ecc
Però non è che queste cose le vedo come “mafiose”, le vedo più come “italian style” :occhiodibue: :mumble: :flaming:
da qui la mafia (ma anche le altre organizzazioni malavitose) la percepisco come una cosa “astratta”, una striscia quotidiana nei giorni e alla tv. So che esite, ogni giorno se ne parla ma “rigurda altri”, inteso come persone o luoghi.
Perché non provi a raccaontarci la tua esperienza personale così magari abbiamo un confronto (o meglio ho, parlo per me magari altri/e provano la tua stessa percezione) di esperienze su cui riflettere?
Non dico di vivere in un mondo dorato, so pure io che a volte per una visita se ha la conoscenza la fai prima, se cerchi un posto di lavoro se qualcuno ti prensenta hai più chance ecc
Però non è che queste cose le vedo come “mafiose”, le vedo più come “italian style” :occhiodibue: :mumble: :flaming:
cercare di fare il furbetto perchè hai la conoscenza e la raccomandazione, perchè lo fanno tutti, sarà pure "italian style" (ed è un modo di essere esecrabile comunque), tuttavia ha un sostrato mafioso, perchè la mafia è nata proprio così, ovvero una congrega di persone che si aiutavano l'un l'altro per ottenere servizi migliori e "saltare la fila"Elly ha scritto:da qui la mafia (ma anche le altre organizzazioni malavitose) la percepisco come una cosa “astratta”, una striscia quotidiana nei giorni e alla tv. So che esite, ogni giorno se ne parla ma “rigurda altri”, inteso come persone o luoghi.
Non dico di vivere in un mondo dorato, so pure io che a volte per una visita se ha la conoscenza la fai prima, se cerchi un posto di lavoro se qualcuno ti prensenta hai più chance ecc Però non è che queste cose le vedo come “mafiose”, le vedo più come “italian style” :occhiodibue: :mumble: :flaming:
sarà che vivo in sicilia, sarà che la provincia di trapani sia tra le più mafiose d'italia, riguardo le "famiglie", ma qui si nota davvero come l'essere mafioso permei forse un po' tutti, in certi atteggiamenti anche inconsci.
Elly ha scritto:Io non so che dirti,
da qui la mafia (ma anche le altre organizzazioni malavitose) la percepisco come una cosa “astratta”, una striscia quotidiana nei giorni e alla tv. So che esite, ogni giorno se ne parla ma “rigurda altri”, inteso come persone o luoghi.
Perché non provi a raccaontarci la tua esperienza personale così magari abbiamo un confronto (o meglio ho, parlo per me magari altri/e provano la tua stessa percezione) di esperienze su cui riflettere?
Non dico di vivere in un mondo dorato, so pure io che a volte per una visita se ha la conoscenza la fai prima, se cerchi un posto di lavoro se qualcuno ti prensenta hai più chance ecc
Però non è che queste cose le vedo come “mafiose”, le vedo più come “italian style” :occhiodibue: :mumble: :flaming:
ma pensi che a milano non esita?
forse è meno agli occhi di tutti,ma è presente purtroppo..
al sud c'è molto l'atteggiarsi da mafioso...
non si puo' ridere della mafia e onore a chi la combatte da sempre.
nene70 ha scritto:ma pensi che a milano non esita?
forse è meno agli occhi di tutti,ma è presente purtroppo..
al sud c'è molto l'atteggiarsi da mafioso...
non si puo' ridere della mafia e onore a chi la combatte da sempre.
certro che lo so che esite, ma facevo un paragone sul mio tran-tran. il mio paese, dove vado al lavoro, il tragitto per andarci, il supermercato.
io non vivo in Sicilia, qui cerchiamo di non diventare preda della "Sacra corona unita", però non credo che lì, come al nord, trovi il mafioso con il fucile in spalla che ti ricorda che esiste la mafia.Elly ha scritto:certro che lo so che esite, ma facevo un paragone sul mio tran-tran. il mio paese, dove vado al lavoro, il tragitto per andarci, il supermercato.
La mafia è nei palazzi di comando, indossa giacca e cravatta e corre su bolidi, ad occhio nudo non la vediamo, ma decide in ogni momento della nostra vita, della vita delle nostre città, a Milano come a Napoli oppure a Catania.
Non credo sia proficuo sentirsi in una botte di ferro perché non se ne percepisce la presenza.
Elly ha scritto:certro che lo so che esite, ma facevo un paragone sul mio tran-tran. il mio paese, dove vado al lavoro, il tragitto per andarci, il supermercato.
sai a volte la mafia è presente per vie indirette..
ilsuper dove vai ad esempio..
magari risalendo alle proprietà, si viene a scoprire che è gestito da società che a loro volta appartengono alla mafia..
idem per la società dei bus..
Sono d'accordo con Viola.
ANzi, forse perchè più impercettibile non te ne accorgi.
Sembra la nebbia, che finchè ci sei dentro non te ne accorgi più di tanto, appena ne esci vedi subito la differenza.
Se sia giusto riderne non so che dire, sono indecisa.
Mi verrebbe da dire di sì.
Perchè la mafia non deve far paura, perchè deve essere ridotta "al minimo" per fare in modo che la gente abbia il coraggiodi ribellarsi, al sud come al nord.
QUello che Elly chiama Italian style, è anche quello che nel resto del mondo conoscono di noi, e di certo non ci fa onore.
ANzi, forse perchè più impercettibile non te ne accorgi.
Sembra la nebbia, che finchè ci sei dentro non te ne accorgi più di tanto, appena ne esci vedi subito la differenza.
Se sia giusto riderne non so che dire, sono indecisa.
Mi verrebbe da dire di sì.
Perchè la mafia non deve far paura, perchè deve essere ridotta "al minimo" per fare in modo che la gente abbia il coraggiodi ribellarsi, al sud come al nord.
QUello che Elly chiama Italian style, è anche quello che nel resto del mondo conoscono di noi, e di certo non ci fa onore.