La compagna del papÃ
Ti ringrazio Chloe.Chloe83 ha scritto:Ma anche no, ma proprio no.
Avrebbe due figure materne (forse, nemmeno è certo) se fosse, che so, la mamma affidataria.
Ma la compagna del padre non è una figura genitoriale, non è un'altra mamma. E' la compagna del padre. Può avere, se molto coinvolta nella crescita della bimba, una figura educativa, certo. Ma non diventare mamma "acquisita". Non giova a nessuno creare confusione su questo, e leggendo Jersey a me pare sia stata molto brava a non confondere i ruoli neppure per quanto riguarda il suo compagno.
La tua ottica mi sembra incentrata sull'adulto (un adulto che può scegliere di frequentare o meno una persona con figli, e valutare se e quanto sarà capace di interagire con un bambino senza assumere ruoli indebiti) e non sul bambino.
Non si può imporre un'altra figura materna/paterna a un bambino solo perchè "altrimenti questa persona deve rinunciare a fare il genitore". E certo che deve rinunciare a fare il genitore (del figlio del compagno/a): non lo è!
E' proprio quel "non lo è" che voglio farle capire.
Lei può benissimo proporre e interessarsi, ma non può decidere. Così come fa Paolo. a volte mi prende in disparte (ecco, MAI davanti ad Alessia) e mi dice quello che pensa su certe cose, poi sta a me decidere cosa fare.
Vorrei che lo stesso fosse nella coppia papà-compagna. Lei è libera di dire la sua, sempre non davanti ad Alessia, ma la decisione finale spetta al papà o a me.
:cisssss: Grazie Cate, anni e anni di esperienza e di rospi ingoiati.caterina ha scritto:Jersey, io leggo e ti ammiro.
Io sarei già andata a casa loro e le avrei strappato gli occhi.
Brava, brava brava.
Mi sono sopresa io stessa del mio comportamento! :cisssss:
Mmmm...vuoi mica un bel ragazzo alto e moro come marito? :cisssss:losbanos ha scritto:Io non mi sono mai permessa di interferire con le decisioni (giuste o sbagliate) che la mamma della figlia di mio marito ha preso nei confronti di sua figlia. Di SUA figlia, appunto.
fermo restando che una tiratina di orecchie la farei al papà che non è stato corretto nel non mettere lui per primo in chiaro che le decisioni di qualunque tipo sulla bambina vanno prese assieme alla madre biologica e basta, io non condivido questa idea di plurigenitorialità, si può diventare comunque delle belle figure di riferimento, senza confondere la bambina su chi in prima persona ha il ruolo genitoriale.StefanoD ha scritto:scusa, ma vuol dire che quando avrai un compagno gli impedirai di essere una figura maschile di riferimento di tipo "paterno" e gli dirai "tu non sei suo padre, lascia che ci pensi lui ad esserlo"?
Credo tu debba accettare che, nonostante tu sia la mamma biologica, adesso lei di figure di riferimento femminili "materne" ne ha due.
Altrimenti i nonni si sostituiscono alle mamme, o le sorelle maggiori decidono su competenze che sono solo dei genitori (è successo da me qualche giorno fa, ed ho immediatamente messo in chiaro che questo ruolo spetta esclusivamente a me)I
Grazie dell'intervento Viola.
Sulla tiratina d'orecchie al papà....il problema è che lui è sempre stato messo in disparte dai suoi genitori (i nonni di Alessia) che, nei primi anni, hanno sempre tolto a lui i suoi doveri e se li sono accollati...non so se mi sono spiegata bene...quindi per lui è normale che qualcun altro decida al suo (nostro posto).
Su questo purtroppo non credo di poter lavorare molto, visto che dovrei andare a "tirare le orecchie" a due adulti con cui non ho nemmeno un buon rapporto.
Sulla tiratina d'orecchie al papà....il problema è che lui è sempre stato messo in disparte dai suoi genitori (i nonni di Alessia) che, nei primi anni, hanno sempre tolto a lui i suoi doveri e se li sono accollati...non so se mi sono spiegata bene...quindi per lui è normale che qualcun altro decida al suo (nostro posto).
Su questo purtroppo non credo di poter lavorare molto, visto che dovrei andare a "tirare le orecchie" a due adulti con cui non ho nemmeno un buon rapporto.
Bravissima..questo è l'atteggiamento giusto!Jersey ha scritto:Per i capelli, sono stata due giorni chiusa in casa armata di ventolin e valeriana per calmarmi.
Al terzo giorno l'ho chiamato e, con una calma che non so nemmeno dove ho trovato, gli ho spiegato che mi sono sentita rimpiazzata nel mio ruolo, che ho sempre portato io Alessia dal parrucchiere ed era un nostro momento mamma-figlia. Gli ho detto come mi ha fatto male. Poi gli ho spiegato che le tenevo i capelli lunghi, così potevamo legarli e non si ingarbugliavano troppo, mentre con quel taglio non mi era possibile (Alessia ha i capelli ricci e si annodano subito).
Il fatto è che abbiamo litigato tanto in passato, adesso è un periodo in cui andiamo d'accordo (io e il papà di Alessia) e al pensiero di parlare con lui, che potrebbe tranuillamente travisare e iniziare a litigare di nuovo, mi viene la nausea!