Sotto la neve col nonno
Sotto la neve col nonno
In questa foto compare la rachele con una maglia della moglie di mio padre addosso a mò di camicia da notte.
Location: la casa in montagna di mio padre.
Quando: domenica sera
Come spesso accade domenica eravamo a casa di miopadre per pranzo, in una località a circa 1 ora di distanza da dove abito, nelle prime colline modenesi (vicino castelvetro).
All'ora di andare verso casa, ci accorgiamo con sgomento che sulla strada ci sono circa 15 cm di neve.
Io ne ho il terrore e 7 non ha mai guidato con la neve.
Infatti non prende bene una salita e la macchina sguiscia via e tra poco non veniamo investiti.
Molto bene.
Per fortuna mio padre era ancora nei paraggi e ci è venuto in soccorso.
In qualche modo, tutta in retromarcia, abbiamo riportato la macchina sotto casa di mio padre.
Bloccati.
Abbiamo passatola notte lì, in questa casa che sembra quella delle bambole, dalle finestre piccine la vista del castello imbiancato, fiocchi grossi come lenzuola che scendevano dal cielo, bimbi che giocavano nelle piazzetta del paese.
E siamo stati lì, a goderci il papà/nonno (lui si fa chiamare PANO infatti, che è un incrocio tra papà e nonno).
Rachele in braccio a lui davanti al camino a leggere libri, lui che la carezzava e la baciava e diceva : non ci posso credere che sia così dolce, è stupenda.
Lei che si voltava verso di lui, diceva "nonno" e gli sorrideva.
Io e 7 che ci siamo messi gli scarponi, cappelli e giacche e siamo andati a fare una passeggiata sotto la neve lasciando 10 minuti Rachele col nonno e "la nonna di legno" come si fa chiamare lei.
Non avevamo cambio, solo 1 pannolino per rachele.
Abbiamo dormito in mutande noi e con quella maglia rachele.
Andava in giro per questo sottotetto con i piedini scalzi e la maglia che toccava terra come un meraviglioso fantasmino.
E alla mattina, appena sveglia, si è guardata intorno e ha detto "nonno!".
Vederela faccia di mio padre che viene abbracciato con la rincorsa da Rachele...non ha davvero prezzo...
Location: la casa in montagna di mio padre.
Quando: domenica sera
Come spesso accade domenica eravamo a casa di miopadre per pranzo, in una località a circa 1 ora di distanza da dove abito, nelle prime colline modenesi (vicino castelvetro).
All'ora di andare verso casa, ci accorgiamo con sgomento che sulla strada ci sono circa 15 cm di neve.
Io ne ho il terrore e 7 non ha mai guidato con la neve.
Infatti non prende bene una salita e la macchina sguiscia via e tra poco non veniamo investiti.
Molto bene.
Per fortuna mio padre era ancora nei paraggi e ci è venuto in soccorso.
In qualche modo, tutta in retromarcia, abbiamo riportato la macchina sotto casa di mio padre.
Bloccati.
Abbiamo passatola notte lì, in questa casa che sembra quella delle bambole, dalle finestre piccine la vista del castello imbiancato, fiocchi grossi come lenzuola che scendevano dal cielo, bimbi che giocavano nelle piazzetta del paese.
E siamo stati lì, a goderci il papà/nonno (lui si fa chiamare PANO infatti, che è un incrocio tra papà e nonno).
Rachele in braccio a lui davanti al camino a leggere libri, lui che la carezzava e la baciava e diceva : non ci posso credere che sia così dolce, è stupenda.
Lei che si voltava verso di lui, diceva "nonno" e gli sorrideva.
Io e 7 che ci siamo messi gli scarponi, cappelli e giacche e siamo andati a fare una passeggiata sotto la neve lasciando 10 minuti Rachele col nonno e "la nonna di legno" come si fa chiamare lei.
Non avevamo cambio, solo 1 pannolino per rachele.
Abbiamo dormito in mutande noi e con quella maglia rachele.
Andava in giro per questo sottotetto con i piedini scalzi e la maglia che toccava terra come un meraviglioso fantasmino.
E alla mattina, appena sveglia, si è guardata intorno e ha detto "nonno!".
Vederela faccia di mio padre che viene abbracciato con la rincorsa da Rachele...non ha davvero prezzo...
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