Lella ha scritto:Che tenerezza ALex e che conclusione intelligente!
E' vero comunque l'età dell'infanzia si sta riducendo lo dicono anche gli esperti, è un peccato davvero ma la responsabilità è nostra, inteso nostra come generazione, probabilmente.
ma perchè, Lella??
Onestamente non la sento come una responsabilità della nostra generazione. Intesa come genitori.
Anzi.
Sono fenomeni che sfuggono al nostro controllo, che vengono dal gruppo dei pari e dal tipo di società (veloce, dell'immagine, tecnologica) in cui ci troviamo a vivere.
Io ricordo di aver smesso di giocare, quel giorno esatto in cui mi sono trovata con una barbie in mano e mi sono detta "oddio che cavolo sto facendo", a dodici-tredici anni.
So che per i miei figli (forse in quanto maschi sarà un po' più lungo il processo) non sarà così, eppure mi dico che c'è tutto il tempo per facebook e compagnia bella.
No, lella, secondo me non siamo noi che "rubiamo" l'infanzia.
Non so tu, ma io non vedrei male la calma dei ritmi della nostra generazione, i cui sedici-diciassettenni equivalgono ai dodici-tredicenni di adesso; i cui dodicenni di allora sono i bambini delle elementari di adesso.
E' inevitabile, temo.
Ma non la sento come una cosa che parte da noi genitori.
Se proprio si vuol dire che dipende dalla nostra generazione, lo accetto nel senso di: generazione = società.
Ma ciò che incide, a parer mio, sono quegli aspetti della società che il singolo senza potere sui media controlla meno (pubblicità, omologazione, bisogni indotti).