Il meglio è il peggior nemico del bene
non credo che si possa confrontare una politica aziendale ad una gestione domestica-famigliare.
Il meglio è il peggior nemico del bene.
vista in un ottica commerciale, porta ad una gestione economica dell'azienda, e se per meglio s'intende l'incapacità di contenere i costi, è abbastanza palese il significato di questa frase nel momento i cui s'intende il bene in termini di profitti
se io azienda nelle mia struttura apporto migliorie superiori alla mia possibilità di gestione, ne verranno a soffrire i miei guadagni, per cui nel momento che volessi comunque mantenerli elevati, dovrei intervenire sull'offerta quindi alzare i prezzi della mia opera.
ed ecco che Il meglio è il peggior nemico del bene.
mi sa che ho detto un mare di cazz.....te
Il meglio è il peggior nemico del bene.
vista in un ottica commerciale, porta ad una gestione economica dell'azienda, e se per meglio s'intende l'incapacità di contenere i costi, è abbastanza palese il significato di questa frase nel momento i cui s'intende il bene in termini di profitti
se io azienda nelle mia struttura apporto migliorie superiori alla mia possibilità di gestione, ne verranno a soffrire i miei guadagni, per cui nel momento che volessi comunque mantenerli elevati, dovrei intervenire sull'offerta quindi alzare i prezzi della mia opera.
ed ecco che Il meglio è il peggior nemico del bene.
mi sa che ho detto un mare di cazz.....te
ma certo, a ragionar così non ci vedo nulla di male, peccato però che nella pratica sia facile andare a finire come dice Rie qui sotto.....vavi ha scritto:Ma questo e' un problema diverso, il non saper godere di quello che si ha.
Ma una cosa non esclude l'altra a mio avviso, posso amare un figlio con tutta me stessa e contemporaneamente desiderarne due. No?
Rie ha scritto:Vavi, io la leggerei anche alla luce di un mio personale difetto.
L'aspirare al meglio alle volte paralizza perché nel passare dal sogno alla realtà si è insoddisfatti dello scarto.
Talmente insoddisfatti che non si riesce a concentrarsi secondo i parametri della concretezza e realizzare - davvero - quanto possibile.
Così i sogni restano nell'empireo, l'azione sfuma, la creazione sublime di cui non si è capaci rimane frustrata, il traguardo alla portata inattuato.
Dal punto di vista di un'azienda, nel mio lavoro ne ho viste tante, riodotte così... grandi progetti, grande idee, immobilismo perché non ci si accontenta.
Di contro, piccoli "imprenditori operai" che pian piano fanno crescere la loro.
Detto fra noi, non oserei mettermi quel motto in una presentazione, dove forse è abituale lo stile da venditori di fumo.
Ma trovo che l'averlo fatto non sia male, se lo scopo era dai venditori di fumo distinguersi...
anche io l'ho sempre letta nell'ottica proposta da maddalena, ossia di chi, per inseguire improbabili e chimerici ideali, non concretizza mai l'azione in un mediocre ma reale bene.
esempio: se voglio fare qualcosa, prima la faccio a livello medio, poi semmai la miglioro (che nel tuo caso equivale a passare da una casa piccola ad una grande e poi da questa ad una villetta), ma non sto a vivere in una topiaia (potendo andare in una casa piccola e decorosa) solo perchè inseguo l'idea della villa.
esempio: se voglio fare qualcosa, prima la faccio a livello medio, poi semmai la miglioro (che nel tuo caso equivale a passare da una casa piccola ad una grande e poi da questa ad una villetta), ma non sto a vivere in una topiaia (potendo andare in una casa piccola e decorosa) solo perchè inseguo l'idea della villa.
quindi ... il meglio PUO' DIVENIRE il peggior nemico del bene
ma non e' detto che lo faccia. Giusto?
E' la certezza di conseguenzialita' che non mi trova d'accordo, perche' secondo me spesso "meglio e' semplicemente piu' di bene" senza tante pippe.
O sono io che ragiono in modo troppo semplice e diretto? Eppure anch'io non sono per niente perfezionista e un po' ... com'era Tere'? sciue sciue' :vavi:
ma non e' detto che lo faccia. Giusto?
E' la certezza di conseguenzialita' che non mi trova d'accordo, perche' secondo me spesso "meglio e' semplicemente piu' di bene" senza tante pippe.
O sono io che ragiono in modo troppo semplice e diretto? Eppure anch'io non sono per niente perfezionista e un po' ... com'era Tere'? sciue sciue' :vavi:
scusate non ho letto tutto. io questa frase la interpreto al contrario.
cioè se uno punta a stare meglio non punta a stare proprio bene.
faccio un esempio
quando mi arriva un paziente chiedendo di star solo un po' meglio, io in genere gli rispondo che non posso accettare questo obiettivo. per me l'obiettivo sensato è stare bene, no un po' meglio. perchè accontentarsi?
cioè se uno punta a stare meglio non punta a stare proprio bene.
faccio un esempio
quando mi arriva un paziente chiedendo di star solo un po' meglio, io in genere gli rispondo che non posso accettare questo obiettivo. per me l'obiettivo sensato è stare bene, no un po' meglio. perchè accontentarsi?
Giusto.vavi ha scritto:quindi ... il meglio PUO' DIVENIRE il peggior nemico del bene
ma non e' detto che lo faccia. Giusto?
E si spera che non divenga tale...
Se però leggi Laura e Silvi sembra che il bene possa essere PIU' del meglio.
Oh, ciascuno interpreta diversamente questa frase.
Vuoi vedere che l'hanno messa nella presentazione per fare i sibillini e attirare l'attenzione? In tal caso ritiro le riserve sul loro marketing ahahahah!
Rie ha scritto:Giusto.
E si spera che non divenga tale...
Se però leggi Laura e Silvi sembra che il bene possa essere PIU' del meglio.
Oh, ciascuno interpreta diversamente questa frase.
Vuoi vedere che l'hanno messa nella presentazione per fare i sibillini e attirare l'attenzione? In tal caso ritiro le riserve sul loro marketing ahahahah!
questo è poco ma sicuro