oppure............Cos73 ha scritto:E poi si dice che non è una religione colpevolizzante... le tue sofferenze sono frutto della tua libertà. Tiè.
rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori
no no mirko io non mi sento denigrata era per portare il discorso al di fuori del cristianesimo, era per portarlo su un esperienza religiosa generale. non volevo portarti al solito ragionamentomirko, non rivoltare il senso di cio che dico, la vita non se la da da sola il bambino, e non la dai nemmenso "solo" tu in quanto padre, c'è un passo in piu che tu non puoi programmare, ossia se un figlio ci sara, come sara, cosa fara e dove andra..tutto quasto non è in mano solo tua, ci sono in gioco delle liberta.Mirko e i furetti ha scritto:ma non finisci nemmeno di leggere?
ti sembro onnipotente e onnisciente?
un bambino ha libertà di nascere malformato?
un padre a libertà di non morire in un incidente sul lavoro?
si stava parlando di questo.
la liberta di decidere se avere o no un figlio.
la liberta di educarlo o no
la liberta di dargli la liberta di scelta
il bambino non decide di essere malformato e nemmeno tu, cosi come non decide di essere semplicemente tuo figlio, il passo della liberta è successivo a qualcosa che tu non puoi controllare.
il fatto è che se un bambino c'è, ed è malformato, la tua liberta puo decidere se accoglierlo o no, se amarlo o no e d li la sfida di chiedersi il perche e il senso di un dolore cosi.
dio non è cattivo e se permette che un bambino nasca cosi è perche questo bambino ha da dare molto ha da insegnare qualcosa al mondo ha da essere amato come e di piu di un bambino sano.
sai cos'è? che la sofferenza ci fa paura, il dolore ci fa paura perche è vuoto di significato è vuoto di senso. ma il dolore fa parte della vita, e in quanto tale va accolto e affrontato.
un padre una madre non vorrebbe mai morire prima di un figlio, ma succede, purtroppo succede il dolore è indicibile e ingiudicabile.
ma non succde perche Dio è un padre malfidato
non è un abbraccio è un dolore incolmabile, che niente puo colmare, la fede da pace. sai perche? per chi crede, chiaro, perche non si è soli. perche il dolore è accolto da altri uomini che condividono il tuo dolore, e penso che questa esperienza sia propria dell'uomo non solo del cristiano.certo.
quando ad un padre viene tolto il figlio o ad un figlio il padre (e uso il verbo in questa maniera perché si pensa che tutto derivi dalla bontà divina) immagino che abbraccio amorevole si sente.
chi è solo è perduto.
ti lamenti che sei denigrata?
potrei farlo anche io in quanto "relativista" (a proposito sto ancora aspettando una replica che abbia un senso).
posso solo immaginare cosa faresti se a causa della religione altrui i tuoi diritti venissero negati.
saluti democratici
Mirko
lely si stava parlando della presenza del male nel mondo e del fatto che un dio onnipotente onnisciente e buono non è compatibile con questo male.lely ha scritto:mirko, non rivoltare il senso di cio che dico, la vita non se la da da sola il bambino, e non la dai nemmenso "solo" tu in quanto padre, c'è un passo in piu che tu non puoi programmare, ossia se un figlio ci sara, come sara, cosa fara e dove andra..tutto quasto non è in mano solo tua, ci sono in gioco delle liberta.
la liberta di decidere se avere o no un figlio.
la liberta di educarlo o no
la liberta di dargli la liberta di scelta
il bambino non decide di essere malformato e nemmeno tu, cosi come non decide di essere semplicemente tuo figlio, il passo della liberta è successivo a qualcosa che tu non puoi controllare.
il fatto è che se un bambino c'è, ed è malformato, la tua liberta puo decidere se accoglierlo o no, se amarlo o no e d li la sfida di chiedersi il perche e il senso di un dolore cosi.
dio non è cattivo e se permette che un bambino nasca cosi è perche questo bambino ha da dare molto ha da insegnare qualcosa al mondo ha da essere amato come e di piu di un bambino sano.
sai cos'è? che la sofferenza ci fa paura, il dolore ci fa paura perche è vuoto di significato è vuoto di senso. ma il dolore fa parte della vita, e in quanto tale va accolto e affrontato.
un padre una madre non vorrebbe mai morire prima di un figlio, ma succede, purtroppo succede il dolore è indicibile e ingiudicabile.
ma non succde perche Dio è un padre malfidato
bella frase.lely ha scritto: non è un abbraccio è un dolore incolmabile, che niente puo colmare, la fede da pace. sai perche? per chi crede, chiaro, perche non si è soli. perche il dolore è accolto da altri uomini che condividono il tuo dolore, e penso che questa esperienza sia propria dell'uomo non solo del cristiano.
chi è solo è perduto.
cambiano l'ordine degli addendi il risultato non è che cambi tanto.lely ha scritto:no no mirko io non mi sento denigrata era per portare il discorso al di fuori del cristianesimo, era per portarlo su un esperienza religiosa generale. non volevo portarti al solito ragionamento
chiesa= nego la liberta
nun se ne po piu de sta cosa
saluti liberi
Shomer ma mi laillahMirko e i furetti ha scritto:lely si stava parlando della presenza del male nel mondo e del fatto che un dio onnipotente onnisciente e buono non è compatibile con questo male.
hai qualcosa da dire a riguardo?
perché questo è il tema sollevato.
il nubifragio in pakistan che ha fatto mille morti e condannato alla fame e pestilenze una buona fetta della popolazione come la conciliamo con un dio buono, onnipotente e onnisciente?
poi magari possiamo anche parlare di quanto ci insegni il dolore e magari potremmo anche chiederci in quanti non preferirebbero evitare di accettare questo dono d'amore, ma intanto rimani in tema.
sta tranquilla che non mi tiro indietro alle tue domande.
bella frase.
peccato che abbia poco senso.
anche chi non ha fede condivide il suo dolore con gli altri uomini.
cambiano l'ordine degli addendi il risultato non è che cambi tanto.
un dio morale, qualunque esso sia, nega la libertà.
quel relativismo di cui tanto hai tema viene elevato a verità assoluta nel momento in cui l'idea di profeti e sacerdoti diventano parola di dio e tanti saluti alla capacità critica del singolo.
comunque la mia domanda è sempre quella è vero però faccio mia l'esortazione di isaia.
a che ora è la notte?
quando qualcuno mi darà una risposta soddisfacente forse smetterò di ripeterla.
saluti profetici
Mirko