Grazie, Azur e tutte. Avevo questo dubbio e non capivo perché sposarsi "per il bene dei figli".
Alla fine si riduce tutto a una questione economica (leggi reversibilità ed eredità). Poi è ovvio che bisogna guardare al caso specifico.
Matrimonio vs. convivenza
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Re: Matrimonio vs. convivenza
eccomi.
Ho convissuto con Francesco per molti anni. Abbiamo deciso di sposarci quando abbiamo letto, appunto, il diritto familiare e, a quei tempi, esistevano ancora distinzioni (2006).
Comunque quando siamo andati a chiedere la cittadinanza tedesca per Ruggero e Maya, per Maya nessun problema, ma Ruggero, per i tedeschi, non ne aveva diritto poiché nato prima del matrimonio con Francesco. Abbiamo dovuto lottare tra le istituzioni per far capire loro che non portava il nome del mio ex marito, ma quello del padre che lo aveva riconosciuto legalmente.
Poi c'era il problema in caso di incidente a chi avrebbero chiesto che terapie fare e credo che sia ancora così. La voce spetta ai parenti e il convivente non lo è. Quindi se io avessi voluto che mi staccassero la spina, non avrebbero chiesto a Francesco bensì ai miei genitori (cattolici) che sicuramente non avrebbero mai acconsentito.
Lo stesso vale per la cremazione: sono i parenti a fare la richiesta. Io da convivente non avrei potuto eseguire le volontà di Francesco e sarebbe stato tumulato invece di cremato.
Quindi ritengo che sia legittimo chiedere un riconoscimento da parte dello Stato per ovviare a questi problemi burocratici che, per me, sono importanti.
A livello di eredità, in caso di morte di Francesco, Ruggero non avrebbe avuto nulla, ma nemmeno io.
In caso ci fossimo lasciati prima del matrimonio, Francesco avrebbe dovuto versare comunque gli assegni di mantenimento dei bambini ma a me non sarebbe toccato nulla (va beh, pure ora non mi tocca nulla, ma per motivi diversi).
Ho convissuto con Francesco per molti anni. Abbiamo deciso di sposarci quando abbiamo letto, appunto, il diritto familiare e, a quei tempi, esistevano ancora distinzioni (2006).
Comunque quando siamo andati a chiedere la cittadinanza tedesca per Ruggero e Maya, per Maya nessun problema, ma Ruggero, per i tedeschi, non ne aveva diritto poiché nato prima del matrimonio con Francesco. Abbiamo dovuto lottare tra le istituzioni per far capire loro che non portava il nome del mio ex marito, ma quello del padre che lo aveva riconosciuto legalmente.
Poi c'era il problema in caso di incidente a chi avrebbero chiesto che terapie fare e credo che sia ancora così. La voce spetta ai parenti e il convivente non lo è. Quindi se io avessi voluto che mi staccassero la spina, non avrebbero chiesto a Francesco bensì ai miei genitori (cattolici) che sicuramente non avrebbero mai acconsentito.
Lo stesso vale per la cremazione: sono i parenti a fare la richiesta. Io da convivente non avrei potuto eseguire le volontà di Francesco e sarebbe stato tumulato invece di cremato.
Quindi ritengo che sia legittimo chiedere un riconoscimento da parte dello Stato per ovviare a questi problemi burocratici che, per me, sono importanti.
A livello di eredità, in caso di morte di Francesco, Ruggero non avrebbe avuto nulla, ma nemmeno io.
In caso ci fossimo lasciati prima del matrimonio, Francesco avrebbe dovuto versare comunque gli assegni di mantenimento dei bambini ma a me non sarebbe toccato nulla (va beh, pure ora non mi tocca nulla, ma per motivi diversi).
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Re: Matrimonio vs. convivenza
Non conosco il testo in questione, ma qui c'è un bel riassunto.
Ditemi se non leggete il testo nella foto.
Adesso, ho ancora qualche dubbio sulla differenza tra matrimonio e unione civile
Ditemi se non leggete il testo nella foto.
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