non si potrà scegliere
Emy, anch'io sono d'accordo con la sentenza della cassazione,emy ha scritto:io sono assolutamente d'accordo, anche perchè così facendo le adozioni non saranno tanto ristrette.
già è difficile fare un percorso di questo tipo se poi i genitori avevano anche delle richieste aprticolari, la scelta dei bambini veniva ridotta, invece così si allargherà molto di più.
ma il motivo non può essere perché così "ci sono più bambini" o perché il percorso diventa "più facile",
il motivo è che l'adozione è un diritto del bambino, di OGNI bambino,
e nessun bambino può o deve essere discriminato
(questo dice la legge italiana e la Convenzione dell'Aja, ratificata dalla maggior parte dei paesi nel mondo).
L'adozione non è invece un diritto degli adulti,
un desiderio certo, e fortissimo, ma non un diritto.
E se gli adulti non sono pronti ad accogliere - accogliere veramente e completamente - un bambino,
allora è giusto che cambino percorso, oppure aspettino un po', o elaborino diversamente le loro difficoltà, prima di arrivare all'idoneità e all'adozione.
In ogni caso, in genere, per la maggior parte dei tribunali e per la maggior parte dei giudici, già da tempo non è previsto che vengano emessi quelli che sono definiti "decreti restrittivi" in quanto a etnia (per l'uomo si parla di etnia e non di razza)
Ci sono purtroppo eccezioni, come questa del tribunale di Catania e qualche altra, che ritengo un'aberrazione (ok che ci siano persone con pregiudizi, o non pronte per l'adozione anche alla fine del percorso, ma l'avallare da parte delle istituzioni e ratificare per legge il pregiudizio razzista mi pare solo allucinante..)
quoto tuttolenina ha scritto:Invece io non sono completamente d'accordo.
Cioè ideologicamente sono d'accordissimo eh.
Però d'altro lato temo da un lato che alcuni potenziali genitori preferirebbero non adottare piuttosto che avere un bimbo di colore o asiatico (e allora per quanto mi riguarda possono pure star senza)
Soprattutto non so se tutti possono però sentirsela di aggiungere ai problemi spesso legati all'adozione i problemi legati al razzismo che nel nostro paese è forte ed endemico.
Si tratta comunque di qualcosa che bisogna essere preparati e pronti ad affrontare eh.
Perchè è possibilissimo avendo un bimbo di colore cadere in problemi di razzismo di vario tipo (da quello nascosto arrivando ai non inviti alle feste scolastiche perchè il bimbo è più agitato degli italiani cosa che ho sentito dire)
Non sono convinta che tutti abbiano la forza di aiutare il bambino a superare questi inevitabili disagi (e purtroppo per come stanno andando le cose saranno sempre più inevitabili)
Quindi ideologicamente sono d'accordo ma non sono sicura che per il bambino singolo sia la cosa migliore.
è il ragionamento che faccio anche io
- superstrafra
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- Iscritto il: lun set 07, 2009 10:47 pm
credo di sì, ma non è una garanzia sul colore della pelle dell'adottando. e comunque, mi diceva quest'amica, che è possibile fino all'ultimo tirarsi indietro, e sai che bello per il bimbo incontrarsi con i possibili genitori e sentirsi dire "ah, no, è troppo scuro, così non ci va bene"...Sheireh ha scritto:Magari dico una castroneria, ma quando si decide di seguire il percorso dell'adozione, non si decide anche se seguirla "nazionale" o "internazionale"?
Leni,lenina ha scritto:Invece io non sono completamente d'accordo.
Cioè ideologicamente sono d'accordissimo eh.
Però d'altro lato temo da un lato che alcuni potenziali genitori preferirebbero non adottare piuttosto che avere un bimbo di colore o asiatico (e allora per quanto mi riguarda possono pure star senza)
Soprattutto non so se tutti possono però sentirsela di aggiungere ai problemi spesso legati all'adozione i problemi legati al razzismo che nel nostro paese è forte ed endemico.
Si tratta comunque di qualcosa che bisogna essere preparati e pronti ad affrontare eh.
Perchè è possibilissimo avendo un bimbo di colore cadere in problemi di razzismo di vario tipo (da quello nascosto arrivando ai non inviti alle feste scolastiche perchè il bimbo è più agitato degli italiani cosa che ho sentito dire)
Non sono convinta che tutti abbiano la forza di aiutare il bambino a superare questi inevitabili disagi (e purtroppo per come stanno andando le cose saranno sempre più inevitabili)
Quindi ideologicamente sono d'accordo ma non sono sicura che per il bambino singolo sia la cosa migliore.
secondo me è buona la prima che hai detto
(se non se la sentono, che non adottino, adottare non è certo obbligatorio per nessuno).
la paura del razzismo della nostra società attuale è un timore presente in molte persone quando iniziano a pensare all'adozione,
perché si basa su fatti reali, l'Italia di oggi è - o sta diventando - un paese sempre più intollerante verso il diverso, qualsiasi diverso...
Però chi decide di adottare fa un percorso prima di arrivare in tribunale ed essere definita idonea, e questo percorso dovrebbe aiutarti ad analizzare ed elaborare questo timore (insieme ad altro),
perché la diversità è alla base stessa dell'adozione ed è una diversità ben più profonda del colore della pelle.
Un figlio potrà essere discriminato perché di colore scuro,
ma anche perché è nato altrove
perché non è nato da te ma da genitori sconosciuti (su cui fare le più peggiori e più fantasiose illazioni),
perché di etnia rom (che si sa sono tutti delinquenti),
eccetera eccetera
Se queste persone non se la sentono di affrontare la società sul tema colore,
come potranno affrontare questa stessa società su tutto il resto?
Non possiamo magicamente cambiare il mondo per evitare ai nostri figli di soffrire,
possiamo solo accoglierli totalmente e aiutarli a crearsi gli strumenti necessari per affrontare questo mondo esistente...
Certo, per poter fare questo è essenziale che quel timore iniziale fosse davvero un timore delle reazioni della società esterna,
non che fosse il comodo mascheramento di un *nostro* timore, come pare fosse nel caso della sentenza, se è vero quel che riporta La Stampa:
""""La madre che intendeva adottare però ha spiegato così la sua scelta, come racconta Linda Marmetto della Cifa: «La pelle scura è un handicap per il bambino. Quando esce da scuola e la gente fa domande io non so cosa rispondere. Non per me, ma per lui. Meglio zoppo che nero. Cerchiamo di non andarcela a cercare, così sarebbe un problema in meno». Le parole sono citate nella relazione psico-sociale che accompagnava il decreto di adozione della coppia italiana.
Non sa cosa dire?
A me pare sia possibile non sapere ribattere solo se si condividono le "domande"...
Il problema è a monte, secondo me.
È che spesso il sistema non funziona.
Ci sono purtroppo operatori non validi, ci sono purtroppo percorsi superficiali, e ci sono purtroppo troppe idoneità date senza approfondire (e nei pochi casi di non idoneità, ci sono purtroppo pure troppi "ribaltamenti" della corte d'appello)
perché la visione "adultocentrica" dell'adozione come diritto della persona ad avere un figlio (e non del bambino ad avere una famiglia) è dura a morire...
Ma se sei idoneo, sei idoneo ad adottare un bambino, qualsiasi bambino...
(discorso a parte per le malattie, secondo me, che richiedono capacità ben diverse...)
Adozione nazionale significa che il bambino si trova nel territorio italiano.Sheireh ha scritto:Magari dico una castroneria, ma quando si decide di seguire il percorso dell'adozione, non si decide anche se seguirla "nazionale" o "internazionale"?
Negli ultimi anni per ovvie ragioni buona parte dei bambini in stato di adottabilità in Italia è di origine straniera,
e quindi spesso di etnia diversa dalla maggioranza.
no, non dovrebbe essere così,superstrafra ha scritto:e comunque, mi diceva quest'amica, che è possibile fino all'ultimo tirarsi indietro, e sai che bello per il bimbo incontrarsi con i possibili genitori e sentirsi dire "ah, no, è troppo scuro, così non ci va bene"...
quando succede si tratta di casi aberranti, fuori - o ai margini- dalla legalità della quasi totalità dei paesi...
(ogni paese ha leggi proprie e ovviamente quando si adotta all'estero bisogna seguire quelle, ma l'abbinamento coppia-bambino viene praticamente sempre fatto prima, con i soli adulti, in Italia e quindi prima del viaggio, senza che il bambino ne sappia nulla)
Poi le illegalità, gli errori, gli incompetenti e i malintenzionati ci sono purtroppo sempre, ma non è certo la normalità dell'adozione questa....